Capitolo 3

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Ti vorrei raccontare quello che non sai di me, sogni e guai.
Ti vorrei più vicina e quando mi dirai "Ascolta" ti ascolterò.
Sì, lo so che hai paura ma rimane tra di noi, passerà...
Ripeti il mio nome un po', ripetimi come fa,
Se hai più sogni della nostra età,
Ripetimi e resterà nel tempo e nell'anima.
E adesso raccontami, tu sorprendimi,
Scrivi forte il mio nome sul cuore, non se ne andrà!
Trova un colore alla libertà.
E adesso raccontami, tu raccontami chi sei.
Ti vorrei ricordare che hai giurato di essere come sei.
Tu mi hai scritto un messaggio e adesso sono qui,
Siamo qui io e te.
Il tempo ci aspetterà, il sole ci scalderà ogni volta fosse l'ultima.
Ripeti il mio nome un po' e resta con me.
Ora stringimi, tu sorprendimi,
Scrivi forte il mio nome sul cuore, non se ne andrà!
Trova un colore alla liberà!
E adesso raccontami, tu raccontami chi sei.
Se quello che senti non cambierà,
Se insieme si sta, insieme si va.
Il nostro è coraggio e ci basterà guardare più in là.
Ti vorrei raccontare quello che non sai di me,
Ma adesso... Parliamo di te!
Tu raccontami, tu sorprendimi,
Scrivi forte il mio nome, ti giuro non se ne andrà!
Diamo un colore alla libertà!

Entrando in un bar sento cantare questa canzone che descrive perfettamente il mio stato d'animo, tutto ciò che vorrei tanto dire a Melody.
Vorrei tanto raccontarle ciò che non sa di me, e vorrei scoprire anch'io qualcosa su di lei, sogni e guai.
Non ho mai desiderato mettere a nudo la mia personalità e la mia esperienza di vita dinnanzi qualcuno, ma lei mi ispira fiducia, ho voglia di farmi conoscere con ogni mio pregio e difetto.

Ancora sono le 8.30 del mattino e fra due ore dovrei essere a lezione con Liam, sono indeciso se andare o meno a passare a salutare Melody, non vorrei sembrarle un maniaco che la pedina, nè uno che ci prova con la prima che conosce.
Magari non potrebbe capire che c'è qualcosa in lei che mi ha stregato, che mi ha fatto amare tutte le piccole cose che ho conosciuto di lei.

Pago il cappuccino che ho consumato al bar e decido che la cosa migliore da fare sia quella di vederla senza farmi vedere, perchè ho bisogno anche solo di vederla in lontananza.

Eccomi qua, lei è nella sua solita postazione, attendendo che qualcuno desideri un suo ritratto.

Questa mattina indossa una lunga gonna ampia arancione che le arriva fino ai piedi che sono cinti da un paio di sandali di cuoio. Nella parte superiore invece, indossa un top che riporta il colore dei sandali e di sopra una camicia tutta quadrettata con dei colori che riportano le tonalità degli indumenti che indossa, con le maniche risvoltate un po' verso l'alto.
Ha i capelli raccolti in due morbide trecce che le scendono tra le spalle e il seno.
È perfetta.

Sono invaso dalla voglia di andare da lei e poterla ammirare meglio.

Lei non ha una bellezza che farebbe girare la testa a chiunque. Non ha dei capelli biondi sempre perfettamente sistemati, non ha degli occhi azzurri come il cielo o come il mare, non è alta, non è quello che tutti vorrebbero, ma è quello che io vorrei.
Ha quella bellezza naturale che non ha bisogno di trucchi, quei grandi occhi verdi che ti scrutano fin dentro l'anima, quei lunghi capelli castani lasciati sempre un po' sistemati per come loro stessi vogliono stare.
In lei vedo riflessa l'immagine di una persona che non è bella da morire, ma è tanto bella e diversa dalla tipica bellezza che ti porta un motivo nuovo per vivere.

Dal primo istante in cui l'ho vista ho capito che lei sarebbe stata uno dei miei nuovi scopi di vita.

Quando si incontrano persone come lei niente può restare come prima, perchè si subisce una rivoluzione interna.

The Art To Understand Her. ||L.T.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora