~POV MAX~
Ero stato un coglione.
Perché illuderla così se poi sapevo già che l'avrei fatta solo soffrire.
Quella sera ero ubriaco, ma non abbastanza per ricordarmi tutto e soprattutto per essere riuscito a guidare a quella velocità senza andarmi a schiantare.
Lei era magica, come faceva a guidare in quel modo non lo sapevo, ma sicuramente mi elettrizzava.
Mentre guidava la mia Aston ero completamente imbambolato, per questo mi aveva distaccato così tanto.
I suoi capelli mori erano mossi dal vento che soffiava dovuto alla velocità a cui andavamo.Più la guardavo più capivo che meritava di più, non uno come me con tutti i miei problemi che stavano diventando anche i suoi, si mi sto riferendo a mio padre.
La mattina dopo quella notte che era stata a dir poco grandiosa, nella quale finalmente tutto il mio passato non era tornato a tormentarmi ed ero riuscito a non pensare a nulla tranne che a lei, ero stato proprio un bastardo.
Neanche un saluto, le avevo solo detto che non ricordavo nulla.Per cercare di non farla soffrire l'avevo fatta soffrire.
Bravo Max batti il cinque per il 'più ritardato della storia'.
Mi meritavo di essere picchiato fin quando non mi sarei risvegliato per capire che molto probabilmente andare avanti era la soluzione per dimenticare il passato.
Non pensare più a Kelly, a mio padre... pensare solo a Nicole.
L'unica cosa che avevo fatto dopo quella sera era stato scriverle che avevo bisogno di parlarle, ma lei ovviamente non aveva risposto, aveva lasciato solamente il visualizzato prima di chiudere whatsapp.Quella mattina mi svegliai e la prima persona che chiamai fu Christian.
"Chri ho bisogno di sapere se Nicole è li a lavorare" dissi dimenticandomi di salutarlo."A proposito di questo, mi ha chiesto di lavorare da casa" mi avvertì.
"Qualsiasi cazzata tu abbi fatto risolvila, perché ho bisogno di lei, non di un fantasma che vaga senza anima per gli uffici cercando il mio" disse spiazzandomi."Farò il possibile, sai per caso dove vive?" chiesi.
"A Londra, ma Max dalle del tempo, avete una settimana per chiarire, prendila con calma soprattutto per lasciarle spazio" sospirò lui all'altro capo del telefono.
"Va bene capo, mi giri comunque l'indirizzo" dissi con voce quasi supplichevole, anzi toglierei il quasi perché l'intento era proprio quello di supplicarlo affinché mi desse altre informazioni.
"Va bene" era stufo di starmi a sentire, per questo non cercò neanche di sviare.
"Grazie Chri, ci vediamo in settimana" lo salutai.
Poco dopo mi arrivò un messaggio con l'indirizzo di casa di Nicole.
Chiassene frega del darle tempo, lasciarle il suo spazio, io avevo bisogno di parlarle e l'avrei fatto proprio oggi.Feci una valigia veloce, infilandoci solo le cose strettamente necessarie, alcune magliette, pantaloni e qualche felpa.
Corsi in aeroporto e trovai un aereo che partiva tra esattamente 1 ora.
Presi un biglietto e feci check-in e imbarcai il bagaglio.
Poi mi diressi verso il punto segnato da dove partiva l'aereo, sfigato com'ero dovevo prendere anche una navetta che mi avrebbe portato fino ad esso, per poi salire.Poco dopo l'aereo era partito e si dirigeva verso l'Inghilterra, lasciandosi alle spalle la bella Francia.
"Signori e signore vi ringraziamo per aver viaggiato con noi, un saluto dal vostro comandante e dall' equipaggio" mi risvegliai con questo messaggio di ringraziamento.
Scesi e andai a recuperare la mia valigia per poi uscire e chiamare un taxi.
Diedi all'autista l'indirizzo.
Arrivati pagai e scesi ringraziandolo.
Con la mia valigia mi diressi verso la porta di quella che doveva essere la casa del mio ingegnere.
Mi tremavano le mani, ma riuscii comunque a bussare due volte sulla superficie di legno.
Aspettai secondi interminabili fin quando non mi aprì qualcuno.
Non era Nicole.
Fulminai con lo sguardo la persona che mi stava davanti, nonché il mio rivale in pista.
Charles Leclerc era davanti a me senza maglietta e una tuta grigia, era scioccato quanto me.
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~CHOOSE ME~
FanfictionDue piloti. Il neo campione del mondo Charles Leclerc. O l'ex campione del mondo Max Verstappen. Una sola scelta.