Capitolo 11

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Io, Louis Tomlinson, sono ancora vivo per non so quale strano fenomeno, ma di certo non ho intenzione di sprecare un solo istante dell'opportunità che mi è stata data per amare, vivere e fare della mia vita qualcosa di meraviglioso.

Sono grato a Dio per la seconda chance che mi è stata data.

Evidentemente non avevo ancora concluso il mio percorso.

Magari devo aiutare ancora tante persone, devo cercare di far diventare, nel mio piccolo, questo mondo un po' migliore.

Arriva Melody a distogliermi dai miei pensieri, che in tutto il suo splendore, è venuta insieme a Liam e Melany per le dimissioni dall'ospedale.

Finalmente, dopo tutti questi mesi si inizia a sentire odore di casa.

E pensare che avrei dovuto dare tanti di quegli esami, e che fra pochi mesi sarei dovuto tornare in Inghilterra insieme a Liam!

"Lou? Mi senti? Stai bene?" mi chiede la mia fidanzata sventolandomi una mano davanti gli occhi

"Oh sì, eccomi! Scusa amore, stavo solo riflettendo"

"Va bene, dicevo... Sei pronto ad uscire da questo orrendo posto che in questi mesi non ha fatto altro che deprimerci?"

"Certo, finisco di prendere tutto e possiamo andare!"

"Finalmente. Per un periodo ho avuto paura che questo giorno non arrivasse mai..." risponde sommessamente abbassando lo sguardo

"Pensavi di sbarazzarti così facilmente di me?!" dico cercando di sdrammatizzare, come è mio solito fare.

Alza lievemente lo sguardo, per poi riabbasarlo rapidamente in preda all'insicurezza.

Così, cogliendola di sorpresa, abbasso il capo mordicchiandole il labbro inferiore che aveva leggermente più sporto esteriormente rispetto all'altro, per ricevere poi un suo meraviglioso sorriso, seguito da un caloroso abbraccio.

Il nostro momento viene interrotto da un rumore che era davvero difficile da sentire in un ospedale.

Come se una scolaresca di bambini tra i 3 e gli 8 anni avesse invaso il corridoio.

Vedo correre nella stanza Lottie.

Lottie?

Mia sorella Lottie?

Non è possibile.

Vedo sbucare da dietro di lei i gemelli e il resto della famiglia, e... non credo ai miei occhi!

"Hei fratello, pensavo ci avresti almeno salutati!" disse Lottie sarcasticamente, mettendo una mano sul fianco, come per voler prendere una posizione che accompagnasse le sue parole

"Sì, in effetti casa nostra non è proprio dietro l'angolo!" continua Félicitié reggendo il gioco a Lottie.

"Credetemi, mi siete mancate tantissimo, ma il vostro sarcasmo un po' meno!" esclamo per poi aprire le braccia a stringere a me le mie sorelline che stavano diventando delle meravigliose ragazze

"Charlotte, cosa hai fatto hai capelli? Di nuovo!" dico a mia sorella facendola innervosire al suono del suo nome per esteso

"Ho solo cambiato colore, e... NON MI CHIAMARE CHARLOTTE!" per poco non le esce il fumo dalle orecchie!

"Va bene, Carlotta!" rispondo ridendo

"LOTTIE, SONO LOTTIE!" sbotta alzandomi il dito medio, al che, io e Félicitié ridiamo di gusto facendola innervosire ancor di più.

Vedo sbucare tra le gambe delle mie sorelle i gemellini che a stento camminano, e mi sembrano così cresciuti!

Prima della mia partenza a stento gattonavano!

The Art To Understand Her. ||L.T.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora