10. Arpia

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Sho era affascinato da Camilla, da come gli passava delicatamente le mani sulle orecchie e giocherellava con gli anelli che aveva ai lobi facendoli tintinnare tra di loro, da come era riuscita a convincerlo con poco, ma lui sapeva che stava sbagliando.

Giulia venne a sapere del tradimento e affranta lasciò il campo e naturalmente lasciò anche Shomi. Quest'ultimo veniva catturato dal fascino di Camilla, che come un'arpia lo intrappolava, tanto che continuavano a comportarsi come se fossero fidanzati, ma effettivamente non lo erano.

-Per quanto volete andare avanti?- Chiese Pietro a Sho, che si sedette accanto a lui sul muretto del giardino posteriore, davanti al tramonto.
-Non lo so, spero tanto, lei mi piace.-
-E Giulia?-
Sho tacque, nell'ultimo periodo con lei non andava bene, ma ci restò molto male al momento della rottura, anche perché non sarebbe stato quello il modo in cui avrebbe voluto lasciarla.

-Vabbè insomma, sai che Camilla sfarfalla un po' dove vuole, capisci che intendo...- Riprese Pietro.
-Lo so...- Lo sapeva, e ne era consapevole che ci sarebbe stato male, ma il sentimento che provava non era reprimibile e non poteva farci nulla.
Sho avrebbe pagato per non provare nulla per lei, per rimanere libero da quella che non era una relazione, ma solo un divertimento, che per lui, si faceva troppo serio.

La goccia che fece traboccare il vaso fu due settimane dopo, quando Sho, camminando, per il corridoio si accorse che in mensa c'era proprio lei, Camilla, seduta sul tavolo che accarezzava la pelle di un altro, baciava le labbra di un altro e respirava il suo profumo.
Fu un colpo netto e chiaro sul petto del ragazzo, Dylan, che passava di lì, lo vide correre, in modo quasi assurdo, e chiudersi in bagno sbattendo violentemente la porta.

Non capiva perché Sho avesse fatto quella mossa, ma si rispose da solo passando davanti alla mensa e vedendo la stessa scena che vide Shomi pochi secondi prima.

Si affrettò a raggiungere il bagno.
-Dylan dove vai così di fretta?- Chiese Pietro che camminava per il verso opposto.
-Camilla.-
-Che?- Chiese Pietro non contento della risposta.
-Non fidarti.- Rispose Dylan prima di ricominciare a camminare verso il bagno.

Pietro rimase fermo a riflettere per qualche secondo, finché non alzò la testa e vide un ragazzo uscire dalla mensa a petto nudo e andare via. Pietro si avvicinò alla stanza e lì vide Camilla: masticava una gomma alla menta, mentre reggeva il cellulare con una mano e stava tranquillamente seduta in intimo sopra un tavolo della mensa, illuminata da una luce fredda.

-Ciao Pietro, sei qui per un giretto pure tu?- Chiese lei accortasi della sua presenza.
-Brutta troia che non sei altro ma non ti frega un cazzo degli altri?! Come cazzo si fa ad essere così egoisti?!-
-Scusa?-
-Non ti frega nulla di Sho?-
-A Sho ho chiesto di scopare, mica di diventare una coppia, sposarci e avere un bambino.-

Pietro era nervoso in modo spropositato, stringeva stretti i pugni e quasi tremava.

-Senti Pietro, ho capito che siete amici, ma che ti importa, soni cavoli nostri.-
Pietro la fulminò. Non la aveva mai sopportata.
-A meno che...-
-A meno che cosa?!- Chiese il ragazzo in modo scontroso.
-A meno che non ti piaccia Sho.-
-Ma che centra?!-
Camilla era furba, ogni piccola cosa poteva essere buona per distrarre il suo "avversario" e distanziarlo dal punto principale della conversazione.

-Ah non ti piace? Guarda che si vede come lo guardi...-
-Ma che problemi hai puttana del cazzo, ma rivolgiti ad un dottore.- Disse Pietro prima di lasciare la stanza, levandosi dalla conversazione imbarazzante.

-Che cattiveria.- Rispose Camilla con un ghigno quando fu sola.

Scusate per la lunga assenza😭 Spero di riuscire a pubblicare più spesso, intanto spero il capitolo vi sia piaciuto<3

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