capitolo 5.

6.4K 553 93
                                    

Ero distesa sul letto, a rimanere a occhi aperti.

Ma ormai il sonno aveva preso il sopravvento.

Li chiusi. In un nano secondo mi riapparve l'immagine di Julia a terra. In quella pozza di sangue.

Aprii di scatto gli occhi.

Sbuffai.

" ma pensa cosa devo fare per lui! " sbadigliai.

Mi sedetti sul letto.

- vado a prendere un bicchiere d'acqua - dissi tra me e me.

Mi alzai e di soppiatto andai in cucina. Di notte nessuno doveva muoversi se no aveva una punizione.

Presi un bicchiere d'acqua.

Mentre lo alzavo per posarlo sulle labbra, un oggetto mi ha fatto distogliere lo sguardo.

Scintillante, che brillava alla luce della piccola lampadina che illuminava quella stanza.

Era il famoso coltello del sogno... molto interessata lo osservai. Mentre lo facevo mi avvicinavo.

Di più, di più fino a sfiorarlo.

No! Ritirai la mano.

Non potevo farlo.

Però..non ci riuscivo.

Pensavo a Julia. A Paul, che si era allontanato da me. Solo per colpa di quella ragazza.

Non sopportavo il fatto che mi avesse rubato l'amico.

Presa dalla rabbia afferrai l'oggetto affilato. Non m'interessava niente. Volevo farla fuori all'istante!

Andai nella sua camera. Dormiva pacificamente .

La guardai -voglio vederti morta! - erano le ultime parole che pronunciai.

Passai una mano sui suoi bellissimi capelli mori.

Le accarezzai le guance, calde. Stava sudando.

- Julia... - chiamai lentamente.

Lei mugugnò qualcosa nel sonno.

Misi la mia mano intorno al suo collo.

Iniziai a stringere.

Lei, sentendo quella pressione aprì di scatto gli occhi.

Iniziai a posare il coltello proprio vicino all'aorta.

- Shin..? - sussurrò sgranando gli occhi. Mi guardava nel buio con occhi lucidi. Stava per piangere.

-  addio...- premevo il coltello contro il suo collo, mentre iniziavo a tagliarla. Lei ansimava.

- no... perfavo...re - mi supplicava guardandomi negli occhi color sangue.

Io ghignavo. Con un colpo secco la uccisi. Il sangue che le ricopriva il corpo. La buttai per terra. Adesso è disteso a terra, in quella famosa pozza rosso.

Mi sento soddisfatta.

Le mie lacrime non si distinguono con il sangue di Julia.

Finalmente...

Esco dalla stanza e butto il coltello vicino al corpo.

Vado nel mio letto. Finalmente posso dormire...

Non m'interessa cosa diranno domani.

Volevo farlo.

La ragazza dalle lacrime di sangue.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora