3. Primo appuntamento

17 3 0
                                    

-Ciao ci siamo visti ieri, ti ricordi?-
Pietro annuì in modo diffidente.
-Ti andrebbe di uscire oggi pomeriggio?- Chiese Lara.
Lui annuì ancora.
-Comunque bella felpa, dove la hai comprata?-
-Non lo so, era di mio fratello, mi lascia tutti i vestiti che non vuole, in realtà non mi piace.-
-Ma se non ti piace, perché la metti?- Chiese la ragazza perplessa.
-Perché non mi interessa.- Concluse lui.
I due si salutarono.

Le ore passarono e la campanella risuonò forte nei corridoi della scuola. Si ritrovarono davanti alla fermata dell'autobus.
-Ciao, che ti va di fare?- Chiese Lara.
-Non saprei, mi hai chiesto tu di uscire, scegli tu.-
-Allora ti porto in un posto a pranzare poi andiamo in un parco ok?-
Annuì.
-Sembri proprio uno di poche parole.-
Pietro alzò le spalle, rimasero in silenzio tutto il tragitto, facendo aumentare l'imbarazzo di Lara.

-È questo?- Chiese lui.
Lara fece sì col capo, poi entrarono. Era un posto troppo costoso e lussuoso per il ragazzo. Lara ordinò:
-Io vorrei ordinare una pizza margherita.-
-Io un bicchiere d'acqua.- Disse Pietro.
Sia Lara che la cameriera lo guardarono un po' confuse.
-Va bene, arrivo subito.- Disse la cameriera

-Prendi solo dell'acqua? Non hai fame?-
-Sí, ma non posso permettermi nulla, solo il coperto costa come quattro dei miei soliti pasti.- La ragazza lo guardó con gli occhi sbarrati.
-Va bene, allora finisco la pizza e poi mi porti dove mangi tu di solito.-
-Sei sicura?- Chiese lui. Lara annuì, finì la pizza in fretta, pagò ed uscirono.

-Allora, dov'è questo posto?-
-Vicino casa mia.-
-Non è che vuoi farmi del male?- Chiese Lara scherzando.
Pietro sorrise.
-Stai sorridendo?!-
-Sí, sono umano anche io...-
-Dovresti sorridere più spesso, hai un bel sorriso.- Concluse Lara, prima di far calare nuovamente il silenzio tra i due.

Le stradine si facevano sempre più grige e isolate.
-Sei sicuro che sia la strada giusta?- Lara iniziò a preoccuparsi, in fin dei conti non conosceva bene Pietro, anzi non lo conosceva per niente.

Alla sua destra si elevavano palazzoni logorati dal tempo, con finestre rotte e vestiti appesi.
Si fermarono davanti ad una sorta di baracchino, sporco, pieno di mosche. Lara rabbrividì.

Per ora sembra una storia etero, siate fiduciosi, se cercate una storia gay, la troverete nei prossimi capitoli, intanto da questi si può conoscere il protagonista, portate pazienza. Grazie di aver letto💋💋💋

Sentimenti Blu  ||  Gay StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora