3.

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Il rumore del mio cuore che batte con forza mi sembra essere diventato l'unico suono che avvolge la stanza.
Le sue parole, troppo forti per essere comprese subito, mi avevano causato un vortice di pensieri, lasciandomi senza fiato.
Che cosa significa? Come ho fatto a non accorgermi di nulla per tutto questo tempo? Quante volte ha pensato queste cose mentre eravamo sul set?
I nostri occhi erano come incatenati, i nostri respiri a fondersi insieme.
Sento le sue mani risalire lentamente lungo le mie braccia mentre il suo corpo si avvicina di colpo, annullando quei pochi centimetri che ancora ci separano.
"Massi.." la voce mi esce quasi in un bisbiglio, mentre quella piccola parte razionale di me vorrebbe trovare la forza di allontanarsi dal suo corpo.
Le gambe mi tremano nel sentire le sue mani che si spostano a prendermi il viso, cominciando a lasciarmi delle carezze leggere sugli zigomi, utilizzando solo il pollice, come a volermi tranquillizzare.
"É da quando Ivan ci ha interrotto che immagino di risentire il tuo corpo vicino al mio... m sent impazzì Marì..."
Il tempo per realizzare le sue parole é troppo poco, perché in pochi istanti sento le sue labbra premere sulle mie. Tutti i pensieri che stavano affollando la mia mente sembrano sparire di colpo, mentre percepisco le sue labbra depositarmi tanti piccoli baci sul labbro inferiore, come a volermi spronare a fare qualcosa visto che ero rimasta completamente immobile, schiava di quelle labbra.

La sensazione delle sue labbra morbide sulle mie mi pervase il corpo come una scossa, portandomi a chiudere gli occhi e avvicinarmi ulteriormente, iniziando a baciarlo a mia volta.

Il desiderio di poter sentire il suo sapore dolce mi porta a dischiudere leggermente le labbra e senza esitazione sento la punta della sua lingua sfiorare la mia.

L'idea di avere le labbra di Massimiliano sulle mie, non per seguir un copione, mi manda letteralmente fuori controllo.

E come quando accendi la miccia di una bomba.

Nell'esatto momento in cui le nostre lingue iniziano a sfiorarsi, la dolcezza e l'insicurezza che stava caratterizzando i primi secondi spariscono completamente.

La sua lingua si spinge nella mia bocca, ricercando la mia, iniziando un gioco disordinato portato dall'istinto e da qualcosa che non riesco a comprendere.

Porto le mie mani nei suoi capelli stringendo la fine dei suoi ricci tra le dita mentre le sue, più audaci di come effettivamente mi aspettassi, si spostano dentro le tasche posteriori dei miei pantaloncini.

Mi stringe leggermente i miei glutei, sentendone con le dita la consistenza per la prima volta. Mi spinge poi verso il suo bacino fino ad arrivare a farlo scontrare con esso, provocandogli un gemito mal trattenuto, con le nostre labbra ancora unite.

Il suono della sua voce che geme per la mia vicinanza è il suono più sensuale che abbia mai sentito e mai mi sarei aspettata di sentirlo da lui, che continuava a stringermi sempre più stretta, come se non ne avesse mai abbastanza.

Mi impongo di aprire gli occhi, perché non riesco a spiegarmi come fosse possibile un tale coinvolgimento da parte di Massimiliano nei miei confronti, lui che era stato sempre professionale e sicuro nel mantenere le nostre vite distanti da quelle dei nostri personaggi.

Ricordo che i primi giorni in cui arrivai sul set il nostro rapporto era diverso. C'erano abbracci, risate e un continuo cercarsi. Era a tutti gli effetti il mio punto di riferimento, quello che più di tutti mi stava aiutando ad ambientarmi in quella realtà completamente nuova per me.

"Se la dici così la battuta più che per una criminale ti scambiano per Titina, la famosissima donna delle pulizie dell'IPM" il mio sguardo indignato aumentò le sue risate.

"Guarda che non mi stai aiutando accussi!" incrociai le braccia al petto vedendolo avvicinarsi a me.

"Ti aiuto a diventare più autocritica, dovresti ringraziarmi" mormorò spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Io VorreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora