Capitolo 1

2.8K 85 2
                                    

"Il libro di storia dell'arte, cazzo..." borbottò Simone che si era appena accorto che il volume mancava all'appello.

Erano le 15 del pomeriggio e dopo essere giunto a casa in sella alla sua vespa bianca e aver mangiato, Balestra si era rinchiuso nella sua stanza per svolgere i compiti per l'indomani.

Aveva aperto lo zaino con l'intento di prendere il diario e si era in seguito accorto dell'oggetto mancante.

Per Simone era qualcosa di inusuale, lui era sempre attento e preciso e questo suo essersi dimenticato qualcosa appariva ai suoi occhi come una novità assoluta.
Ovviamente non ne faceva un affare di stato... era semplicemente sorpreso da questa sua dimenticanza.

Recuperò il diario che era rimasto sul fondo dello zaino e lo sfogliò in cerca degli impegni segnati per il giorno seguente.

Successivamente prese il libro e il quaderno di matematica e, con la matita alla mano, iniziò a fare i compiti dell'amata materia.

Simone non ne era solo affascinato però, egli aveva sviluppato fin da piccolo un vero e proprio talento per i numeri.

Tutto il contrario del padre, filosofo incallito, tremendamente innamorato della vita e delle diverse visioni che si possono avere di essa.

Durante il corso della sua esistenza, Dante non solo era riuscito a non perdere l'amore per questa sua passione, ma era addirittura riuscito a trasformarla nel suo tuttora attuale lavoro: il professore di filosofia.

Era stato spostato da poco nella classe di un nuovo istituto e, ironia della sorte, era proprio quella frequentata da Simone.

L'uomo era quindi ricomparso nella vita, e più precisamente nella casa, del figlio dopo anni e senza alcuna spiegazione.

Balestra Junior si era ovviamente  dimostrato fin da subito contrario a questo suo ritorno perchè l'idea di doversi sorbire la sua faccia a casa era già di per sè fastidioso, ma anche a scuola gli sembrava una vera e propria condanna.

Floriana, la mamma di Simone, era dovuta recarsi a Glasgow per lavoro proprio il giorno in cui Dante era giunto a Roma e Simone si era dunque visto costretto a dover affrontare quel, ai suoi occhi, codardo da solo.

A dire la verità, però, il giovane non aveva avuto alcun confronto con il padre in quanto aveva deciso fin da subito di ignorarlo.

Per fortuna la nonna era magicamente apparsa in suo soccorso e, da ormai qualche settimana, conviveva con loro per cercare di alleggerire il rapporto burrascoso che si era instaurato tra i due uomini di villa Balestra.

Soprav(vissuto) | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora