Chapter 19: Dear Diary

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Caro diario,
Il volontariato diventa giorno dopo giorno più insostenibile.
Sono stanca di ripetere tutti i giorni le solite preghiere che non sento dentro, quindi inutili, sono stanca di ascoltare quel coglione (se mi sentissero imprecare i miei genitori mi lascerebbero senza cena) di un pastore che continua a dettarci regole su come vivere da bravi cristiani.
Ma cosa posso fare? Non posso ribellarmi, non dopo Alan, non ai miei genitori.
Non posso scappare, non posso fuggire, sono incatenata a questa città che mi uccide dentro.
L'unica cosa che mi tiene viva, capace di provare emozioni é Michael.
Strano a dirsi, vero?
Un peccatore, una cattiva influenza è l'unica persona per cui mi alzo la mattina.
Con lui riesco a provare qualcosa, é come se il mio cuore riuscisse a continuare a battere.
Certo, le emozioni che mi fa provare sono imbarazzo e vergogna per me stessa, ma almeno è qualcosa.
Meglio che non sentire nulla.
La cosa strana é che ogni volta che lo vedo il mio battito cardiaco aumenta, divento tutta rossa e comincio addirittura a balbettare...più del solito, almeno.
Michael, cosa mi stai facendo?
Arabella.

Sing Me To Sleep || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora