Serenata

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2023, New York, USA

- Tina non sai quant'è difficile organizzare il proprio matrimonio! - Disse Queenie esausta sedendosi su una sedia nell'appartamento delle sorelle Goldstein. - No perché, che è successo? - Chiese Tina incuriosita mentre mandava delle mail lavorative col computer. - Sono andata dal fiorario per vedere come stanno andando i lavori per le decorazioni floreali, e indovina un po'? Non erano fatti coi tipi di fiori che gli avevo detto!!! Inutile dire che mi ci sono arrabbiata - Spiegò Queenie. - Strano però... Vicent è sempre stata una persona molto precisa a lavoro - Disse Tina pensierosa. - È proprio questo il punto! - Esclamò Queenie. - Comunque ti ho fatto un regalo, è sul frigorifero - Disse Tina. - Davvero?! Grazie! - Disse Queenie alzandosi dalla sedia, facendo un sorriso a Tina e avviandosi verso il frigorifero. - Un biglietto per un pomeriggio alla spa?! Grazie, era proprio quello che mi serviva per staccare la spina - Disse Queenie prendendo un biglietto poggiato sul frigorifero. - Prego! È che in questi giorni ti vedo stanca, e ho pensato che potrebbe farti piacere un pomeriggio solo per te. Tranquilla che alle bomboniere e ai menu da ritirare in copisteria ci ho già pensato io - Disse Tina posando il computer sul divano e alzandosi per andare ad abbracciare la sorella. - Grazie grazie! Ho la sorella migliore del mondo! - Disse Queenie ricambiando l'abbraccio. 

Qualche giorno dopo 

- Come mai così elegante Teenie? - Chiese Queenie col borsone in spalla, notando che la sorella si era messa un vestitino color avio. - Ah no niente... Mi andava di metterlo - Disse Tina un po' imbarazzata. - Mmh... Viene Newt per caso? - Chiese Queenie con tono di voce e sguardo maliziosi. - No! Che poi nemmeno siamo fidanzati, ci dev'essere per forza un motivo se mi vesto così? - Chiese Tina arrossendo impercettibilmente. - Vabbe, farò finta di crederci... Io vado, a stasera! - Disse Queenie dirigendosi verso la porta. - A dopo e buon relax! - Salutò Tina con un sorriso. 

5 minuti dopo 

Bussarono alla porta. - Ciao Aurora, Jacob, Newt - Salutò Tina, arrossendo per un attimo quando pronunciò l'ultimo nome. - Ciao Teenie! - Disse Aurora, entrando ed abbracciando Tina. - Ciao Tina! - Salutò Jacob, entrando e seguendo Aurora in cucina. - Ehm... Ci-ao - Disse Newt timidamente quando rimase solo con Tina. - Ciao... - Disse Tina con lo sguardo a terra, divenendo leggermente rossa. - Come s-stai? - Chiese Newt, incatenando il suo sguardo per un attimo con quello della capa auror. - Bene, tu? - Chiese Tina. - Bene, grazie - Rispose Newt, sollevato dal fatto di aver perso la sua improvvisa balbettudine. - Rimanete lì impalati a fissarvi come due cavalli in calore o venite qui ad aiutarci con l'organizzazione di questa serenata?! - Gridò Aurora dalla cucina, interrompendo il momento. 

- Allora Jacob, tu che sei lo sposo che proponi di fare? - Chiese Aurora quando furono tutti seduti al tavolo. - Sinceramente non saprei... Se facessimo una serenata travestiti da millesettecento?! - Propose Jacob. - Non ti facevo tipo da quel periodo... Come idea è assolutamente originale, altre idee? - Chiese Aurora. Newt alzò la mano, - Sì Newt? - Gli chiese Aurora, spronandolo a continuare. - Se facessimo uno scambio culturale? - Propose Newt. - In che senso? - Chiese Tina intervenendo, con un sopracciglio alzato con fare indagatore. - Fare una serenata come la fanno altre culture: Prendiamo ad esempio la Sicilia che si trova in Italia, lì le festività vengono quasi sempre accompagnate da balli tipici, e le serenate sono sempre gioiose - Spiegò Newt. - I miei nonni sono di origine siciliana! Newt ma è un'idea bellissima!!! poi ho dei costumi tipici a casa, che ne dite ragazzi? - Chiese Aurora sorridente. - Credo che sia migliore della mia! - Disse Jacob. - Tina? - Chiamò Aurora, curiosa di scoprire il pensiero della sua migliore amica. - Ah ehm... È una bellissima idea - Disse Tina, cadendo dalle nuvole. - Quindi ok: si fa lo scambio culturale. Ho caldo, mica potete andare a prendere del gelato voi due per favore? - Chiese Aurora, fingendosi accaldata, a Newt e a Jacob. - Non possiamo andare direttamente in gelateria? - Chiese Jacob. - Ti dico solo che mi sta venendo il ciclo in questo momento - Disse Aurora, guardando torva Jacob. - Va bene... Che gusti volete? - Chiese Jacob, mentre si alzava con Newt dal tavolo. - Per me granita, fragola e zuppa inglese - Disse Aurora. - cioccolato e nocciola - Dissero all'unisono Tina e Newt, facendo arrossire la ragazza, sorpresa che il magizoologo conoscesse i suoi gusti. - Ti va bene se andiamo con la materializzazione? - Chiese Newt a Jacob. - Sì, tanto ci sono abituato - Disse Jacob, prendendo la mano a Newt e smaterializzandosi entrambi in gelateria. - In verità non mi sta arrivando il ciclo. Allora vediamo un po': vestitino avio che non metti mai, sguardo sognante, ad entrambi rossore sulle gote, vi scambiate sguardi profondi che durano tantissimo, mani che si cercano, sa i tuoi gusti. Una domanda per completare il quadro: di che cosa abbiamo parlato mentre loro due erano ancora qui? - Chiese Aurora con sguardo malizioso. - Ehm... Del suo libro? - Disse Tina arrossendo violentemente, imbarazzata. - Risultato: siete completamente partiti l'uno per l'altra! Quand'è che vi decidete a mettervi insieme? - Chiese Aurora con il tono di voce di chi la sa lunga. - Perché me lo chiedi? - Chiese Tina abbassando lo sguardo a terra. - Perché? Perché? Perché si vede dall'altra galassia che vi piacete! Secondo me se andassi al Comune o in chiesa ci saranno già i documenti matrimoniali coi vostri nomi e cognomi - Disse Aurora con sguardo pervertito. - Auri ma stai esagerando! Tra me e Newt non ci sarà mai niente! - Disse Tina. - Vedremo vedremo... -. 

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