Last laugh Saga: Nella Bat-Caverna

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~Batman~
-Signorino Bruce
Alfred, il mio maggiordomo, mi chiamò mentre stavo apportando modifiche alla mia tuta.
-Alfred, che è successo? Notizie su Joker?
-No, ma è legato all'argomento. Abbiamo un ospite.
-Dick?
-No, Mattia, il figlio di Diana. Si è risvegliato dallo scontro con Joker ed è venuto fin qui. Sembra emotivamente scosso e desidera parlarle.
-Diana deve avergli rivelato la mia identità... fallo entrare.

Mattia mi raggiunse nella batcaverna, aveva lo sguardo basso e teneva i pugni serrati, era ovvio che stesse cercando di controllare la rabbia.
-Cos'è successo, Mattia? Stai bene? Nessuno ti ritiene responsabile di...
-Ho lasciato i Titans.
-Non agire da solo, hai bisogno di...
-Batman, perché non uccidi Joker in questo istante? Quante persone deve uccidere ancora? Stai aspettando un altro Jason Todd?
Le sue parole mi colpirono e ferirono, ma non mi lasciò il tempo di rispondere.
-E se ieri Joker mi avesse fatto uccidere Dick? Come fai a proteggerlo dopo tutto questo tempo? Come posso vivere pensando che lui potrebbe essere dietro di me in ogni momento cercando di uccidere chi amo? DOPO TUTTO QUELLO CHE HA FATTO AD HARLEY COME CAZZO POSSO PERDONARLO? Ogni notte evitavo di pensare a ciò che ha subito dicendomi che tu lo avevi fermato, ma ora non posso più. Dammi una cazzo di ragione per cui non dovrei ucciderlo in questo istante, perché se non sarai convincente potrai accendere un lumino quando la sua anima arriverà nell'Ade.
-Hai ragione, Joker è una minaccia all'umanità e dev'essere fermato, ma ucciderlo non risolve il problema. Diventerebbe un martire ed i suoi sostenitori seguirebbero le sue tracce.
-Sappiamo entrambi che nessuno sarebbe al suo livello.
-Dobbiamo consegnarlo alla giustizia e mettere fino al suo regno di terrore per sempre. Ti prometto che pagherà per le sue azioni, dobbiamo arrestarlo...
-Quante volte? QUANTE VOLTE LO HAI ARRESTATO? Nessun carcere è riuscito a contenerlo e nessun manicomio lo ha riformato. Sai qual è stata l'unica conseguenza di metterlo in un ospedale psichiatrico? Harley Quinn ed io la amo, ma proprio per questo avrei preferito conoscerla come una psicologa di successo senza morti sulla coscienza.
-Lo capisco, ma uccidendolo faremo solo il suo gioco, vuole che perdiamo il controllo e cediamo alla rabbia. So che è imperdonabile ma così lo faremmo vincere.
-NON È UN CAZZO DI GIOCO, CHE VINCA PURE, NON MI INTERESSA.
-Mattia, calmati.- dissi con tono autoritario -Ascoltami, pensi che io non voglia ucciderlo? Pensi che il mio impulso più forte non sia quello di spaccargli il cranio come lui ha fatto con Jason... con mio figlio.
Mattia si zittì.
-Come dissi anche a Jason, non mi è difficile ucciderlo, anzi mi sarebbe troppo semplice. Non c'è un giorno in cui non sia il mio primo pensiero quando mi sveglio ed il mio ultimo quando vado a letto. Se lo facessi davvero, se fossi così stupido da cadere così in basso non potrei più risalire.
-Pensavo che proprio tu avessi più autocontrollo, se premessi il grilletto una volta e poi smettessi di essere Batman probabilmente salveresti più vite che continuando a combattere il crimine.
-Una volta che uccidi un criminale non riesci più a fermarti, è troppo semplice, ti inebria di potere e fa sentire un Dio. Noi siamo umani, non dobbiamo giocare a fare Dio. Anzi, non siamo neanche semplici umani, siamo eroi, basta una goccia di sangue a sporcare il nostro simbolo e la gente non crederà più in noi. Prova ad immaginare quanto possa essere spaventoso per un cittadino vivere in città piene di mostri e criminali, l'unica speranza è riposta in noi, se vedono anche noi cadere così in basso e smettere di essere un emblema di giustizia... allora è tutto perduto, le persone che dovremmo proteggere diventeranno loro stesse i criminali.
-Allora sono contento che la città avrà te come simbolo, sono abbastanza poco conosciuto da non preoccuparmi dalla mia reputazione. Mi spiace Bruce, se devo cadere in basso lo farò, il tuo nome rimarrà pulito, sacrificherò il mio.
-Non te lo permetterò.
-Lo so e sono pronto ad affrontare le conseguenze.

-Batcaverna: protocollo contenitivo.
Mattia provò a teletrasportarsi inutilmente.
-Hai bloccato il teletrasporto, ciò non ti permetterà di battermi.
Gli lanciai un batarang come distrazione per accorciare la distanza e colpirlo con un pugno.
-DANNAZIONE, tirapugni in ferro... ed è anche stato benedetto? Tale padre tale figlio. Finché ho l'anello però posso proteggermi con uno strato di energia per evitare di andare a contatto con il ferro. Ah non ti conviene neanche rilasciare gas strani, uno sbuffo di fuoco e saltiamo in aria entrambi.
-Padre nostro che sei nei cieli...- le casse della bat-caverna iniziarono a riprodurre ad altissimo volume la messa che veniva amplificata dall'eco della grotta.
-AAAAAAAH un ateo che si affida al potere di Dio per combattere i demoni, sei feccia. Vabbè, tanto mi ero stufato di sentire le tue puttanate- si strappò le orecchie e sfruttò la rigenerazione per cicatrizzare il tutto.
-Batcaverna: buonanotte.
La luce si spense, se non poteva fare affidamento sull'udito bastava ridurgli anche la vista.
Cercai di attaccarlo grazie alla visione termica della mia tuta, ma lui iniziò a sputare fuoco illuminando la stanza.
Creò un piccolo faro con l'energia delle lanterne e mi attaccò fisicamente.
Nonostante le mie estreme capacità nel combattimento corpo a corpo, lui era uno spadaccino di élite di Themyscira con una spada di ombre capace di cambiare forma e che mi avrebbe ucciso al primo contatto.
-Protocollo Vergine di ferro.
Dei pezzi di ferro lo attaccarono da tutte le parti formando un sarcofago che lo rinchiudeva.
-Prima o poi mi libererò da qua, l'anello mi protegge.
Così iniettai una dose diluita del gas di spaventapasseri per indebolire l'anello.
Urlò di dolore appena a contatto con il ferro, ma in qualche modo riuscì a fare esplodere la prigione.
-Ti avevo avvisato che il gas col fuoco esplode.
Il suo corpo era sfigurato e pieno di ferite che non riuscivano a rimarginarsi perché inferte da ferro.
Avanzò verso di me con la spada sguainata.
-Hai probabilmente ferito di più me adesso che il Joker in tutta la tua vita.

Non volevo rischiare di ucciderlo, ma era pericoloso, così iniziai a colpirlo a mani nude.
Schivare la sua spada non fu troppo complesso dato che i suoi movimenti erano rallentati molto per le ferite, così dopo diversi colpi riuscii a buttarlo a terra e con una botta in testa ad addormentarlo.

-È arrivata la signorina Prince, ho pensato fosse il caso di chiamare la madre del ragazzo.
-Falla entrare.
-Grazie Bruce, hai prevenuto una catastrofe- corse da suo figlio svenuto -Figlio mio, perché? Dei, vegliate su di lui.
-Si sta rigenerando nonostante il ferro, Diana. Quel ragazzo... non è un semplice demone, sta superando i suoi limiti, siamo fortunati che non sia ancora a conoscenza dell'identità di sua madre.
-Bruce, non sappiamo chi sia sua madre, è solo una teoria.
-Non sono in molti a riuscire a sciogliere l'umano a cui è vincolato un demone ed ad indebolirlo così tanto da intrappolarlo negli specchi... solo scopando.
-Non mi sembra il momento giusto per dargli un altro trauma, in questo momento ha bisogno di una sola madre: io.
-Prima il suo piano contenitivo erano i Titans, poi lo è diventato solo Raven a massima potenza, ora io... la prossima volta non credo che riuscirò a fermarlo.
-Lo so, Bruce. Proverò a parlarci anche io, non abbiamo altre speranze.
Diana lasciò la Batcaverna con suo figlio a bordo del jet invisibile.

-Ho piazzato la cimice sul suo corpo, dovresti avere la posizione- dissi all'auricolare
-Grazie, come ha rivelato le sue attenzioni sono corsa a controllare, come temevo ha preso il mio diario con gli appunti sulla psicologia di Joker, controllo la sua posizione e mi preparo ad inseguirlo tramite moto se necessario. Rintracciarlo tramite il ciondolo che ci ha dato sembra impossibile, ci abbiamo provato.
-Buona fortuna, Harley.

~Wonder Woman~
Dopo una trentina di minuti il corpo di Mattia si era rigenerato quasi del tutto e poco dopo si svegliò.
-Mamma...
-Mostricciatolo, ti sei ripreso?
-Sì, Batman mi ha conciato per le feste eh?
Si ricordava tutto, speravo che rimanesse un po' intontito e dimenticasse tutta la questione di Joker.
-Figlio, ciò che hai fatto è...
-Stupido.
-Sono contenta che tu lo riconosca.
-Ma voi eroi non avete risolto il problema, perciò siamo sicuri che sia così stupido?
-Mattia...
-No, lo so, lo so... Batman mi ha già fatto il discorsetto.
-Sono preoccupata per te, non pensavo che avresti mai avuto impulsi omicidi.
-Mamma, dove mi stai portando?
-In Italia, come quando eri piccolo, ti allieta l'idea di una vacanza?
-Non serve, sto bene. Ora torno alla torre, devo chiedere scusa a tutti.
-Come desideri, piccolo- poi esitai e gli presi la mano -Torni da Starfire, eh? Stasera dille che la saluto.
-Non posso farlo, perché sto andando da Joker- poi mi mollò la mano di scatto notando il sottile frammento del Lazo della verità che gli avevo messo intorno al dito -Hai usato il Lazo su tuo figlio?
-E tu hai mentito a tua madre?
-Non ho il coraggio di ferirti, ma questa è la mia strada.
-Non ho cresciuto un assassino.
-Hai cresciuto un eroe disposto a sacrificare la propria vita per gli altri. Madre, sei l'ultima persona che vorrei combattere.
-Anche io, ma è compito delle madre punire i figli quando sbagliano.

Attaccai mio figlio con rapidi colpi di spada, ero sicura che li avrebbe parati tutti, ma mi bastava farlo indietreggiare, poi con un calcio lo sbalzai indietro e lo legai con il Lazo.
-Non voglio rompere il tuo prezioso Lazo, ma mi costringi- sputò fiamme infernali sul lazo, non potevo avvicinarmi o sarei rimasta bruciata, appena le corde si indebolirono abbastanza, Mattia allargò il cappio con l'aiuto del potere dell'anello e si liberò.
Gli puntai la spada alla gola disperata.
-Sappiamo entrambi che non mi ucciderai. Non puoi bloccarmi con la forza e non mi farai cambiare idea.
-Ti prego, non andare- caddi in ginocchio, non sapevo cosa fare.
-Alzati mamma, gli eroi non si devono mai inginocchiare. Devi portare alta la speranza in questo mondo. Se deciderai di rinnegarmi come figlio non te ne farò una colpa, ma tu sarai sempre la donna che mi ha cresciuto. Grazie di tutto, sono fiero di averti come mamma. Spero che un giorno potrai essere di nuovo fiera di me. Proteggi Themyscira da parte mia, per favore scrivi ogni tanto a Starfire e ricordati di fare gli aggiornamenti del cellulare quando te li chiede. Quando avrò finito sarete al sicuro e non dovrai più combattere, potrai girare il mondo per conoscere gli umani come hai sempre sognato. Tra qualche secolo, quando spero che mi avrai perdonato, torneremo a mangiare una pizza insieme.

Non mi serviva guardarlo negli occhi, dalla sua voce potevo capire che stesse piangendo, poi scomparve, lasciandomi sola di nuovo.

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