2.

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L'aria insolitamente calda di questa sera non mi aiuta a sbollire la rabbia che sento palpitarmi nel petto.

I pensieri che si affollano nella mia mente fanno fin troppo rumore per essere ignorati mentre io, ingenua, ho sempre creduto di essere un intoccabile nelle mie certezze.

Mantenere la calma e la serietà durante le riprese è stato quasi impossibile.

La sensazioni delle mani di Massi su di me non mi hanno abbandonato un istante. Come marchiata a fuoco, stranamente e piacevolmente doloroso.

Ogni volta che, alzando lo sguardo ho incrociato i suoi occhi, un inspiegabile imbarazzo mi ha invaso il petto e isolare i miei sentimenti è stato irrealizzabile.

Per quanto mi fossi sforzata non ero riuscita a bloccare il mio corpo dal tremare quando Di Salvo si avvicinava a Rosa.

La tranquillità che - al contrario- ha mostrato lui durante le scene mi ha riempita di insicurezze.

La professionalità e il distacco che pensavo di possedere sono come scomparsi.

Come è riuscito Massimiliano a rimanere concentrato dopo quello che era quasi successo?

Mai avrei immaginato di ritrovarmi in una situazione del genere con lui e la confusione ha monopolizzato la mia mente.

La rabbia per me stessa ha preso a crescere ogni qual volta Ivan aveva interrotto una scena per ripeterla o concederci una pausa.

"Oggi è stata pesante per tutti, nun te tormentare" la voce calda di Matteo Paolillo mi distoglie dai miei pensieri, facendomi girare verso di lui.

"Non riuscivo a concentrarmi, non mi era mai successo" affermo frustrata poggiando la testa sulla sua spalla.

"Marì, guarda che tu eri perfetta. Anzi sembravi realmente emozionata nello stare vicino a Massimiliano. Il problema erano le urla da fuori. Spero che si calmino... è esaltante vedere il loro entusiasmo ma odio ripetere le scene venute bene... nun iescene sempe allo stesso modo" annuisco e guardo le roulotte davanti a me.

"Diciamo che ho avuto una buona scusante per oggi, ma era palese che in alcune scene ero fuori dal personaggio" ammetterlo ad alta voce mi fa stringere forte la mascella. Mi tolgo le collane dal collo con un gesto di stizza e le impugno forte nelle mani fino quasi a sentire il metallo punzecchiarmi forte le pelle.

"Dovresti essere meno severa con te stessa secondo me. Sei stata brava oggi... piuttosto, mi ha scritto Antonio prima" replica Matteo in tono indagatorio.

Io mi allontano all'istante da lui, guardandolo corrucciata.

"Non ne voglio parlare Mattè, e si o cumpagne toj vo fa buon, gli conviene farsi un esame di coscienza prima di mandarmi i suoi amichetti" la rabbia con cui rispondo fa cambiare all'istante l'espressione di Matteo. Rabbia che maschera in realtà i sensi di colpa per quello che era accaduto pochi istanti dopo il nostro litigio. La realizzazione che forse tutte le paranoie di Antonio abbiano un fondo di verità mi ha fatto infuriare ancora di più.

Con quale coraggio adesso posso riaffrontarlo? Dopo tutto quello che gli ho urlato prima di riattaccare.

Un ipocrita, ecco come mi sento.

Perché sebbene il bacio tra me e Massimiliano era stato interrotto, sento ancora vivo dentro il petto il desiderio di assaporare le sue labbra. Lo stomaco mi si stringe al pensiero del suo respiro sul mio viso, ai suoi occhi insolitamente arrabbiati quando ho affermato che tra di noi non c'è assolutamente nulla.

È sbagliato. Provare queste sensazioni è completamente sbagliato.

Quando ho conosciuto Massi due anni prima ricordo che ne ero rimasta sorpresa. Mi piaceva la sua solarità che poi si trasformava in serietà durante le riprese.

Io VorreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora