Capitolo 16.

5.1K 440 27
                                    

Era passato un anno da quel che era successo. Dalla dichiarazione, da quando ho lasciato Fabio.
Si, quella è stata la parte più bella.
Vedere la sua faccia stupita, vederlo con quegli occhi azzurri sgranati. Non se l'aspettava.
Adesso non c'è più.
Si. Come sempre non ci sono riuscita. Non sono riuscita a tenere a bada il mio istinto omicida.
Non ce la facevo più. Non volevo essere così.

--------

Camminavo tranquillamente, pensando al giorno prima. L'avevo lasciato. Era finito tutto.
Credevo.
La strada era deserta, non c'era ombra di nessuno.
Tranne i rumori del vento che sbatteva sulle povere foglie, facendole cadere e riposare per terra.
Dopo poco, sento dei rumori, dei ridacchiare dietro un alberello.
Forse era una di quelle coppiette felici che stava incidendo quei sdolcinati cuori con le loro lettere su quel povero tronco.
Mi allontano, ma sentendo dei vociare mi fermo...
-Menomale che me la sono tolta di torno. Shin era proprio fastidiosa... invece tu sei più bella... - disse una voce familiare.
Si. Fabio.
Gli occhi diventavano pieni di rabbia, pieno di desiderio di uccidere.
Non potevano sparlare di me.
Deglutisco a vuoto per calmarmi.
Non è niente, ripetevo.
Frasi tipo...-non mi saziava...- o - non me la dava -.
Mi fecero ribollire il sangue nelle vene.
- che stupida. Sei meglio tu -

Gli occhi diventavano sempre più rossi e pieni di rabbia.
Mi avvicinavo sempre più intenta ad ucciderli. Il mio corpo si muoveva da solo.
Passi svelti, arrivo da loro, sfilando di mano il piccolo coltellino con cui, pochi secondi fa, stavano incidendo le lettere.

- e quindi ero un peso per te ... - agito il coltellino in aria, avvicinandosi a loro, che man mano indietreggiavano.
Sorrisi beffarda, prendendo la ragazza per il polso e iniiziandola a tagliare.
-cosa fai?! - urla Fabio.
Corro verso di lui e lo infilzo la schiena con il piccolo coltellino.
Sento il suo respiro diminuire, fino a scomparire. Il corpo che giaceva per terra in. Una pozza di sangue.
Ora toccava alla ragazza. Stesso trattamento.

Le lacrime rosse rigavano il mio viso.

-------

La ragazza dalle lacrime di sangue.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora