14.

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~POV CHARLES~
Arrivai a Milano e chiamai Pierre.

"Pierre sono a Milano" dissi secco.

"Oh e a cosa devo questa notizia?" Rispose sapendo già la mia risposta.

"Ho bisogno di te" ammisi.

"Lo sapevo, vieni pure sono a casa" mi invitò lui.

"In realtà sono davanti alla porta del tuo appartamento" detto ciò attaccai e lo aspettai fermo.

Aprì la porta e mi sorrise.

"È da tanto che non mi fai visita a Milano" disse facendomi cenno di entrare.

"In realtà l'ultima volta che sono stato qui è stato 2 settimane fa" ridacchiai.

"Sempre tanto tempo" rise anche lui.
"Ma non credo che tu sia qui per passare il tempo con il tuo migliore amico, è successo qualcosa e io sono pronto ad ascoltare tutta la storia" si buttò sul divano, mi conosceva troppo bene.

Mi sedetti di fianco a lui e gli raccontai tutto, dal bacio in cucina a quello che era successo questa mattina.
Lui rimase in silenzio tutto il tempo annuendo di tanto in tanto.

"Max?! Sei serio frere" urlò senza accorgersene.

"Eh già" guardai per terra.

"Ti ha veramente scambiato per Max, dopo che l'hai baciata per giunta" si grattò la barbetta che gli stava crescendo.
"Ciò significa solo una cosa... ha baciato anche Max e dopo il bacio in cucina, magari l'ha fatto pure la prima sera in cui c'era Max!" Ha ragioneeee.
Perché scambiarmi per Max dopo un bacio, vuol dire soltanto che ha baciato anche lui dopo di me.
"È più grave di quanto immaginassi" sentenziò lui guardandomi con un velo di compassione.

"Già" sospirai.

"Senti Frere l'unico consiglio che posso darti è lasciarla con Max, cioè ti farà solo soffrire questa ragazza!" Si alzò di scatto prendendomi le spalle.
"Non farti incantare dal suo fascino" mi scosse leggermente.

"Ma Pierre tu non capisci" abbassai lo sguardo imbarazzato per le parole che stavo per pronunciare.
"Io sono innamorato di lei da quando avevo 6 anni, non riesco a vederla con un altro" ammisi grattandomi nervoso la testa.

"Allora non so che dirti" ammise.
"Ora però il tuo migliore amico ti aiuterà a dimenticare tutto questo, devi liberarti la mente" si alzò e andò in cucina.
"Tequila" urlò ridendo.

"Di pomeriggio?" alzai un sopracciglio.

"Fa differenza?" Chiese e mi passò un bicchierino da shot e me lo riempì.

"Assolutamente si" lo guardai storto buttando giù l'acolico.

Dopo 5 shot iniziavo già a sentirmi ubriaco.
Pierre era ormai andato nel mondo delle fate e continuava a sorridere.

"Sai quando sono scappato da Sophie dopo che tu sai..." ammise ridendo.
"Sono andato in discoteca e mi sono fatto una mora stra figa" continuò a ridere.
"Ne avevo proprio bisogno, sai forse ti servirebbe anche a te una bella bionda per dimenticare quella moretta bellissima" biascicò.
"Stasera ti porto a ballare frere" sentenziò alzandosi per andare al bagno.
"Ora però devo vomitare" mi salutò chiudendosi la porta alle spalle.

Una bella bionda per dimenticare una bella mora.
Forse mi avrebbe aiutato.

.......
La sera io e Pierre già sbronzi ci dirigemmo verso una delle discoteche più esclusive di Milano.
I bodyguard all'ingresso riconobbero il mio amico e ci fecero entrare.

"Allora io vado da quella ragazza laggiù è davvero una bomba" fischiò lui andando dritto verso di lei e insieme scomparvero in uno delle salette private.

~CHOOSE ME~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora