Capitolo 3

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*pochi minuti dopo*
Mi sento male, vado in bagno, sto perdendo molto sangue.. chiamo Federico, e dopo una discussione riesco a convincerlo a prenotare una visita da una ginecologa che ci avevano consigliato.
Mi fissa l'appuntamento per il giorno stesso, nel pomeriggio.

*Pomeriggio*
In sala d'attesa, siamo tutti abbastanza agitati mentre aspettiamo..
Diventa sempre più difficile per via dei dolori.
Finalmente è il mio turno, prima di entrare chiedo se anche il mio ragazzo può partecipare all'ecografia, la ginecologa acconsente e così entriamo.

Ci sediamo davanti alla scrivania e la ginecologa inizia a farmi domande su cosa è successo, come e quando l'ho scoperto, quando ho avuto l'ultimo ciclo e dopo di che siamo pronti per procedere con la visita.
Federico è stato vicino a me tutto il tempo; fissavo il monitor impaziente di vederlo, la visita non sta andando bene, ma finalmente eccolo lì!
Incomincio a piangere, non potevo permettermi nessuno sbaglio, era un puntino bellissimo, minuscolo, ma trasmetteva già dentro di me delle emozioni indescrivibili.

Finita la visita, mi prescrive delle medicine per aiutare la gravidanza a procedere, assoluto riposo e mi manda a casa.
*il giorno dopo*
Sto di nuovo male, oggi è sabato e la ginecologa non c'è quindi stiamo andando in ospedale.
*In ospedale*
Entro di corsa con il sangue che scorre in mezzo alle gambe, mi dirigo verso lo sportello e chiedo se gentilmente mi possono visitare il prima possibile...
... perdo molto sangue e non mi sento per niente bene.
Mi fanno entrare e mi siedo, iniziano a prendermi i parametri, e dopo avergli comunicato che da poco ho scoperto la gravidanza, decidono di mandarmi al 5 piano dell'ospedale, reparto di ginecologia e nido.
Mi accompagna in ascensore un'infermiere, sono seduta sulla carrozzina, suona il campanello e aspettiamo che qualcuno apra...
... dopo un po' sentiamo qualcuno arrivare alla porta,
Si affaccia una donna:
{Come mai sei qui?}
rispondo
{Ho scoperto da poco di essere incinta, sto perdendo molto sangue e ho dolori, qualcosa non va} mi guarda con rabbia, alzando la voce risponde:
{Innanzitutto alzati che non stai morendo, riesci sicuramente a camminare, siediti lì e aspetta che ti chiami io}
Rientra lasciandomi ad aspettare in sala d'attesa.

*un'ora dopo*
Sto ancora aspettando ma i dolori diventavano più forti, mi decido a suonare il campanello ma nessuno viene ad aprire..
passano altri 10 minuti e dopo un po' sento qualcuno  {eh, è il tuo turno, entra dai.}
Mi alzo, *sospiro misto a lacrime* ed entro.

La mia vita, capovolta in 3 minuti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora