Sooyun guardava il suo bambino, lo osservava mentre correva tra le corsie del supermercato cercando i prodotti che lei gli indicava. Sooyun amava suo figlio, portatore di gioia, mansueto e intelligente e spesso usciva con lui dileguandosi dal marito Chul, spesso ubriaco e molto violento e dall'altro figlio Zhun, molto piccolo ma irrequieto e maleducato. Il bambino si chiamava Pietro, ed era il nome del padre di Sooyun venuto a mancare il giorno prima della nascita del piccolo ed era di origini italiane.
La famiglia Chung viveva in Corea del Sud, ma da lì a poco avrebbe dovuto trasferirsi in Italia per gli affari lavorativi di Chul, nonostante in quel periodo non andassero bene.
Chul beveva spesso durante le ore lavorative e faceva lo stesso durante le ore libere nella quale spesso scatenava risse inutili nel centro del paese. Aveva una mentalità completamente chiusa, odiava qualsiasi persona sembrasse diversa o si atteggiasse in maniera particolare, si infuriava, impazziva, come se fosse fatto un torto a lui.
Pietro invece non era come gli altri bambini, nonostante l'amore della madre lui cresceva da solo, gli mancava affetto e sensibilità verso se stesso.Stava socchiudendo gli occhi, i raggi del sole lo infastidivano, disegnava sul suo blocco di fogli portatile seduto sul sedile anteriore dell'auto mentre la madre guidava accanto a lui.
-È un piccione quello?- Chiese Sooyun indicando il disegno del bimbo.
-No è una rondine.-
-E quella ragazza chi è?-
Pietro guardò la madre con una smorfia in volto e poi rispose:
-Mamma, è un maschio.-
Sooyun sorrise, le faceva ridere come i disegni dei bambini fossero così interpretabili, nonostante loro abbiano tutto chiaro in testa, come gli astrattisti.Tornati a casa si ripeteva la scena di sempre, Chul arrabbiato per stupidaggini che urlava e alzava le mani contro Sooyun, Pietro che si nascondeva e spesso veniva messo in mezzo e Zhun che rideva.
Dopo qualche tempo Chul perse il lavoro definitivamente, aveva urlato contro una coppia omosessuale in orario lavorativo, offendendoli e urlando parole fuoriluogo, così si trovò senza impiego.
Ciao a tutti, questo primo capitolo è introduttivo, abbastanza lungo e noioso, ma è necessario per spiegare le condizioni del protagonista. Probabilmente saranno così anche altri pochi capitoli, scegliete voi se vi fa piacere leggerli. Spero vi piaccia, anche perché è una storia a cui tengo molto😘
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Sentimenti Blu || Gay Story
RomanceI capelli corvini, la pelle color nocciola e quegli occhi a mandorla, neri, così profondi, mi scrutavano l'anima, mi facevano innamorare ogni volta che li incontravo.