Il Massacratore Ritirato

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Questa figura è, per me, davvero affascinante. Si tratta di un guerriero che nel suo passato ha commesso azioni orribili, spesso per via della mentalità del suo contesto, ma una vita di dolore, violenza e morte può distruggere anche il guerriero più spietato.

Può incontrare delle persone che lo aiutano a cambiare, e la paternità (o maternità, a seconda del sesso) contribuisce a questo cambiamento. Dettaglio fondamentale è il non volere che i propri figli commettano i suoi errori.

L'esempio più famoso è Kratos, di God of War: le sue azioni lo hanno portato a uccidere accidentalmente la sua famiglia, gesto che lo ha portato ad anni e anni di orribili incubi. Durante i suoi viaggi ha dovuto uccidere la madre, divenuta un mostro, non è riuscito a salvare il fratello che aveva cercato, ha dovuto massacrare suo padre Zeus e l'intero Olimpo. Per un periodo ha tentato di diventare una persona migliore per distanziarsi dai mostri che odiava, ma le visioni e la morte del suo unico amico hanno vanificato i suoi sforzi.

Nella saga norrena di God of War, Kratos, divenuto nuovamente padre, fa di tutto per essere una persona migliore ed evitare che suo figlio Atreus soffra come lui. Kratos non lotta solo per educare il figlio, ma è ancora divorato dalla furia spartana. Inoltre il non aver avuto figure di rifermento paterne positive (suo padre, Zeus, ha tentato di ucciderlo varie volte, e una volta ce l'ha pure fatta, e non dimentichiamoci che nella tradizione greca il figlio che spodesta il padre è un classico) ha gravi problemi a esprimere il suo affetto.

Kratos quindi si evolve da una figura violenta e ossessionata dall'odio in un vero eroe, che ha imparato dagli errori del suo passato e fa da mentore. Si tratta quindi di un vero passaggio da "villain con motivazioni" (e occasionale antieroe) a un eroe positivo, seppur cupo. Emblematica la frase "We can choose to be better".

In questa categoria rientra anche Thors Snorresson di The Vinland saga: un tempo massacratore, quando combatte vediamo che si limita sempre a tramortire gli avversari (rompe qualche osso, ma nulla di grave), quando il suo villaggio è chiamato a combattere è l'unico che non festeggia perché è l'unico ad aver afferrato la situazione, e così via. Il suo cambiamento è stato molto graduale e la sua epifania è arrivata col secondo figlio (con la prima ci regala una scena involontariamente comica: quando la prende in MANO, ancora coperta dalle fasce, la guarda con fare annoiato, come si guarda la sveglia mentre vorresti restare a letto).

A questi si aggiunge Joel Miller di The last of us: dopo l'apocalisse e con la morte gratuita della sua figlia naturale, la sua scala di valori si altera e comincia una vita dedita dalla razzia, guidato dalla paura e dal bisogno di proteggere sé stesso e suo fratello minore. Dopo vari eventi e aver adottato una ragazzina, la paternità lo ingentilisce e diventa una figura eroica, volta a cercare superstiti, salvarli a rischio della vita e a portarli in una comunità sicura. Purtroppo Joel, a differenza di altri, diventa spaventosamente ingenuo (la scena in cui rivela il suo vero nome è stata molto criticata).

A loro si uniscono Teresa del Sorriso di Claymore: nel suo caso la genitorialità non la rende forte come non mai, anzi, la indebolisce come guerriera, e la spinge a commettere un atto di pietà che le costa la vita. Tuttavia, negli anni di maternità, è finalmente felice, anziché vivere una vita cinica in cui uccidere è l'unica cosa che le dia piacere.

Inserisco anche Piccolo/Junior di Dragon Ball. Piccolo è un caso a parte, perché, già prima di legarsi a Gohan, figura giovane che lo ingentilisce, era già cambiato gradualmente di suo, perché aveva superato la "fase" (in pratica era stato creato per distruggere, tuttavia questa crudeltà si manifesta solo durante la sua infanzia e adolescenza, per poi affievolirsi).

Questo cambiamento dipende da molti fattori:

- cambiamenti della scala dei valori (genitorialità che ingentilisce)

- desiderio di creare un mondo migliore per i propri figli (è un egoismo buono)

- desiderio che i propri figli non commettano i loro stessi errori che portano a dolore e senso di vuoto

- desiderio di prendere le distanze dalle persone che sono state.

Per esemplificare il concetto vi linko il video con la canzone "We can choose to be better", dedicata a Kratos.

Ascoltatela e imparate il testo!

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