intervista pt. 2

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Intervista pt. 2


L'intervista questa volta viene fatta all'esterno.

La sedia e la telecamera sono state posizionate vicino alla piscina della villa, insieme a un riflettore che illumina la zona in cui effettueranno le riprese.

Simone si strofina i palmi delle mani sui pantaloni eleganti che ancora indossa, prima di sedersi. Ha lasciato la giacca in camera e se ne sta già pentendo, perché l'aria fresca sembra infilarsi sotto il cotone della camicia facendolo rabbrividire.

"Tutto bene?" chiede Marta, mentre avvia la registrazione.

Simone annuisce con un cenno, mentre la ragazza gli spiega che in quell'intervista dovrà parlare delle sue prime impressioni su quello che ormai è suo marito.

Gli sembra ancora strano definirsi sposato. Forse gli sembrerà strano per un po', deve farci l'abitudine.

E non dovrebbe essere così difficile abituarsi a Manuel, in fin dei conti.

"Manuel è sicuramente un bel ragazzo, non posso dire il contrario" dice Simone, dando sfogo ai suoi pensieri.

È la prima cosa che ha pensato quando ha tolto la mascherina dagli occhi e si è trovato davanti quello che da lì a breve sarebbe diventato suo marito.

Bellissimo. Ecco cosa ha pensato.

E improvvisamente ha iniziato a pensare che partecipare a quel programma non fosse poi una pessima idea, come aveva creduto nei giorni precedenti al matrimonio.

"Non so se siamo compatibili caratterialmente, penso che lo scoprirò a breve. Però gli piace scherzare ed è una cosa importante. Mi piacciono le persone che sanno farmi ridere" aggiunge sorridendo.

Ripensa a tutte le battute che hanno scambiato nel corso della giornata, a quanto è stato semplice parlare con lui e scherzare come se si conoscessero da una vita.

E poi, inevitabilmente, finisce a pensare a quell'ultima battuta che Manuel ha detto prima che Marta bussasse alla loro porta.

Lo ha colto un po' di sorpresa. Un po' troppo.

Forse Manuel nemmeno si è reso conto delle implicazioni che poteva avere quella frase, ma Simone si è sentito smarrito di fronte a una battuta simile fatta da una persona che conosce appena.

"A volte però il suo scherzare si spinge un po' oltre. Tocca un livello di confidenza che ancora non abbiamo e... Non dico che mi mette a disagio, però non so come rispondere a certe sue provocazioni" dice Simone, cercando di esprimere ciò che prova senza entrare troppo nei dettagli.

Quel momento non è stato ripreso dalle telecamere e vorrebbe che rimanesse privato, per quanto possibile.

Vede Marta aprire la bocca, probabilmente sul punto di chiedere a cosa si stia riferendo, quindi decide di chiudere il discorso prima che escano ulteriori dettagli dicendo: "Però è senza dubbio una persona interessante."

"Pensi che potrebbe funzionare?" chiede Marta.

Simone si fa sfuggire un sorriso, ripensando a una conversazione avvenuta con Manuel qualche ora prima, in cui si sono raccontati a vicenda cosa fanno nella vita.

Gli ha quasi riso in faccia quando ha scoperto che fa lo stesso lavoro di suo padre.

"Dicono che spesso ci innamoriamo di persone simili ai nostri genitori. Non so se prima o poi mi innamorerò di Manuel, ma è sicuramente simile a mio padre. Cosa che può essere un bene o un male, perché per molto tempo io e mio padre non siamo andati molto d'accordo. Però chissà, magari è un bene."

In fondo, Simone ci spera.

Spera davvero che la somiglianza tra Manuel e suo padre sia un bene. Spera davvero che le cose possano funzionare.


***


L'ultima volta che Manuel si è seduto davanti a quella telecamera per rivolgersi al pubblico del programma, era ancora single.

Ora invece è un uomo sposato.

Non riesce a smettere di pensarci. Il che forse è un bene, visto che sicuramente sarà l'argomento dell'intervista.

"Di che parliamo oggi?" chiede Manuel sedendosi di fronte alla telecamera, giusto per essere sicuro.

"Parlami delle tue prime impressioni su tuo marito. Tutto quello che ti viene in mente" dice Marta avviando la registrazione.

Marito.

Quella parola suona sempre più strana nella mente di Manuel, eppure inizia ad abituarsi.

"È stranissimo pensare di avere un marito. Cioè, io sono sempre stato un disastro nelle relazioni e ora sono addirittura sposato!" dice Manuel con tono lievemente incredulo. "Però mi è andata bene, credo. Simone è un ragazzo molto simpatico, intelligente, mi trovo bene a parlare con lui. Ed è carino, che comunque non guasta."

Marta inarca le sopracciglia, perplessa che Manuel descriva suo marito solo con il termine carino.

Simone è oggettivamente bello, c'è poco altro da dire.

Manuel coglie l'occhiata e, con un sospiro, si corregge dicendo: "Va bene, è un po' più di carino ma non diteglielo che poi si monta la testa."

La verità è che Manuel si è sentito estremamente fortunato di trovarsi davanti un ragazzo come Simone, ma preferisce non dirlo per non rischiare di passare per superficiale.

"E, scusa la domanda forse un po' indelicata, ma ti va bene che sia un ragazzo? O avresti preferito sposare una ragazza?"

Manuel sospira. Sa che Marta sta semplicemente facendo il suo lavoro, che non ha intenzione di essere cattiva o scortese, ma ha avuto a che fare con quelle domande per quasi metà della sua vita.

Dal momento in cui ha capito di essere bisessuale e da quando ha fatto coming out, ci sono sempre state persone che hanno avuto qualcosa da dire su di lui. Nella maggior parte dei casi in modo totalmente ingenuo e senza alcuna cattiveria, ma è diventato frustrante.

Ci sono state persone che gli hanno chiesto se stare insieme a una donna lo rendesse etero e stare con un uomo lo rendesse gay, come se il suo orientamento sessuale cambiasse in base al partner. E Manuel ha provato decine di volte a spiegare che non funziona così, che a prescindere dalla persona con cui sta lui resta bisessuale.

Ci sono state persone che hanno invalidato la sua bisessualità dicendo che fosse solo un modo per divertirsi di più, per avere il doppio delle possibilità. Manuel vorrebbe dire a quelle persone che se davvero avesse avuto il doppio delle possibilità, probabilmente non avrebbe sposato uno sconosciuto.

E poi ci sono state persone come Marta, che gli hanno chiesto se preferisse gli uomini o le donne. Domanda meno stupida delle precedenti, in effetti, ma comunque poco carina.

Non è stato facile avere a che fare con certe situazioni, ma Manuel capisce per quale motivo sia importante parlare anche di quello all'interno del programma.

"Non fa alcuna differenza che sia un ragazzo piuttosto che una ragazza. Ma sono contento che sia lui, nello specifico" risponde Manuel.

"Che vuoi dire?"

"Poteva capitare un ragazzo o una ragazza con cui non sarei riuscito a fare due parole, con cui non c'era nessuna complicità. Con Simone invece c'è qualcosa" aggiunge con un sorriso.

Ed è la verità.

Parlare con Simone è naturale, è come parlare con qualcuno che conosce da tanto tempo.

"Non so spiegarlo, è come se ci conoscessimo da sempre" dice ancora Manuel, continuando a sorridere al ricordo della giornata trascorsa insieme. "Chissà, magari in un'altra vita siamo stati compagni di scuola o qualcosa del genere."

Manuel non ha mai creduto che esistessero vite precedenti o universi alternativi. Però deve ammettere che con Simone quella convinzione ha vacillato.

E se davvero esiste una vita precedente, probabilmente loro si sono già incontrati.

A eterna vistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora