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TEHKLA

Quella mattina si occuparono del carico delle merci, controllando con attenzione che qualche ladro non attaccasse i marinai e James aiutò con la sua super forza nel portare a bordo le varie casse cariche non solo di grano, ma anche armi, carbone e altre materie prime utili ad un paese composto da sole isole.
Dopo aver caricato le merci salparono, allontanandosi dal porto al ritmo di possenti remate, per poi far gonfiare le vele dal vento, allontandosi ulteriormente con una certa celerità dal porto della città variopinta.


Il mare era una tavola piatta celeste decorata dai riflessi bianco-dorati del sole, c'era una piacevole brezza che sospingeva gentilmente la nave.
Il ponte era popolato da due decine di marinai rematori oltre che i commercianti del grano, inoltre c'erano i venditori di tutte le altre merci presenti nella stiva.
I

suoi due amici si erano stabiliti in un angolino appartato della nave a parlare di progetti futuri su cose che lei non capiva, si era messa seduta li con loro, ma non li stava nemmeno prestato attenzione, era concentrata su ben altro: stava cercando di riordinare il turbine di pensieri ed emozioni che erano straripati la sera prima.
Si guardò intorno per distrarsi e beccò Anderson fissarli forse voglioso di prender parte al discorso, ma quando si accorse del suo sguardo se ne andò a prua.
Passarono le ore e il cielo cominciò ad ingrigirsi coprendosi di pesanti nuvole, che fecero assomigliare la volta celeste agli occhi di James.
Poi cominciò a piovere, il vento aumentò e le onde comparvero alte come palazzi, scure e potenti, loro e i commergianti si ripararono sottocoperta spaventati.
Dall'esterno si sentiva il vento ulurare e la pioggia battere sulle assi di legno, la nave inoltre era spesso scossa da forti tremiti che li facevano sbattere alle pareti.
Nonostante la paura in quel momento prese una decisione rischiosa, stupida ma consapevole, sarebbe uscita e con la sua unicità avrebbe estinto le onde più pericolose pronte ad affondare la nave.
Corse allo scoperto ignorando le urla allarmate di James e si mise al centro del ponte, agganciò la sua volontà all'acqua impetuosa e cominciò a comandare nella forma le onde appiattendole prima che si schiantassero sulla barca.
Erano tante, ma per almeno dieci minuti riuscì a smorzarle tutte, all'improvviso, distratta dai capelli attaccati al viso per via della pioggia, glie ne scappò una che inclinò pericolosamente la barca, lei rotolò violentemente fino al parapetto dove sbattè con talmente tanta forza da svuotarle i polmoni, rimase per svariati secondi li ferma in apnea e parecchio confusa, quando un forte dolore alla nuca la risvegliò, si rimise barcollante in piedi evitando che un capogiro la atterasse.
Tornò al centro del ponte e ricominciò a comandare le onde, passò mezz'ora e cominciò sentirsi molto stanca, una mezz'ora dopo era esausta, ma la tempesta non accennava a terminare e lei era sul punto di svenire, o peggio, ma all'imprivviso una scarica di energia le diede nuovo potere, ce l'avrebbe fatta per i suoi amici, per la missione e le persone a bordo di quella nave.
Passata un'altra mezz'ora la pioggia si addolcì, il vento calò e le onde quasi scomparvero, lei allora sganciò la sua volontà dall'acqua e provò a fare qualche passò, ma la testa le girò, cadde e tutto si fece buio.

JAMES

Quando la tempesta si calmò lui corse fuori e la trovò stesa atterra con gli occhi chiusi, i capelli scuri erano attaccati al volto e la pelle era cadaverica.
La prese subito in braccio notando quanto fosse fredda e la portò sottocoperta dove Richard gli si avvicinò preoccupato.
L

e misurò il battito, assente, verificò se respirasse, nulla.
Il mondo gli sprofondò addosso e in quel momento di profonda disperazione capì, capì che i suoi sentimenti non erano solo un forte amore fraterno, ma qualcosa di più, lui aveva una cotta per Tehkla e vederla esanime sul pavimento lo terrorizzò.
Perfortuna Richard a mente fredda aveva già cominciato la rianimazione cardiaca e lui dopo una trentina di compressioni cominciò ad insufflare aria nei polmoni della ragazza, la quale dopo circa cinque minuti riprese a respirare e il cuore ricominciò a battere seppur debolmente.

 War Of The Rebellion: the escapeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora