12.

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Uno scontrarsi di denti, di saliva che sporca gli angoli della bocca, di lingue che si cercano accarezzandosi in modo languido. Il rumore dei battiti accelerati, dei respiri affannati a rimbombare tra le pareti di questa casa.

E poi calore, quel calore che sembra espandersi dal petto al restante del corpo divampando come un incendio incontrollato, infiammandoci.

Fuoco da tutte le parti.

Un rincorrersi di mani che sembrano non essere mai sazie, che chiedono di più e poi di più ancora.

Mani strette sotto le mie gambe a spingere il mio corpo ancora più vicino per farmi constatare quanto intensamente mi desidera.

"Penso che questa potremmo toglierla" la sua voce roca mi sussurra all'orecchio, passando la lingua sul lobo e infilando le mani al di sotto della mia maglietta, accompagnandola oltre la mia testa e gettandola sul pavimento in legno.

La testa mi gira, il suo profumo blocca la mia mente e incanala i miei pensieri solo su di lui, su di noi.

Sa esattamente cosa fare e come fare per mandarmi fuori di testa e, dal momento in cui abbiamo varcato la soglia di casa sua, ha preso pieno possesso di me e del mio corpo.

Non posso fare altro che assecondare i movimenti circolari del suo bacino che si struscia sul mio in modo poco fraintendibile.

Questo che ho davanti è un Massimiliano che non avevo mai conosciuto, che in anni di lavoro insieme non avevo mai avuto il piacere di vedere. Questo è il suo lato passionale, senza freni, senza inibizioni e senza quella paura presente ogni volta che mi tocca.

Mi rendo conto solo in questo momento, completamente assuefatta dai suoi movimenti, che le volte precedenti mi ha dato solo l'illusione di poter comandare, di gestire a mio piacimento il nostro rapporto.

In realtà è lui ad avermi in pugno, è lui l'esperto in questo genere di cose e sono solo io quella che si trova ad un soffio dalla perdizione.

Mentre io mi sento completamente sopraffatta da tutta questa situazione tra di noi, da questi sentimenti nei suoi confronti che sembrano essermi esplosi nel petto da un momento all'altro, lui sembra averli già assimilati. Come se avesse avuto abbastanza tempo per metterli in ordine, catalogarli ed accettarli nel suo cuore.

Mentre, nonostante i baci e quello che era accaduto tra di noi, mi trovo ancora a riflettere su di noi, su quei momenti che avevo scambiato per amicizia, in cui i suoi occhi sembravano parlarmi ma io ero troppo codarda per ammettere di sentirli. In cui preferivo ignorare le voci dei fan, dei miei amici, della mia famiglia, concentrandomi su una relazione che era sempre stata sbagliata ma che mi ero convinta fosse giusta. Cerco di ricongiungere tutti i pezzi che compongono il puzzle del nostro rapporto sorprendendomi ogni volta nello scoprire che di Massimiliano io non ho mai capito nulla.

Ma per quanto mi sembra tutto ancora così surreale non c'è alcun posto al mondo dove vorrei essere, se non qui, con lui sotto di me e con le sue mani ad esplorare il mio petto, stuzzicando con due dita il mio capezzolo.

Le sue mani sì muovono rapide su di me spogliandomi di qualsiasi indumento e le mie lo imitano assaporando ogni centimetro di quel corpo.

Inarco leggermente la schiena nel sentire le nostre pelli venire a contatto e un sorrisetto gli si stampa sulla faccia in segno di soddisfazione.

"Non ti ho mai visto così sfacciato fino ad oggi" lascio sfuggire, concentrandomi sulle parole e non sulla sua mano che stuzzica quasi in modo disinteressato la mia entrata.

La sua leggera risata mi arriva alle orecchie come una melodia, accompagnandola con il movimento della sua mano che comincia a fare sul serio, muovendola con ritmo cadenzato in mezzo alle mie gambe.

Io VorreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora