3 || Conoscenze interessanti

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2 febbraio 2019, IPM di Napoli, 09:30

Paola era nel suo ufficio, in quei giorni la situazione con il comandante si era calmata, non avevano più avuto conflitti. Non aveva ancora trovato pretesti per richiamare il comandante e la cosa non la tranquillizzava. Tuttavia si rese conto che l'approccio del comandate non era poi così deleterio, anche se non lo condivideva.

Il fatto che la situazione si fosse calmata non voleva dire che il rapporto tra i due fosse cambiato. Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano da uno dei due partiva un'occhiataccia o uno sguardo di sfida. Quell'uomo proprio non lo capiva. Però lo aveva qualche volta beccato a guardarle il culo, cosa poco onorevole per un uomo sposato.

I suoi pensieri vennero interrotti da Liz che bussò alla porta. "Direttrice è arrivata una nuova detenuta, vai entra Naditza." Paola guardò la ragazza entrare, aveva un nome strano. Aveva dei vestiti un po' raffazzonati, gonna lunga con fantasia a fiori abbinata a maglietta rosa e giacca di jeans. Capelli lunghi e biondi ma arruffati. Piena di gioielli, alcuni anche un po' particolari. Doveva essere una zingara.

"Oh ma che bello essere tornata, ma voi siete la nuova direttrice?" Disse la ragazza entusiasta. "Esatto, siediti pure." Liz le porse il fascicolo e Paola lo sfogliò attentamente, era molto più lungo di quello degli altri. "Recidiva?" Chiese Paola. "Eh si dottorè, la mia 5 volta." Disse lei molto entusiasta. "Non mi sembra esattamente un vanto." Disse Paola stranita, ma sorridendo. Ne aveva viste tante negli anni, ma una ragazza che era così entusiasta di essere in carcere mai. I suoi erano tutti reati minori, furto, borseggio, vandalismo, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, cose che come minimo ti danno qualche mese. Questa ragazza la incuriosiva molto.

"Allora....Nad..Naditza, Giusto?" Nad annuì co un sorriso smagliante.

"Naditza, ho notato che hai commesso una serie di reati minori in passato. Posso chiederti cosa ti spinge a essere così entusiasta di essere qui?" domandò Paola, cercando di mantenere un tono neutro.

"Dottorè la mi vita fuori di qua è un'infermo. Vogliono che mi sposo ma n'agg voglia, se sto qua almeno sto al sicuro e ho il cibo gratis, un tetto sopra la testa e cure gratis. Sto meglio che in albergo qua."

Paola alzò un sopracciglio, osservando la giovane ragazza. Aveva un atteggiamento insolito e una strana energia che la distingueva dagli altri detenuti. Era un mix di ingenuità e audacia che la rendeva affascinante e al tempo stesso preoccupante.

"Capisco che la tua vita fuori sia stata difficile e che potresti percepire alcuni vantaggi qui dentro, come il cibo, un tetto sopra la testa e le cure mediche," rispose Paola, cercando di comprendere la prospettiva di Naditza. "Tuttavia, la prigione non è il posto ideale per te. Ci sono altre soluzioni che possiamo cercare insieme per aiutarti a migliorare la tua vita senza dover finire qui."

Naditza sembrò riflettere per un momento, fissando Paola con occhi pieni di speranza. "Dottorè, non so se esistono altre soluzioni per me. Non ho una famiglia che mi supporta e le persone intorno a me sembrano interessate solo a sfruttarmi. La prigione sembra l'unico luogo sicuro."

Paola comprese la situazione di Naditza e si avvicinò alla sedia di fronte a lei. "Ti capisco, Naditza, e mi dispiace che tu abbia avuto queste esperienze. Ma credo che insieme possiamo trovare una strada diversa per te."

"Io nun penso proprio dottorè, ma grazie per il pensiero, voi siete una persona gentile." Disse Naditza sorridendo a Paola.

"Vedremo chi ha ragione, comunque grazie." Paola rispose sorridendo.

"Liz accompagna, va" Paola sorrise un'ultima volta alla ragazza prima di vederla uscire.

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Massimo era appena arrivato alla sua postazione quando vide una faccia famigliare uscire dall'ufficio della direttrice. "Naditza, che te che ce fai di nuovo qua?" Disse Massimo sorridendo.

"Ehhhh, comandà, sentivo troppo la vostra mancanza." Massimo si fece una risata, Nad era una ragazza d'oro, simpaticissima ma con una storia piuttosto triste che la portava ad essere lì spesso. "Hai incontrato la stronza?" Disse lui ridendo. "Ma che stronza comandà? È la direttrice più simpatica che io abbia mai visto ca dentr." Massimo era sorpreso dalla parole della ragazza. "Si cura che abbiamo visto la stessa persona?" Scherzò lui. "Si, si."

"Su forza Nad, muoviti che dobbiamo andà." Disse Liz. "Vabbuò, alla prossima comandà."

Scusate se è corto e fatto un po' alla cazzo ma sto na chiavica.

Baci stellari.

Mare fuori || Comandante e direttrice|| E se fosse stato diverso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora