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Renato
Sono morto di paura quando non ho visto la mia piccolina al sicuro.
Per fortuna ci siamo subito riscattati e abbiamo preso il più possibile, ci siamo preparati al meglio per riprenderci casa nostra e Kira, abbiamo escogitato un'attacco a sorpresa da dietro la montagna, è la decisione migliore per il nostro obbiettiva.

1- attrezzarci al magazzino della baita.
2- prendere Kira all'armeria.
3- raggiungere la villa grande.

Kira conosce il bosco meglio della casa dove ha vissuto, può aiutarci ad azionare il piano in me che non si dica, guidarci per il bosco e per le strade più nascoste.

Per adesso ho mandato i miei uomini a circondare la casa, appena gli do il via loro hanno il preciso ordine di sparare a chiunque non sia della nostra famiglia e di non avere pietà, come se ne avessero.

Arriva una chiamata da Trevor, io mio cosiddetto "Ufficiale", lo mandato a recuperare Kira.

- dimmi.
- la ragazza non c'è.
- cosa?
- abbiamo perlustrato tutta l'armeria, il bosco intorno e le grotte, non c'è.

Abbiamo ritardato troppo, l'hanno presa di nuovo.

- ci sono tanti di quei morti qui che stiamo controllando uno ad uno se può essere tra loro.
- aggiornami il prima possibile.

Chiudo la chiamata, prendo tutta la mia roba ed esco dal mio ufficio improvvisato.

- Dobbiamo andare adesso.

Mario, mio fratello è il primo che mi guarda stranito, sto letteralmente mandando a fanculo il piano.

- Renato, che succede?
- Kira non è all'armeria di papà, Trevor e gli altri stanno controllando tra tutti i corpi che ci sono atterra, penso però che la tengono come ostaggio da qualche parte, solo che nessuono è entrato dalla sparatoria, mi hanno detto i miei uomini alla villa.
- potrebbe aver trovato un nuovo rifugio.

Dichiara mia sorella Valentina.

- lo spero, perchè se l'anno presa il primo a sparare sono io.

L'amore non si prendeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora