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~POV NICOLE~

Mamma

La nonna
Non c'è più

Uscii dalla stanza di Max e mi diressi verso il bagno.

Le mani mi tremavano.

Ero nel pieno di un attacco di panico.

Calmati Nicole, calma.

Ma come facevo a calmarmi una persona a cui ero molto legata se n'era andata.
Perché ve ne andate tutti?
Perché se ne vanno le persone che tengono a te e non quelle che non tengono a te?
La morte è ingiusta.

"Olly?" Bussò alla porta.

Non risposi troppo impegnata a regolare il respiro.
Gli attacchi di panico mi venivano raramente.
Erano ormai 2 anni che non ne avevo uno.

"Nicole entro" mi avvertì.

Mi vide per terra che tremavo e cercavo di calmarmi.

"Nic guardami" mi tirò su il mento con due dita.

Avevo la vista offuscata dalle lacrime, perciò non lo vedevo nitidamente.

"Ora segui il mio respiro" inspirò ed espirò e io cercai di seguirlo.
"Brava così" intanto mi massaggiava i dorsi come io avevo fatto a lui quella volta in ascensore.
Sorrisi istantaneamente.
"Me lo faceva sempre mia madre e anche tu l'hai fatto" sospirò.
"Però c'è un metodo che non ho mai provato, che dicono sia molto più efficace" si chinò su di me e mi baciò.

Il mio cuore riprese a battere regolarmente e il respiro tornò normale.
Sorrisi sulle sue labbra e mi staccai per guardarlo negli occhi.

"Efficace" ridacchiai.

"Visto! Te l'ho detto" mi porse una mano per tirarmi su.

"È morta nonna Isla" abbassai lo sguardo mentre giustificavo il mio attacco di panico improvviso.
"Era lei che mi proteggeva sempre dai miei genitori, tenevo a lei quanto tenevo a Jules e ora beh..." mi morirono le parole in gola.
"... se ne sono andati entrambi" una lacrima scese, ma Max non perse tempo e l'asciugò.

"Mi dispiace Olly" mi abbracciò.

"Questa settimana ci sarà il funerale a quanto pare" sussurrai.
"Quindi dovrò tornare a Monaco"
"Ci vediamo direttamente in Italia" dissi.

"Va bene ci vediamo a Monza" mi fece un sorriso per incoraggiarmi.

Il mio telefono vibrò.

Mamma

Il funerale sarà mercoledì 30 vedi di esserci.

Ci sarò

Spensi il telefono.

"Anche io devo tornare a Monaco prima di andare in Italia" affermò.
"Non ti lascerò sola in questo brutto periodo" mi riabbracciò per poi uscire dal bagno.


.....................
Mercoledì mattina mi trovavo davanti alla casa dei miei genitori a Nizza.
Citofonai sotto il cognome bianchi e attesi.

"Chi è?" rispose mio padre.

"Sono Nicole" dissi fredda.

"Stiamo scendendo" rispose con altrettanta freddezza.

Attesi 5 minuti fino a quando la porta si aprì e rivelò due figure vestite di nero.
Mia madre indossava un abito stretto che le arrivava poco più sopra il ginocchio con sopra un blazer che le copriva le spalle e dei tacchi a spillo, mentre mio padre era in giacca e cravatta con la camicia nera.
Io indossavo un pantalone e una canotta ,con sopra un blazer come mia madre.
Avevo portato degli occhiali da sole in borsa per non far vedere alla gente la mia fragilità.

~CHOOSE ME~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora