Casa

L'unico odore umano che riusciva a ricordare, avvantaggiato dal fatto che era stato il cacciatore con mi aveva avuto più a che fare, era quello dell'assassino di Lira. A giudicare dall' assenza li scie di qualsiasi genere che potesse contenere le sere nate, Simon ipotizzò che la sua abitazione si trovasse lontana dal centro. Aveva senso, in fondo non tutti, per quanto lo spazio fosse bello ampio, avevano la possibilità di affiancare tutti i monumenti che Londra poteva contenere in un unico punto; inoltre aveva solo potuto captare una piccolissima frazione di odore che glielo ricordasse vagamente.

Non aveva molte alternative, doveva spostarsi dalle fiumana di persone e fare in modo di individuare il percorso più indicato per raggiungere l'abitazione del cacciatore, o quanto meno sapere in che zona si trovasse. In forma umana non avrebbe dato sospetti, lo avevano solo visto come lupo e per fortuna molte fattezze tra umano e animale cambiavano radicalmente.

Dovette spintonare qualche gruppo per poter fuggire a quella rete di passanti e veicoli che rischiavano di farlo impazzire, un motivo in più per apprezzare il silenzio del bosco che iniziava a bravate parecchio in una sola ora.

Bene, si disse una volta uscito dall'ingorgo. Adesso restava solo da esplorare i quartieri secondari, raggiungibili solo in macchina o, se andava di fortuna, con un autobus di servizio. Quelli grandi e rossi a due piani non sarebbero mai riusciti a passare, quei tratti erano troppo stretti, ed era già un miracolo che fossero a doppio senso.

Simon raggiunse un piccolo parchetto botanico, situato subito dopo una curva che collegava la strada secondaria allo stradone principale, e si mise ad annusare l'aria distinguendo e dividendo i diversi aromi che si infilava o nelle sue narici stuzzicano tutti i follicoli in grado di captare gli odori particolari. Tre piste lo attirarono maggiormente: vi era una bizzarra parte di muschio in mezzo a una scia leggera che portava come aroma dominante il legno, un legno lavorato, simile a quello che si trova nel mobilio di un cottage.

Gusti rustici. In un altro momento gli sarebbe stato simpatico. Ma non in questo.

Muovendo qualche passo verso il cuore di quel quartiere, Simon finalmente riuscì a captare qualcosa che lo avrebbe collegato al suo cacciatore: odore di polvere da sparo, o almeno di residui di proiettile. Quelle note pungenti di metallo bruciato le avrebbe riconosciute ovunque, anche in mezzo ad un luogo coperto interamente da aromi naturali e freschi.

Non sei molto furbo a lasciar le tue tracce in modo tanto nitido... pensò allargando un sorriso che aveva più l'aspetto di un ghigno malefico. In effetti quella traccia avrebbe potuto seguirla chiunque avesse fatto parte della sua Comunità, se solo ne avesse avuto l'interesse; era sempre più forte man mano che ci si avvicinava ad una strettoia che percorreva un piccolo viale circondato da alberelli con ancora delle resistenti e coraggiose foglie non cadute. L'odore non fu in grado di celarsi nemmeno accanto ad un cantiere in pieno lavoro, dove i macchinari e i veicoli lavoravano senza sosta lasciando una quantità enorme di scorie tossiche e fumi puzzolenti.

Passandoci accanto, Simon fu costretto a coprirsi naso e bocca con la manica, il tanfo di cemento e catrame gli stavano dando il voltastomaco, e lui non era molto capace di gestire la nausea. Non gli era capitato spesso di sentire quegli odori nauseante, per sua fortuna. Gli aromi boschivi di muschio e felce umida erano sempre stati molto dominanti ovunque si trovasse. Le zone che era solito percorrere per puro svago erano sempre percorsi da un ruscello o un fiume, rendendo il terreno umido e ricco, capace di sprigionare tutti i tipi di odore che potessero purificare e pulire le sue vie respiratorie.

Wolf's EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora