Chaos

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"Salve, sto cercando una ragazza di nome Jennifer, so che lavora qui.", disse Lando entrato nella hall degli uffici.

"Buongiorno. Lavora qui, ma oggi non è presente in ufficio.", gli rispose cordiale la receptionist.

"Capisco.. e Kylian Smith?", osò Lando.

"Lui c'è, si trova al terzo piano, nell'ufficio a destra dell'ascensore. Lo avviso della sua visita." Disse la ragazza mentre stava per prendere il telefono e chiamare l'ufficio di Kylian.

"Oh no, non ce n'è bisogno. Vorrei fargli una sorpresa. La ringrazio molto. Arrivederci.", disse Lando iniziando a chiamare l'ascensore.

Lo doveva cogliere impreparato. Ancora non sapeva cosa gli avrebbe detto, ma sentiva la rabbia montargli in corpo.

Entrando come una furia nel suo ufficio, fece trasalire Kylian, che convinto fosse di nuovo Jennifer, chiese: "Ancora tu? Devi smettere di entrare nel mio ufficio in questo modo." E le parole gli morirono in gola quando girandosi vide il suo vecchio nemico di fronte a lui.

"Oh sei tu. Ottimo Gran Premio devo dire, anche se si può fare sempre meglio.", disse in tono beffardo, cercando di ricomporsi subito.

"Hai sempre mentito vero?", gli chiese diretto Lando.

"Non ti seguo.", finse di non capire Kylian.

"Sai benissimo di cosa parlo. Tu e Alyssa, non siete niente di niente. Vero?", chiese Lando, tradendo una punta di disperazione nella sua voce.

"Se me lo stai chiedendo significa che tu non la pensi così."

"Smettila con i tuoi stupidi giochetti, rispondimi e basta."

"Chiedilo a lei. Oppure controllale il cellulare, quello non mente.", gli fece l'occhiolino Kylian.

Lando scoppiò in una risata isterica.
"Sei il solito stronzo."

"E tu il solito ragazzino arrogante che vuole sempre vincere in tutto.", gli rispose aspro Kylian. Da troppo tempo teneva dentro di sé quella rabbia, e ora stava per riversarla tutta sul bel pilota.

"Non è affatto vero! Tu ancora mi odi per quella maledetta gara, non è così? Bè dovresti crescere! Sai bene come funziona il mondo dei kart, non è mai una questione personale. Semplicemente se sali su un maledetto kart, l'unica cosa che vuoi è vincere. È l'unica cosa che conta. E in questo caso, non si tratta di vincere, e lo sai anche tu."

"Tu hai distrutto il mio sogno."

"Io non ho distrutto proprio niente. Hai fatto tutto da solo. Perdere quella gara non ti avrebbe depennato per sempre da quel mondo. Ma tu hai preferito dare la colpa a me, perché è più facile di dover ammettere che non avevi il fegato per questo lavoro.", Lando gli sputò queste parole con tutta la rabbia che aveva. Non era da lui, non lo era assolutamente. Ma era esausto di questa storia, ormai andava avanti da anni.

"Come osi..", iniziò Kylian scaraventandosi addosso a Lando in un impeto di rabbia.

Fu in quel momento che nell'ufficio fece il suo ingresso Lynn, sbattendo le porte e fiondandosi contro Kylian per calmarlo e per evitare che facesse ancora altre sciocchezze.

"Kylian! Smettila!", urlò Lynn. Le veniva da piangere. In una frazione di secondi fu trasportata indietro nel tempo, un deja vu: Kylian che inveisce contro Lando, appena sceso dal suo kart a fine gara, dopo che quest'ultimo lo aveva buttato fuori pista.

Kylian si bloccò e si girò di scatto verso la ragazza. Aveva gli occhi rossi e sembrava sul punto di scoppiare a piangere.
Lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi e si accasciò a terra.

Out Of The BlueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora