War Of The Rebellion: the escape

5.

TEHKLA

Disclaimer: questo capitolo è stato scritto principalmente di notte, mi scuso per i possibili errori frequenti, buona lettura.

Tutti i presenti erano quelli che erano passati alla prima prova, dato che nella seconda erano stati promossi tutti, di conseguenza erano in tanti, entrarono tutti a testa alta e fieri di essere lì, nonostante il discorso intimidatorio, i ragazzi sembravano tranquilli.

Si sedettero sulle sedie e aspettarono che il generale Maxin salisse sul piccolo palchetto che era situato davanti alle file di sedie:"Per essere ufficialmente delle guardie vi manca una cosa, o meglio sulle vostre divise manca qualcosa, il simbolo delle guardie del regno, adesso vi attaccherò questa spilla che non dovrà mai mancare sulle vostre divise, andrò in ordine alfabetico secondo i vostri cognomi."

Ne chiamò una quindicina prima che pronunciasse il suo:"Johns!"

Lei si alzò e salì sul palchetto e il soldato le posizionò la spilla sul petto, a sinistra, all'altezza del cuore, poi Maxin la guardò serio negli occhi e lei ricambiò senza abbassare lo sguardo, lo guardò con fierezza, ma anche con riconoscenza, subito dopo si andò a sedere nuovamente.

Richard fu uno degli ultimi ad essere chiamato e tornò al posto sorridente, come suo solito.

Subito dopo il generale li portò all'interno del gigantesco edificio, per tutti i vari corridoi candidi si potevano incontrare varie guardie di gradi diversi, il primo posto che  mostrò fu l'armeria, era uno stanzone di circa settanta metri quadri, le pareti erano tappezzate da centinaia di spade, spadoni e ascie, su delle rastrelliere erano appesi vari archi di verie grandezze, subito accanto era situata una quantità spropositata di faretre ricolme di freccie.

Uscirono e proseguirono fino ad arrivare ad un salone di almeno cento metri stracolmo di attrezzatura per allenarsi, in un ala del locale c'era perfino un percorso ad ostacoli mortale, la ciclopica palestra era illuminata da finestroni enormi da cui il sole entrava.
Almeno una cinquantina di energumeni tutti muscoli si stavano allenando, in quel momento Tehkla si rese conto della quantità esigua di donne presenti nell'esercito.

Uscirono e proseguirono per i corridoi finchè non arrivarono ad una stanza ancora più grande delle precedenti, file e file di tavoli in legno scuro posti ordinatamente, era la mensa ed era davvero gigantesca, il doppio se non il triplo di quella dell'accademia, vista l'ora era completamente vuota e le sue dimensioni misero del disagio in Tehkla.

Seguirono Maxin che continuò a svoltare per i corridoi asettici, visto la grandezza del luogo cominciorono a farle male i piedi e la divisa la faceva sudare peggio di un rinoceronte incinto inferocito, il che la stava portando ad un esaurimento nervoso.

Guardò in mezzo alla massa di ragazzi e scorse la zazzera bionda di James il quale stava ancora sulle sue, si rese conto solamente in quel momento delle rigide regole che dei figli di nobili erano sottoposti, non dovevano per nessun motivo al mondo sfigurare davanti agli altri, ne andava della reputazione della loro famiglia.

Dopo qualche altra svolta si ritrovarono in una stanza con al centro un tavolo ovale in mogano, attorno al tavolo c'erano dieci sedie e sopra esso una carta ingiallita dal tempo del regno:
"Qui ci riuniamo noi generali e eleboriamo le tattiche di guerra, un giorno forse avrete la fortuna di sedervi a questo tavolo reclute, ma per ora siete soltanto delle scartine, l'ultimo anello della catena alimentare, adesso andremo in cortile dove ci sarà una prova per lo smistamento."

Seguirono per l'ennesima volta l'uomo per i corridoi della caserma finchè non uscirono alla luce del sole.

In mezzo al cortile polveroso era presente una marionetta di legno che impugnava una spada, Tehkla non aveva mai visto nulla del genere e la fissò inbambolata, come la maggior parte dei ragazzi.