5. The day everything changed.

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autrice per favore🫶🏼

11 years earlier:

VINCENT'S POV:

Mi sono svegliato con la voglia di andare al parco con la mia cenerentola.

Già euforico mi alzo dal letto e scendo le scale per dirigermi verso la cucina.

Sento un profumino di Muffin al cioccolato, così entro come un fulmine in cucina.

Vedo mia Madre tirare fuori la teglia con i Muffin dal forno e io automaticamente sorrido.

«Ciao mamma! Hai fatto i Muffin!» saluto mia madre saltandole praticamente addosso per abbracciarla.

Mia mamma scoppia a ridere e mi lascia un bacio tra i capelli.

«I tuoi preferiti, mon trésor.» mi dice e le sorrido abbracciandola forte e dandole tanti baci, gesto che la fa sorridere.

Scendo dalle braccia di mia madre e afferro un Muffin ancora caldo e lo metto sul mio piatto, così non mi brucio le mani.

Mi vado a sedere a tavola e comincio a divorarlo.

«Mamma posso andare oggi al parco a giocare con Jaxon?» chiedo io inventandomi una scusa.
Non deve sapere che esco con lei.

Mia mamma da prima guarda fuori per vedere il tempo e poi ritorna con lo sguardo su di me.

«Amore, oggi dovrebbe piovere, quindi preferisco che resti qui.» dice lei e il mio sorriso muore a quella frase.

Volevo proprio vedere la mia cenerentola.

«Mamma ti prometto che quando vedo il cielo farsi più grigio ritorno a casa.» provo facendole gli occhi dolci, e lei ci pensa su.

Alla fine cede e annuisce.

Finisco di mangiare il mio Muffin e poi salgo di fretta le scale per andarmi a vestire.

Dopo essermi vestito, scendo giù e mi metto le scarpe e la giacca, saluto mia mamma e dopo esco.

Corro verso la sua casa e quando sono difronte penso se suonare il campanello oppure buttare un sassolino verso la sua finestra.

Opto per la seconda, perché forse non è sola in casa e non sto molto simpatico ai suoi genitori e sopratutto alla sorella.

Prendo un sasso da terra e poi mi avvicino di più alla finestra.

Lo lancio ed arriva proprio nel esatto punto dove volevo, ovvero in mezzo.

Aspetto qualche secondo e dopo poco spunta una chioma bionda, segno che si sta per affacciare.

«Scendi giù, andiamo al nostro parco preferito.» le dico quando si affaccia, quando mi vede spalanca gli occhi per poi arrossire violentemente.

Lei annuisce e dopo 10 minuti esce dalla porta.

Mi viene incontro e mi abbraccia lasciandomi un bacio sulla guancia, gesto che mi fa sorridere.

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