Last laugh Saga: Visita a sorpesa

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~Starfire~
Era passato qualche giorno, come ogni mattina ci riunimmo per la colazione, l'unico che non era ancora arrivato era Robin.
Mattia cucinava dei dolci ed il profumo inondava la stanza, nel frattempo io stavo chiacchierando con Harley e Raven.
-Abbiamo un problema ragazzi, c'è una brutta notizia.- Robin entrò nella stanza di corsa.
-Cosa è successo?- chiesi preoccupata.
-Hal Jordan... è stato arrestato e gli è stato confiscato l'anello. È colpevole di essere passato dalla parte delle Lanterne Rosse.
-Ma che cazzata è questa?- Mattia finì di servire i pancakes arrabbiato -Ha servito per anni le Lanterne Verdi salvando l'universo numerose volte e lo ringraziano così? Per un solo errore? Per una volta che ha perso il controllo?
-la cosa strana...- disse Robin -È che non ha ferito nessuno. Batman, BB ed io lo abbiamo sconfitto, ma nessuno di noi ha denunciato, eppure siamo stati gli unici che lui abbia combattuto mentre era un Rosso.
-Aveva anche preso le mie parti quando i Guardiani avevano provato ad incolparmi ingiustamente...
-Aspettate- intervenne BeastBoy -Robin, Hal non aveva farfugliato qualcosa riguardo "ingiustizia" e "corruzione" mentre era una Lanterna Rossa?
-Dev'essere così, lo avranno incastrato! È successo di nuovo- si agitò Mattia.
-State calmi, Batman si sta dirigendo là per fargli da avvocato e testimone. Se ne occuperà lui, noi non possiamo fare nulla. Dobbiamo solo cercare di difendere la città mentre Batman è via.

-Dai, Mattia, calmati- andai alle sue spalle per fargli un massaggio rilassante -Batman risolverà tutto.
-Non possiamo sempre fare affidamento su di lui, guarda cosa è successo con Joker... è ancora a piede libero.
-Però non ha ancora fatto alcuna mossa- intervenne Harley -Sa che nel momento in cui agirà dovrà affrontare Batman e probabilmente non è pronto.
-Bah...
-Sorella, tu stai bene?- mi resi conto che non aveva aperto bocca.
-Sì, ho solo dormito male stanotte.
-Hai avuto incubi? Vuoi parlarne?
-No, grazie- accennò un sorriso.
-Sei tesa per oggi?- chiese Robin -Se non te la senti puoi rimandare.
-Oggi?- chiesi confusa.
-Sì, oggi pattuglierò per la prima volta da sola- disse Blackfire -Ti ringrazio per avermi accompagnata negli scorsi giorni, ma ora ho ottenuto il permesso.

Mi dispiaceva non accompagnare più mia sorella, ormai ci stavamo facendo l'abitudine, ma sapevo che era importante per lei.
-Sono contenta per te, Komand'r! Mi raccomando stai attenta.
-Sono io la sorella maggiore, ci siamo invertiti i ruoli- rise.
Fui contenta di vederla ridere, Harley si era ambientata subito grazie al suo carattere estroverso ed alla nostra relazione, ma Blackfire ci metteva di più avendo meno cose in comune con i terrestri, perciò vederla ridere non era così frequente.

-Quindi fatemi capire? Rimango a casa da sola?- chiese Harley.
-Effettivamente... Robin deve aiutare Batman, Cyborg è con la JL, Mattia oggi va a trovare sua madre ed io, BB, Raven e Black pattugliamo zone diverse.
-Beh, troverò qualcosa con cui intrattenermi, leggerò qualche fumetto zozzo, sapete che hanno scritto delle fanfiction su Batman e J...
-NO, HARLEY- dicemmo tutti in coro.
-Uffa, noiosi.

-Beh penso che io sarò il primo a tornare- disse Mattia -Alla fine devo solo far visita a mamma, penso mi porti a Themyscira dato che non ho ancora visto le ragazze, ma non starò via tutto il giorno.
-"Le ragazze"- lo presi in giro in tono canzonatorio ed Harley mi seguì.
-NON POSSONO LEGALMENTE AVERE RAPPORTI CON UN RAGAZZO E LA PIÙ GIOVANE HA 150 ANNI, NON SIATE GELOSE.
-Visto? Sono lesbiche- decretò Harley -Avevo ragione. Ma non c'è anche Donna Troy che dovrebbe essere bella e giovane?
-Qinder girl ha lasciato Themyscira tempo fa.

~Wonder Woman~
Qualcuno bussò, ormai riconoscevo il motivetto che faceva battendo alla porta.
-Chissà chi è? C'è qualche demonietto alla porta?
Mattia corse ad abbracciarmi.
La gioia che mi dava mio figlio era indescrivibile, mi aveva regalato un telefono per rimanere in contatto e mi scriveva tutti i giorni.
-Ascolta, penso di aver toccato qualcosa sul cellulare, non è che...
-Ok mamma boomer, te lo sistemo io.
-Grazie, mio piccolo eroe. Allora... quando aspettavi di darmi la notizia?
-Quale notizia? No mamma, non ho ancora messo incinta Starfire.
-No, questo- gli mostrai l'ultima copia del Daily Planet -Pensavi davvero che Clark non me lo avrebbe portato? Perché non mi hai detto che adesso stai anche con Harley Quinn? Ti ricordo che le orge ed il sesso libero lo abbiamo inventato noi greci.
-Forse perché non volevo sentire mia madre parlare di orge... comunque tu perché non mi hai detto che Zio Clark è Superman?
Scoppiai a ridere.
-Piccolo mio, le identità segrete sono... segrete.
-Zio Bruce è Batman, vero?
-Già. Ma tornando ad Harley...
-Ti prometto che è una apposto e non è più legata in nessun modo a Joker o alla criminalità.
-Lo so, ho letto l'articolo e mi ha aiutato l'altro giorno con il volontariato. Voglio solo dirti che non dovevi aver paura a dirmelo, ormai sei diventato grande ed avrai fatto anche le tue esperienze con Starfire...
-In realtà con Harley prima, qualche anno fa.
-Ah- rimasi stupita ma feci tinta di nulla -L'importante è che tu sia felice.
-Ascolta mamma... hai sentito di Hal?
-Sì, è terribile ciò che è successo, abbiamo avuto una conferenza con tutta la JL questa mattina. Speriamo che Batman riesca a parlare con i Guardiani.
-Ma i Guardiani sono i buoni, perché sbagliano per la seconda volta?
-Tesoro, il bene ed il male sono concetti complicati, a volte si cerca di fare del bene ma non ci si accorge che si sta sbagliando. È come in battaglia, pensi di aver parato un colpo ed invece era una finta.
-Ma in battaglia se fai un errore sei tu a subire le conseguenze, in questo caso le subiscono gli altri.
-Sai, distinguere il bene ed il male non è facile.
-Sì che lo è! Se qualcuno rischia di essere ferito bisogna difenderlo dai cattivi.
-Harley e Blackfire una volta erano considerate cattive, ora non lo sono più, questo significa che la gente cambia.
Mio figlio non sembrava convinto, così cambiai argomento per non farlo agitare.
Chiacchierammo un po' ed andammo a fare una visita a Themyscira dove passò a salutare mia madre e le altre.
Normalmente non avrebbero permesso ad un ragazzo di entrare, ma avendolo visto crescere si erano tutte affezionate.
L'unica contraria era proprio mia madre che temeva che mostrare alle Amazzoni un bambino o un uomo le spronasse a lasciare l'isola e farsi una famiglia.
Fu una splendida giornata, ma dopo qualche ora giunse al termine.

~Harley~
Le ore da sola in casa inizialmente furono noiose, poi iniziai ad esplorare la torre.
Le stanze addibite all'allenamento erano geniali, ma il laboratorio in cui Cyborg e Robin facevano i loro esperimenti era la parte più entusiasmante.
C'erano riproduzioni di armi dei criminali, prototipi di aggeggi strani ed un sacco di cose ninja di Robin.
Su un tavolo c'era un piccolo gioiellino che mi aspettava, cioè un martello di metallo gigante che pesava come una piuma e che si riparava autonomamente!
Robin credeva che non fossi in grado di combattere da sola, così per rendermi più utile alla squadra aveva fatto costruire questo bestione.
Cyborg lo aveva creato con la stessa tecnologia del suo corpo, mi bastava fare pressione su un piccolo portachiavi ed esso si costruiva praticamente da solo diventando gigante, inoltre i pezzi erano uniti insieme dal magnetismo, quindi poteva essere scomposto, ma soprattutto... ERA ROSSO E NERO COME ME.
-Ti chiamerò Harley Jr.
Così passai il tempo a provare il mio nuovo giocattolo finché qualcuno non suonò al campanello, corsi a guardare ed era il mio bellissimo fidanzato.
-Parola d'ordine?- chiesi.
-Non esiste nessuna parola d'ordine, apri scema.
-Errato, la parola d'ordine è "tu sei bellissima, la luce dei miei occhi e sono molto fortunato ad averti al mio fianco".
-Grazie per i complimenti Harley, ma non chiamarmi "bellissima", sono un maschietto.
Il mio idiota salì ed entrò in casa.
-Ti sono mancato?
-Nah, ho trovato un altro grande martello con cui giocare.
-Mi hai sostituito così? Che cattiva. Beh abbiamo ancora un'ora prima che arrivino gli altri, che si fa?
-Solo un'ora? Non facciamo in tempo neanche a finire i preliminari... Giochiamo ad acchiappa la talpa! Devo fare pratica con il martello nuovo, tu farai la talpa.
-Va bene, martellami.

Dopo mezz'oretta di allenamento suonarono di nuovo il campanello.
-Scommessa su chi è stato ad arrivare in anticipo? Secondo me Raven, si è stufata ed ha arrestato un esercito di zombie con i suoi poteri.
-Per me è Star, alla fine ha il volo super veloce.
-Ed il vincitore è...- guardò dallo spioncino -Nessuno, è Blackfire. Strano che abbia finito prima il suo primo giorno di lavoro, forse si è fatta prendere la mano. Aspetta, è con qualcuno!
-Cosa? Chi? Fammi vedere.
-È un bell'uomo, un po' pallido e con il naso a punta. Sono quasi geloso.
-Mattia, ho un brutto presentimento...
-Tranquilla Harley, è solo una nuova fiamma di Blackfire, forse ora la vedremmo sorridere di più.
Il campanello suonò ancora.
-E se fosse Joker?
-Tesoro, sono i tuoi traumi che parlano e lo sai. Questa è una torre di eroi, entrerebbe di sua spontanea volontà dalla porta principale? E anche se fosse, ho sconfitto Atrocitus, lui è solo un umano, posso ruttare del fuoco infernale ed è morto. Non hai nulla da temere.
-Ma...
-Stai tranquilla, andrà tutto bene. Fatti una camomilla così ti calma, stai tremando.
Mattia aprì la porta ed io andai in cucina.
L'influenza che aveva Joker su di me era spaventosa, anche il solo ricordo di lui mi terrorizzava.
Dovevo superare questa cosa, alla fine avevo uno degli uomini più forti della Galassia a proteggermi.
Presi la mia camomilla, nel frattempo sentivo delle voce all'ingresso e mi avvicinai.
Come vidi la scena la tazza cadde a terra in frantumi.
Mattia mi dava le spalle inginocchio mentre teneva Blackfire svenuta, un uomo stava alla porta e mi fissava.
-Ti sono mancato, Harley?

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