Epilogue: Dear Diary & Dear Journal

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Sembrano due modelli sulla copertina di qualche rivista mentre si fissano, occhi negli occhi, mano nella mano.
Hanno deciso di sposarsi in comune, ovviamente, perchè Michael si è rifiutato categoricamente di farlo in chiesa, dicendo: "Col cazzo che io rimetto piede in una chiesa".
Ed eccoli qui, in una sala del comune, pronti a dichiararsi amore eterno: non che servano le parole, comunque, lo si vede nei loro occhi. Michael guarda Arabella con un sorriso sulle labbra e gli occhi colmi d'amore, lo stesso amore che si vede anche nello sguardo della ragazza di fronte a lui, fasciata in un abito bianco che le vade morbidamente sul corpo. Non piangono, neanche una lacrima scorre sui loro volti, perchè di lacrime ne hanno già versate molte, come la sera in cui Arabella ha confessato al suo ragazzo cosa significasse il termine 'pulita'. Lo sguardo di Michael cade improvvisamente sui polsi liberi di ogni bracciale della sua ragazza, e sospira di sollievo quando vede solo leggere cicatrici bianche quasi scomparse.
Sono solo in cinque nella sala del comune silenziosa, se non fosse per l'uomo vestito con giacca e cravatta davanti ai due giovani sposini che continua a ripetere parole che nessuno in realtà sta ascoltando.
Una lacrima solitaria riga la guancia di Alan, che guarda sua sorella sposarsi, diventare moglie, poi un giorno madre, mentre ricorda quando la spingeva sull'altalena all'età di sei anni, ma non è triste, perchè sa che Michael si prenderà cura della sua bambina, sa che la amerà e la proteggerà finchè morte non li separi. Luke, dal lato di Michael, lancia uno sguardo a suo marito, e sorride intenerito quando lo vede asciugarsi una lacrima, sapendo quanto sia affezionato a sua sorella, ed il suo sorriso si allarga quando nota il sorriso di Arabella destinato a Michael, perchè lei é la persona giusta per lui, lo è sempre stata.
Lorene fissa il quadretto con sguardo intenerito, seduta davanti al celebrante, mentre ricorda i momenti in cui ha dovuto aiutare la coppia: la rabbia di Michael, l'odio per sè stessa di Arabella ed i suoi genitori.
Tutto sembra essere passato, a distanza di anni, e non c'è celebrazione migliore di un matrimonio per lasciarsi alle spalle anni di dolore.
"Adesso, potete scambiarvi le promesse matrimoniali" dice improvvisamente il celebrante, e tutti quanti sembrano risvegliarsi dalla loro bolla personale.
L'attenzione cade su Michael, che si schiarisce la gola prima di prendere un oggetto dalle mani di Luke, e Lorene sorride quando si accorge che si tratta del quaderno che gli aveva dato tanti anni fa per sfogarsi.
"Cara Arabella,
Ho deciso di chiamare così il mio giornale. É strano? Forse per qualcuno sì, ma non per me. Tu sei la custode dei miei segreti, del mio passato, della mia anima e, soprattutto, del mio cuore. Ti amo come non pensavo si potesse amare qualcuno, e ti amerò finchè la morte non ci separerà, ma non temere, se ci sarà una vita dopo la morte ti amerò anche allora. Perchè ti ho trovata, persa ed insicura, ed ora non ti lascio più andare.
Ti amo, Arabella Morgan.
Tuo per sempre, Michael".
Le parole di Michael rimbombano nell'aria mentre il silenzio avvolge la stanza, l'unico rumore è quello di Lorene che piange, commessa dalle parole dolci e sincere di quello che è stato il suo paziente più menefreghista. È proprio vero che l'amore cambia tutti.
Arabella, che non ha smesso un attimo di sorridere, si gira verso il fratello, che le mette tra le mani un quadernetto color lilla, e tutti sembrano confusi tranne Michael, che già sapeva dell'esistenza del suo diario.
"Caro Michael,
Scrivo su quello che è stato il mio diario per oltre tre anni le mie promesse nuziali perchè è stato testimone del nostro amore. Tra queste pagine ci sono parole di dolore, parole di confusione, ma soprattutto parole d'amore, tutte destinate ad un'unica persona. Te, Michael. Pensavo di essere senza speranza, pensavo non ci fosse una via di fuga finchè non ho incontrato te. Sei l'arcobaleno nella mia vita, perchè prima hai sopportato la pioggia, violenta, incessante. Ti amo, e voglio svegliarmi al tuo fianco ogni mattina. Voglio stare tra le tua braccia che sono il mio rifugio, voglio trovarti quando torno a casa la sera e, soprattutto, voglio sentirti cantare per farmi addormentare.
Ti amo e sei il mio "e vissero per sempre felici e contenti".
Tua, Arabella"
La voce di Arabella si spegne improvvisamente quando le labbra di Michael sono sulle sue in un bacio dolce e delicato quanto una piuma, proprio mentre il celebrante dichiara: "ed io vi dichiaro marito e moglie".
Adesso può iniziare il loro "per sempre".


Angolo Autrice
Care lettrici, cari lettori,
Non mi aspettavo di finire oggi la storia, ma, si sa, la vita è imprevedibile.
Non ho molto da dire, solo...grazie. Davvero, un grazie sincero a tutte voi che avete letto questa storia, che avete sopportato tutti i miei Angoli Autrice, che avete commentato e votato una storia che probabilmente non vale tutte queste letture e tutti questi voti.
Come sempre mi regalate un sorriso, vorrei solo essere in grado di sdebitarmi.
Mi sembra incredibile aver finito questa storia, perchè anche qui c'è una parte di me, forse qualcuno ha anche capito quale.
Spero che la storia vi sia piaciuta e regalo a tutte/i voi un abbraccio enorme.
Love,
Chiara.

Sing Me To Sleep || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora