6.

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La sensazione di vuoto allo stomaco che precede un salto nel vuoto.

È esattamente questo quello che provo quando i miei occhi si scontrano con quelli di Antonio.

Non ho bisogno di certezze per capire che aveva sentito la conversazione tra me e Massimiliano, i suoi occhi glaciali mi giudicano apertamente.

Come ha sempre fatto.

Sento le guance avvampare dalla vergogna di essere stata scoperta, consapevole che nulla avrebbe potuto giustificarmi.

L'onestà che avevo sempre mantenuto durante la nostra relazione si sgretolata irrimediabilmente davanti ai miei occhi. Nulla avrebbe potuto fargli credere che tutte le sue accuse non avevano mai avuto valore fino al giorno prima.

Non che importi qualcosa arrivato a questo punto.

Non conta perché, mentre realizzo che nulla potrà porre rimedio a quella situazione, il mio pensiero resta fisso su Massimiliano.

Ti prego, fa' che non mi segui.

Faccio un passo in avanti, vedendo Antonio farne uno in dietro, un sorriso cattivo a dipingergli il volto.

"Anto..." provo a parlare, sentendo la voce gracchiare.

"Marí, risparmiatel sta falsa" la leggera risata che accompagna le sue parole sa di scherno.

"Non voglio negare quello che hai sentito, voglio spiegartelo" provo a continuare, completamente insicura delle parole che stavo pronunciando.

Cosa volevo spiegare? Di quanto le sue braccia mi trasmettevano sicurezza? Di quanto quelle labbra erano state troppo invitanti per tirarmi indietro?

O di come mi ero, improvvisamente, resa conto di provare qualcosa nei confronti di Massimiliano?

Che avevo sempre negato ci fosse qualcosa poiché ero sicura che Massimiliano non mi avrebbe mai guardata con occhi diversi da quelli di un collega?

"Ma io non voglio sentirlo. Non mi interessa nulla della tua storiella d'amore con il tuo Di Salvo. Di come ti accontenti di fare l'amante piuttosto che essere donna. Non voglio sentire perché non ne vale la pensa. Tu non ne vali più la pena" le sue parole mi ghiacciano completamente. La calma con cui le pronuncia non fa che renderle ancora più taglienti.

"Non sono l'amante di nessuno, io..."

"Giusto, ci tieni a replicare su questo perché è la cosa che più ti interessa. Pensavo fossi una persona diversa Marí. Pensavo che fossi una donna con dei valori, che sebbene facessi l'attrice eri come un libro aperto nella realtà. Ma mi sbagliavo. Tu non sei né un attrice né una donna" deglutisco il nodo che sento stringere alla gola, il peso delle sue parole mi impedisce di rispondere.

Provo ad avanzare verso di lui, per placare in qualche modo il flusso delle sue parole.

"Stammi lontano Maria. L'unica cosa che voglio in questo momento è cancellarti ra vita mia, cu me hai chiuso" afferma facendo dei passi indietro pronto ad andarsene.

Mi dà le spalle, mentre resto completamente immobile, per poi concludere il suo discorso senza nemmeno voltarsi a guardarmi.

"E comunque l'ho sempre detto ca tu si tropp sopravvalutata. Era impossibile che una ragazzina appena uscita da una scuola di teatro, senza esperienza, sapesse recitare così bene. Ma adesso è tutto più chiaro: tu non reciti, tu mostri la verità dei tuoi sentimenti. Per questo sei brava a fare Rosa Ricci, perché Carmine Di Salvo è Massimiliano"

Le sue parole sono come un colpo di pistola in petto, un accendere come candeline tutte le mie insicurezze, le mie paure di non essere una brava attrice.

Io VorreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora