Chapter 29: Messages

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Michael: qual è il tuo indirizzo? 21.01
Arabella: Churchill Road, 7 21.02
Arabella: Perchè? 21.02
Michael: Ci vediamo tra dieci minuti, tieni la finestra aperta. 21.04

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Arabella's pov
Cosa?
Sta venendo qui? Michael?
Non è possibile.
Continuo a fissare il cellulare, incredula, ma la realizzazione mi colpisce quando sento dei sassolini colpire la finestra lasciata socchiusa.
Subito mi precipito ad aprirla, trovando Michael con la testa rivolta verso di me ed un sorriso furbetto sulle sue labbra.
"Ti avevo detto di tenere aperta la finestra" esclama a voce sufficientemente alta affinchè lo senta, ed io sorrido sentendo già le mie guance farsi più calde.
Non aspetta una mia risposta e comincia ad arrampicarsi sul melo davanti a casa mia, mentre io lo osservo incredula e preoccupata.
Cosa succederebbe se i miei genitori scoprissero che è qui? Di sera?
Lascio la finestra aperta e decido di chiudere la porta di camera mia a chiave, e quando mi giro mi ritrovo davanti Michael che si spolvera velocemente i pantaloni per poi guardarmi con il suo solito sorrisino, e sono sicura che se prima ero rossa ora sono color porpora.
"Come...come mai sei qui?" Chiedo, a voce bassa, prima di sedermi sul letto ed invitarlo a fare lo stesso, ma lui mi afferra per un polso prima che riesca a sedermi e sento del calore intorno al mio corpo.
Le sue braccia mi stringono forte al suo petto e sento quasi le lacrime pungermi gli occhi, perchè adoro i suoi abbracci, mi fanno sentire bene, come se fossi giusta.
Mi fanno sentire meno rotta di quanto sia veramente.
"Sono qui perchè volevo fare questo" mormora sui miei capelli, passandoci poi una mano attraverso, ed io nascondo di più la testa nel suo collo, godendomi la nostra differenza d'altezza.
"Grazie" rispondo, e lentamente ci stacchiamo, finchè non afferro la sua mano conducendolo fino al mio letto.
"Hey, pensavo fossi una brava ragazza, non si portano gli sconosciuti a letto" esclama Michael, ammiccando, ed io seppellisco la faccia tra le mani per la vergogna.
"Tu non sei uno sconosciuto, ed io non ti sto portando a letto" rispondo dopo qualche secondo, e lui solleva il sopracciglio decorato da una barretta con due palline nere alle estremità.
"Vedremo, Arabella, vedremo".

Sing Me To Sleep || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora