Capitolo 10

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Dopo aver finito le lacrime da versare continuo a stringere forte tra le mie braccia Melany, cercando un po' di conforto che però non basta a colmare i miei sensi di colpa.

Improvvisamente sento un urlo provenire dall'interno della stanza.

È Melody.

L'adrenalina inizia a scorrere velocemente nelle mie vene, e impulsivamente corro verso la porta non sapendo cosa dovermi aspettare.

Vedo Louis tossire e subito dopo sorridere.

Vengo immediatamente assalito da una felicità incontenibile.

Mi precipito subito dal mio migliore amico abbracciandolo, abbracciando successivamente la ragazza seduta vicino al suo corpo.

"Vedi Liam, davvero esistono i miracoli! Te l'ho sempre detto!" mi sorride facendo brillare particolarmente i suoi occhi azzurrissimi.

"Non potevi lasciarci così!" dico semplicemente uscendo dalla stanza con la mia ragazza.

Dopo alcune ore di attesa, i medici ci avvisano sbalorditi che Louis sta miracolosamente bene, e lo terranno solo un paio di giorni sotto osservazione, giusto per accertarsi che tutto procedesse normalmente nella sua salute.

Parlando con Melany e Melody decidiamo di organizzare una piccola festa a sorpresa per l'imminente ritorno a casa di Lou.

Io mi sarei occupato di acquistare e appendere le decorazioni, mentre Melany e Melody si sarebbero occupate dei "piani bassi" ovvero le cose alla loro portata di mano, essendo particolarmente basse, ma io e Lou amiamo questa loro caratteristica!

La loro statura le rende ancora più tenere, e poi io mi sento contento di proteggere la mia piccolina dandole tutto l'amore che ho la capacità di poter donare.

Non potrei proprio immaginare la mia vita senza di lei. Mi sentirei vuoto, perso, solo.

Per me esiste solo lei da ormai alcuni anni, e se potessi tornare indietro l'unica cosa che cambierei è di trasferirmi prima in Italia per stare con lei.

Dopo essermi perso in questi pensieri sento il bisogno di andare da lei e stringerla a me, così inizio a cercarla per la casa.

La vedo seduta sul divano con le gambe incrociate, intenta a leggere un libro che tiene nella mano sinistra, mentre con la mano destra si sistema una ciocca di capelli incastrandola tra l'incavo postreriore dell'orecchio e l'astina degli occhiali.

Quegli occhiali.

È la prima volta che glieli vedo indossare, e non fanno altro che renderla più sexy incorniciandole il volto in una maniera perfetta.

L'abbraccio da dietro ponendo le mie braccia sotto le sue, ed inizio a baciarle il collo dolcemente, desideroso di stare un po' da solo con lei, dopo mesi in cui la nostra priorità era stata sostenere Melody e correre in ospedale per qualsiasi cosa.

Eravamo soli.

Io e lei.

Noi.

Le sussurro all'orecchio "cosa leggi?"

Lei in risposta sistema accuratamente il segnalibro segnando con una matita il punto nel quale aveva terminato di leggere, per poi chiudere il libro facendomi vedere la copertina nel quale stava scritto "Nicholas Sparks -Ricordati di Guardare la Luna".

Successivamente le prendo il libro per posarlo sul tavolino di fronte al divano, per poi sedermi accanto a lei sul divano, spostandola su di me abbracciandola forte e baciandole i capelli.

Restiamo così per circa mezz'ora, ascoltando il battito accellerato dei nostri cuori che picchietta forte nei nostri petti come la prima volta in cui mi sono accorto di essermi innamorato di lei con delle semplici frasi scritte, e poi le prime chiamate, le prime videochiamate su Skipe.

Che cosa strana che è l'amore, ti fa scoppiare il cuore di gioia solo con una parola scritta dalla parola che ami.

Dopo un po' di silenzio, Melany si volta verso di me sussurrandomi un semplice ti amo, che mi fa tremare fin dentro le ossa.

"Ti amo ora, e se lo vuoi, ho intenzione di farlo per il resto della mia vita. Se non lo vorrai, credo che lo farò ugualmente, perchè sono nato per amarti e non ci posso fare nulla!" le rispondo di getto.

Lei si mette a cavalcioni sulle mie gambe prendendomi il volto tra le mani per poi dirmi "Amiamoci fino alla fine dell'eternità".

Poi mi bacia con una passione spiazzante, che mi fa sentire una forza strana dentro.

"Sono tuo" le dico fra un bacio e l'altro

"Sono tua, per sempre" mi risponde abbracciandomi forte.

Le bacio la fronte accarezzandole i capelli, e poi ci distendiamo sul divano, e lei si accoccola fra le mie braccia riparandosi dal freddo di questo gennaio che con il ticchettio della sua pioggia è diventato la colonna sonora del nostro amore.

Io e lei abbiamo sempre amato la pioggia.

Ricordo che durante una delle nostre prime videochiamate, sia a Firenze che a Londra pioveva, e lei mi diceva di amare il suono e l'odore della pioggia, che la rassicurava. È stata la prima volta che ho capito di amarla davvero, non era una stupida amicizia, era amore.

Come se mi avesse letto nel pensiero mi dice "Senti che piove? Mi sento al sicuro fra le tue braccia, e con il rumore della pioggia. Una volta ti ho detto che il suono che amavo più al mondo era quello della pioggia, ma non avevo ancora conosciuto la tua voce che sussurra al mio orecchio che mi ami, ti avevo detto che il mio odore preferito era quello della pioggia, ma ancora non avevo conosciuto il profumo dei tuoi abbracci. La cosa che amavo di più era la pioggia, ma non conoscevo te.
Ti amo più della pioggia. Sei l'unica persona che amo più delle gocce che scendono dal cielo.
Sei l'unica persona che amo."

Spazio Autrice:

Okay, vi capisco e sicuramente anche io ce l'ho con me, ma da quando è ricominciata la scuola non ho tempo per fare nulla, e poi non ho avuto proprio ispirazione per ora.

LOU È VIVOOO!

Beh, a voi i commenti!

Non aggiorno se non votate e commentate u.u

Vi ho avvisati!

All the love xx.

The Art To Understand Her. ||L.T.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora