Capitolo 16

28 3 2
                                    

Dopo essermi accomodata, spiego tutto ciò che è successo e che, il bimbo non si muoveva più da stanotte; così decidono di farmi un'ecografia.
La parte destra ormai, è quasi tutta senza liquido, quindi di fretta mi fanno un prom test (diciamo un tampone che raccoglie il liquido e che indica se le perdite sono di liquido amniotico o no, colorandosi di giallo) che subito si colora.

Decidono di ricoverarmi, mi dicono che entro le 24 ore deve nascere e che bisogna quindi indurre il parto, dopo avermi avvisata di tutto mi mettono in una stanza per i monitoraggi, mi fanno indossare un pannolino perché ovviamente continuo a perdere liquido a tratti, dopo essermi sistemata mi attaccano le due fasce e mi fanno un monitoraggio di un'ora.

Vengono più o meno 10 volte a riattivarlo perché il bambino si muove davvero tanto, nonostante tutta la notte non si sia fatto sentire per niente.
Le contrazioni sono dolorose, infatti piango come una bambina, ma ancora non so cosa mi aspetterà dopo.
Una volta finito il monitoraggio mi spostano in un'altra stanza, mi fanno il tampone, intanto mi portano da mangiare e li aspetto il risultato, nel mentre avviso tutti che entro le 24 ore, partorirò!

È un misto di emozioni pazzesche, la paura c'è ma la voglia di conoscerlo è molto più forte.
Purtroppo tutto il tempo del ricovero e della degenza sarò da sola, per via delle normative del covid.
Una volta in stanza sistemo le mie cose e aspetto che vengano a prendermi per fare la visita

Ho una stanza tutta per me, con un bagno in camera che ha anche la doccia, mi sento più rilassata ad essere sola e a non dover condividere il bagno
È così passo tre giorni infernali da sola, con contrazioni irregolari e dolorose e ogni sei ore induzione.
Il 6 settembre alle 3 del mattino parte il travaglio. Mi fanno un monitoraggio di 15 minuti dove le contrazioni erano ogni 2 minuti, dire che stavo soffrendo come un cane è poco.
Avviso Federico di venire in ospedale perché il momento tanto atteso era arrivato.
Mi portano giù in sala parto e mi attaccano il monitoraggio, stavo davvero malissimo e sentivo di dover spingere ma non era ancora il momento.
Con me c'era un ostetrica davvero molto brava e dolce, mi è stata accanto tutto il tempo ad incoraggiarmi e ad aiutarmi con la respirazione per alleviare il dolore delle contrazioni, nel frattempo arriva anche Federico e così passo un'ora di travaglio attivo, ad urlare e cambiare mille posizioni diverse senza però trovarne una che mi dava sollievo.
Mi dilatavo molto velocemente ed il bambino spingeva dall'interno.
Arrivata ad 8 centimetri non riuscivo più a trattenermi e così dopo essermi accomodata nella posizione più comoda per me, parte la mia ora di spinte.
Spingevo più che mai ad ogni contrazione, l'unica cosa che dicevo era TIRATELO FUORI VI PREGOOOO
la mia ostetrica intanto mi aiutava spruzzandomi dell'olio e acqua calda per far sì che, non mi lacerassi visto che non ero dilatata completamente
Dopo un po' sento dire "ma guarda che bel brunettoo, vedo la testolina, vuoi sentire i capelli?" Ed io con tanto di entusiasmo dissi {assolutamente no, voglio solo che lo fate uscire} ero davvero stremata, ancora tre spinte e così alle 5:56 del mattino, del 6 settembre 2021 nacque l'amore della mia vita, Gabriele.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 19, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La mia vita, capovolta in 3 minuti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora