Passano 4/5 giorni dove per fortuna sono stata bene, iniziavo già a fantasticare sul sesso, sul nome, stavo già pensando alle cose da comprare e ne ero davvero entusiasta, anche se avevo un po' di malinconia.
Era domenica, per pranzo decidiamo di andare a mangiare in un ristorante cinese, non molto lontano da casa, invitando anche alcuni parenti di Federico.
Appena entriamo ci accompagnano al tavolo, ci stiamo per sedere quando sento qualcosa che inizia a sporcarmi i pantaloni...
Lo dico a mia suocera e ci fiondiamo in bagno.
{Spero non sia nulla, magari è solo una sensazione} dico chiudendo a chiave
Intanto da sotto la porta mia suocera mi passa dei salvaslip in mancanza degli assorbenti.
*sospiro pesantemente*
{Kassy allora?
Di nuovo le perdite? Se sono tante ti porto a far vedere in un altro ospedale}
*Esco dal bagno*
{Si, perdo sangue, però penso di poter resistere almeno per mangiare.}
Torniamo al tavolo, spiego a Federico che non sto bene e intanto incominciamo a mangiare, faccio due forchettate ma i dolori sono troppo forti, e quindi decidiamo di andare in un altro ospedale.
Siamo arrivati in una multimedica, mia suocera corre dentro e mi dice di aspettare fuori seduta sulla panchina, ma dopo poco la vedo tornare indietro sbraitando
{Che succede?} Chiedo stremata...
{Non hanno la ginecologia, sti mongoli e non possono visitarti}
Date le circostanze decido di tornare nell'ospedale vicino casa, anche perché è l'unico più vicino che ha la ginecologia.
*in ospedale*
Entriamo, mia suocera con aria decisa si dirige verso lo sportello, mentre io piano piano la seguo..
spiega la situazione, saliamo al 5 piano, mi visitano ma secondo loro non c'è un'urgenza e vogliono rimandarmi a casa.
Mia suocera perde le staffe e prende le mie difese
{Ascoltate, mi sono davvero stancata, è la terza volta che nel giro di due settimane la rimandate a casa dicendo che non è urgente, ma la situazione non cambia, e lei sta sempre peggio... quindi o la ricoverate o ve la dovrete vedere con me!}
Dopo svariati minuti di controlli decidono di ricoverarmi.
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La mia vita, capovolta in 3 minuti
Novela JuvenilIn questo libro racconto solo una piccola parte della mia vita. Ero solo una ragazza di 18 anni, felice, spensierata, che si è sempre divertita, ed ero fidanzata, ormai le cose andavano bene ed erano 5 mesi che convivevamo... Quando il 19 gennaio 20...
