Capitolo VI

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Crystal's POV
Vidi Quinn uscire velocemente e per un attimo pensai di seguirla, ma poco dopo vidi il ragazzo con cui era uscita dal bar il giorno precedente e decisi di lasciarli da soli.

"Hey tu, mi potresti portare un po' di acqua?" mi sentii dire dal ragazzo che con divideva il tavolo con il nuovo "amico" di Quinn.

"Ho un nome scritto sul cartellino se non lo hai notato e mi farebbe piacere che lo usassi" risposi acida indicando il cartellino situato sul lato destro della mia maglia.

"Non vorrei che tu pensassi che ti sto guardando il seno, però se tu me lo permetti non mi lamento" mi provocò sorridendo.

"Sei proprio un..." arrossì e mi coprì il petto con le braccia.

"Un bellissimo ragazzo, lo so, gentilmente potresti portarmi un bicchiere d'acqua?" lo guardai male e senza proferire parola andai a prendere dell'acqua.
Quando tornai da lui, lo vidi sorridere e guardarmi attentamente.

"Crystal... un nome troppo delicato per una ragazza come te" affermò dopo aver letto il cartellino.

"Immagino che tu sia così poco importante che dirmi il tuo nome sarebbe inutile" risposi seccata io.

"Sono Robert Smith, bastava chiedere come mi chiamassi per sapere il mio nome invece di rispondere male" disse lui fingendosi offeso.

"E a te bastava leggere il mio nome senza fare commenti se non volevi avere una mia risposta" dissi controbattendo.

"Non sarebbe stato divertente, non trovi? Scherzare fa bene, non dovresti fare quella faccia scocciata, sono sicuro che se sorridessi non saresti così sgraziata" mi sentì ribollire dalla rabbia ma decisi di ignorarlo cercando di calmarmi.

"Ah e dimenticavo, se fosse stato per te sarei già morto di sete. Non riesco a credere che assumano persone del genere" continuò lui e presa dalla rabbia gli versai addosso il contenuto del bicchiere guadagnandomi l'attenzione di tutti.

"Sicuramente adesso ti sarai rinfrescato, Robert." dissi e una volta che mi girai vidi Quinn guardarmi pronta a scoppiare a ridere.

"Vai... puoi ridere" dissi avvicinandomi alla mia amica vedendola subito ridere fragorosamente e seguendola a ruota.

"Perché ridete?" chiese il ragazzo con cui era uscita poco prima Quinn.

"Ho solo fatto la doccia al tuo amico, spero non ti dispiaccia ma l'odore della sua cattiveria si sentiva in tutto il locale" dissi ad alta voce così che mi sentisse anche Robert.

"Non è proprio un mio amico, ma in ogni caso anche se lo fosse stato direi che se lo è meritato" rise il ragazzo.

"Ah giusto, lui è Cristian Moore, è un mio... amico" disse Quinn presentandomelo.

"Un tuo amico?" chiedi io guardandola con un piccolo ghigno e vidi Cristian sorridere appena come se fosse soddisfatto anche di avere ottenuto solo il titolo di amico.

"Si, un mio amico. Adesso io e Crys dobbiamo andare a lavorare, ci vediamo Cristian" disse velocemente Quinn per poi strattonarmi lontano dal ragazzo per evitare che io facessi altre domande.

Quinn's POV
Fortunatamente riuscì ad allontanare Crys da Moore il prima possibile, potevo solo immaginare le domande scomode che avrebbe potuto fare al ragazzo.

"Ferma un po', che avete combinato fuori dal bar?" mi fermò la mia migliore amica curiosa come non mai.

"Abbiamo solo parlato, credi che mi metterei a limonare in un vicolo?" chiesi sarcastica.

"Beh... se quel ragazzo ti piace tanto la vedo una cosa possibile" affermò lei "ma sei proprio sicura che non sia successo niente?" continuò a chiedere.

"Mi ha consolato... e io l'ho abbracciato e... e-ecco... gli ho dato un bacio"  sussurrai io iniziando a pulire un tavolo.

"Aspetta aspetta, ho due domande. Numero uno: consolarti per cosa? E numero due: dove gli hai dato il bacio?"

"Dean mi ha tradita e per il bacio, per tua sfortuna, era un semplice bacio sulla guancia" dissi sospirando ripensando a quel momento.

"Lo sapevo che quello stronzo stava facendo qualcosa alle tue spalle... mi dispiace Quinn, mentre quel bacio sulla guancia è un ottimo inizio per voltare pagina" mi abbracciò lei per consolarmi.

"È okay, mi serve solo tempo per superare la rottura e fino ad allora non voglio prendere in giro Cristian solo per dimenticarmi di Dean" dissi e poi ricambiai l'abbraccio.

"Non ho mica detto che devi portartelo a letto, anche come amico, per ora, mi sembra che abbia un buon effetto su di te" mi fece notare Crys e in quel momento arrossì.

"Mi ha solo tirato su di morale, non mi sembra che ci sia stato un così grande cambiamento" dissi negando l'evidenza.

"Certo, prima di uscire dal locale sembravi uno zombie e dopo essere tornata eri tutta sorridente" mi rispose lei.

"Stavo ridendo per la scenata che hai fatto con Robert" continuai a negare.

"Vorrei crederti ma non ci riesco" disse Crys ridacchiando e lasciandomi a pulire per andare a prendere gli ordini degli altri clienti.

La serata passò molto velocemente e a volte ebbi dei momenti di tristezza ma vennero rimpiazzati dall'immagine di Cristian che mi abbraccia facendomi sorridere ogni volta come un ebete.
Verso le undici di sera mi cambiai e, prima che potessi uscire, venni fermata da una mia collega che mi diede velocemente un bigliettino per poi andare via.
Aprì il piccolo foglietto e lo lessi.

"Non sei costretta a contattarmi ma se hai bisogno di qualcuno con cui parlare puoi chiamarmi in ogni momento
081 *** ****
Cristian"

Sorrisi e misi il bigliettino in tasca, pronta a tornare a casa e segnare il suo numero per ringraziarlo.
Arrivai a casa e varcai la porta saltellando felice e poi sentì una presenza alle mie spalle.

"Ti vedo felice sorellina, è successo qualcosa di piacevole?" disse mio fratello Jay spaventandomi.

"Mi hai fatto spaventare... lo sai che mi da fastidio quando fai così..." dissi colpendolo piano sul braccio.

"Non ignorare la mia domanda, dimmi il motivo della tua felicità. Quando sei entrata in casa sorridendo hai illuminato la stanza" scherzò lui.

"Non è successo nulla, mi sono solo divertita a lavoro con Crys" inventai sperando che mi credesse.

"Mi stai dicendo che tu che non sopporti quel lavoro ti sei divertita?" disse quasi ridendo.

"Si, cosa ci sarebbe di strano? Le opinioni cambiano e così è successo oggi" risposi ma non notai che il bigliettino, che fino a quel momento era nella mia tasca, era finito sul pavimento e Jay lo aveva raccolto.

"Moore non ha perso tempo, a quanto pare ha seguito il mio consiglio" borbottò mio fratello e in pochi presi il foglietto dalle sue mani arrossendo.

"Gli hai consigliato tu di andare d'accordo con me?" chiesi quasi delusa dato che mi era sembrata una cosa forzata.

"Si ma lui mi ha sempre detto di no sin dal primo momento, direi che se ci ha provato è perché vuole conoscerti" mi abbracciò lui per tranquillizzarmi.

"Se lo dici tu... ora vado a dormire, sono stanca morta" mi allontanai dall'abbraccio e ricevetti un bacio sulla fronte da mio fratello che poi mi augurò la buonanotte.

Mi cambiai e mi lavai velocemente e una volta a letto provai a dormire ma non ci riuscì, la voglia di contattarlo era irrefrenabile e quindi mi lasciai convincere dalla mia vocina interiore.
Presi il telefono e il bigliettino e registrai il suo numero per scrivergli un semplice messaggio.

"Grazie per avermi rallegrato la giornata"

~𝖀𝖓 𝖙𝖗𝖆𝖉𝖎𝖒𝖊𝖓𝖙𝖔 𝖈𝖍𝖊 𝖚𝖓𝖎𝖘𝖈𝖊~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora