9.

1.7K 50 40
                                    

L'aria rovente mi colpisce il viso non appena esco dall'edificio. L'idea di poter sbollire la tensione uscendo abbandona immediatamente la mia mente. Questo caldo peggiora solo l'intera situazione.

Cammino con passo svelto verso la mensa, sperando in una boccata d'aria fresca.

Sento i passi di Maddalena dietro di me, ma non me ne curo. Accetto la sua presenza, per ora silenziosa, preparandomi alle mille domande che farà sicuramente appena ferme. 

Quella scena appena girata apparirà perfetta agli occhi di chi non conosce la situazione tra me e Massimiliano, ma non a Maddalena. 

Nell'esatto istante in cui ho incrociato i suoi occhi sul set sono riuscita a leggere il divertimento e la malizia che cercava di mascherare.

Come biasimarla, non sono passate nemmeno 24 ore da quando le ho raccontato quello che è successo tra me e Massimiliano che si ritrova ad assistere ad una scena come quella. 

So che mentirle con frasi del tipo "stavo recitando" non servirebbero a nulla, soprattutto dopo lo sfogo avuto con lei.

La cosa assurda è che non so nemmeno cosa rispondere alle sue ipotetiche domande. 

Il mio comportamento di ieri sera, il mio atteggiamento oggi sul set, sembrano appartenere ad un'altra persona. Un emozione sconosciuta nata nel mio petto sta prendendo il sopravvento sulle mie azioni, sulla mia razionalità.

Lascio andare un sospiro di sollievo non appena varco la soglia della mensa. Il cuore mi batte ancora ad un ritmo accelerato, troppo forte per essere associato a semplice adrenalina da recitazione. 

La mia mente completamente in tormento non riesce a spegnere il leggero sorriso che sento nascere sulle labbra. 

Stento a riconoscere me stessa in questo momento. 

Se la scena non avesse previsto l'entrata della guardia del femminile che fermava Rosa e Carmine, non so seriamente dove sarei potuta arrivare. 

Il ricordo del suo sguardo confuso ma complice, delle sue mani nuovamente sul mio corpo mi fa venire le vertigini. 

Come sono passata dal considerarlo un semplice collega al bramare le sue mani su di me?

So che la rabbia e la gelosia nei confronti della sua ragazza sta mandando completamente fuori rotta la correttezza delle mie azioni, ma il desiderio di capire fin quanto sia disposto a spingersi prima di crollare prevale su qualsiasi cosa.

Ho l'urgenza di capire se ho completamente buttato all'aria la mia relazione con Antonio per un qualcosa di bello o se ho commesso l'ennesimo errore di valutazione. 

Chissà se mi ha davvero pensato ieri sera mentre le dava la buonanotte. Chissà se la ama. Che cosa pensa di me, di noi, in questo momento.

"Quindi, erano queste le scene che ripetevi tra te e te prima?" la voce divertita di Maddalena mette un freno ai miei pensieri. 

"Ho ripetuto bene no?" rispondo ridendo lievemente e mi siedo svogliatamente su una panca. 

Vedo i suoi occhi sorpresi guardarmi per alcuni secondi per poi ridere divertita.

"Giuro che non ti sto capendo in questo momento, mi spieghi cosa è successo? Ti ho lasciato ieri sera che volevi ucciderlo... non mi sembrava un attentato alla sua vita quello. A meno che tu non voglia fare come le mantidi religiose sai..." alzo un sopracciglio confusa "Si, quelle che mangiano la testa al maschio mentre si accoppiano" conclude muovendo le mani in segno di ovvietà. 

"Dio Maddalena che orrore! Nemmeno Rosa Ricci riuscirebbe a fare una cosa del genere" arriccio il naso disgustata guardandomi intorno notando altri ragazzi entrare nella sala mensa "e poi abbassa la voce, fai succedere nu casin" mormoro avvicinandomi a lei. 

Io VorreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora