dopo che mi prendono i parametri mi portano in una stanza con mio padre, era verde, con un bagno dentro, un letto, una poltroncina per papà e un armadio che come la camera era condivisa con un altro paziente, nel mio caso un bimbo di 1 mese con la mamma
passo la giornata sul letto con le flebo attaccate e con il saturimetro al dito
molti medici vengono per accertarsi che io stia bene e alcuni per avere piu informazioni su di me e sul mio disturbo alimentare
tutto il pomeriggio gli infermieri fanno avanti e indietro nella mia stanza e dopo un po' arriva anche la pediatra che subito fa la dura e mi chiede cosa mangio di solito
io dico che non mangio niente e lei all'istante mi minaccia di mettermi il sondino se non ricomincio a toccare cibola prima sera qui è un incubo
portano nel vassoio la pasta, un hamburger e degli spinaci, tutti cibi che non mangio da mesi
papà mi mette il vassoio sul letto e io lo fisso mettendomi a piangere dalla paura che mi fanno quei piatti
ho una vera e propria crisi e tremo dal terrore solo a guardare tutto quel cibo
papà mi lascia da sola e io decido di non mangiare assolutamente nulladopo "cena" dove io non ho nemmeno toccato la forchetta un'infermiera viene a cambiarmi la boccetta della flebo e mi da un foglio con tutti alimenti da scegliere che mi avrebbero portato nei prossimi giorni
dopo quell'orribile giornata vado a dormire...
il giorno dopo mi sveglio ancora incredula di ciò che mi stava accadendo
ero davvero in ospedale attaccata a fili su fili
a pranzo ho provato a mangiare qualcosa
erano settimane che non mettevo roba in bocca, che non masticavo e ingoiavo ma adesso dopo quasi 2 settimane ci sono riuscita
ho mangiato 2 forchettate di bieta
dopo mi sono sentita tremendamente in colpa e male rispetto a questo passo che ho fatto e mi è venuto l'istinto di farmi male di nuovo
ma non saprei con cosa purtroppo
allora l'unica cosa che faccio è guardare il soffitto e pensare a tutte le calorie che ho ingerito con quella bietai giorni successivi continuo a mangiare solo qualche forchettata di verdura e la pediatra risponde col sondino
arriva l'infermiera giulia e viene con il sondino
mi si mette vicino e inizia a infilarlo piano piano fino a che non sente sia arrivato nello stomacodopo che me l'ha messo mi fa il bolo, cioè la specie di cibo che mi alimenterà finché non me lo toglieranno, e vado in ludoteca per la prima volta
incontro due ragazze sempre con anoressia cioè camilla e romania
facciamo amicizia e la ludoteca diventa il mio posto felice
i giorni passano e io continuo a mangiare sempre poco o niente tanto che continuo a perdere peso
mi spostano in un'altra stanza, la 228, con un ragazzino di 10 anni assieme al padre
loro due per fortuna simpaticissimi e mi hanno fatto scorrere per bene il tempo
con il cambio di stanza cambiano anche le infermiere e tra loro faccio amicizia con anna,sabina
, stefano e veronica, una studentessa, tutti e quattro molto carini e disponibilicon il cambio di stanza le cose sembrano andare un po meglio, io oltre a finire la verdura mi approccio anche al secondo mangiandone una o due forchettate al massimo
intanto ogni giorno che passa anna sabina stefano e veronica sono sempre piu carine con me e stringiamo una vera e propria amicizia e io tengo tantissimo a loro
stanotte è stata un incubo
i miei battiti sono arrivati a 30 e l'infermiera è dovuta venire a controllare che non stessi...beh... morendo insommada stanotte non so cosa sia successo ma in me è scattato qualcosa, forse la voglia di uscire da sto schifo che mi tormenta da ormai 5 mesi che mi ha levato la danza, la scuola, il ciclo, gli amici, la famiglia al completo.. tutta la mia vita insomma
una scintilla di voglia di liberarmi da questa malattia mi percorre e da oggi decido che ogni giorno devo fare un passo avanti anche se è difficile e la testa mi grida di non farloè l'ultimo giorno e sono arrivata a mangiare tutto il pane,il secondo e il contorno
do le lettere a anna sabina stefano e veronica e esco da quel posto augurandomi di non vederlo mai piùfinalmente sono a casa mia
il mio cane mi viene subito incontro e mi scodinzola e mio fratello mi abbraccia fortissimo
per fortuna sono uscita da quell'ospedale..
adesso devo però affrontare i day hospital all'altra sede del bambin gesù
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la storia di lucrezia
Romancelucrezia è una ragazza semplice, gentile e disponibile che dopo una notizia orribile inizia a soffrire di anoressia nervosa questa è la sua storia a partire dagli inizi per finire con la consapevolezza di avere una malattia e con la voglia di guarire