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"Shōto! Quel giradischi non va da anni, avanti aiutami a mettere apposto", disse Midoriya prendendo dei piatti dalla tavola per poi portarli in cucina.
"Abbi un pò di fiducia in me!", rispose l'altro ridendo.

E mentre il verde lavava i piatti con i guanti di gomma, Todoroki era riuscito a mettere in azione quel giradischi.
"Ci sono riuscito!", esultava mentre il fidanzato dall'altra parte della stanza sorrideva felice.

Pochi secondi dopo si sentì preso dai fianchi.
"Shōto! Sto finendo di lavare", disse il più basso "Puoi farlo anche dopo", rispose l'altro mentre scioglieva il nodo del grembuile del verde.
Depositò un casto bacio in testa a Midoriya, sapendo che non poteva resistere a quei gesti.

E così fu.
Il bicolore li prese la mano trasportandolo nella sala da pranzo mentre sceglieva un disco.
Iniziò a partire la melodia di quella canzone suonata al pianoforte.
"It was just two lovers", iniziò a cantare facendo ridere Izuku "I was all alone".

Il più alto mise una mano sul fianco del più basso, facendolo sussultare poiché in tutti quei anni ancora non era abituato al suo tocco.
Ballavano come se fosse la prima volta.
Con i ricordi ancora impressi del loro primo incontro e di tutti gli avvenimenti susseguiti.

"With the love of my life", continuò l'altro mentre si sentiva sollevarsi da terra e fare una piccola giravolta.
"I don't need no light. To see you shine!", cantarono insieme mentre univano le loro fronti.

~

"Si.. Si signora, sono io", sussurava a disagio mentre la donna e la ragazza inizavano a piangere.
Il ragazzo non capì bene il motivo, ma andò dalla, ormai certo, madre di Todoroki aiutandola a sedersi su una sedia, accanto al figlio.

"Scusami", disse mentre qualche singhiozzo usciva ancora dalla sua bocca.
"Solo che Shōto mi ha parlato molto di te, sei uguale a come ti ha descritto".
Sorrideva anche se le lacrime agli occhi la tradivano.

Izuku era rimasto incredulo a quello che aveva sentito.
Sapeva che il bicolore scriveva lettere frequentemente alla madre, come lui alla sua.. Ma la differenza era che ai suoi genitori Midoriya non aveva mai parlato dei suoi amici, se non quelli che anche loro conoscevano.

"Scusaci ancora, non ci siamo presentate a dovere... Io sono Fuyumi Todoroki, la sorella di Shōto. Lei invece è nostra madre Rei", sorrise verso il verde che ricambiò.

Tirò poi su le coperte al bicolore.
"Ci hanno detto che vi hanno trovato assieme a lui nel dormitorio, quando è crollato", iniziò a spiegare.

Midoriya strinse le mani in due pugni con le lacrime che minacciavano di uscire.
"M-Mi spiace, in quel momento io dovevo essere fuori, ma Todoroki è entrato cercando di salvarmi... Non doveva trovarsi lì".

"Shōto è sempre stato così, da quando è piccolo, almeno tu stai bene, sarebbe felice di questo", disse la madre prendendogli le mani.

"Lui ha sempre voluto aiutare gli altri.. Tornava a casa da scuola sempre con un livido in più, si scopriva che proteggeva dei bambini che venivano bullizzati.
Quando gli chiedevo il perché lui mi diceva che non gli piaceva vedere la gente soffrire, e quando cercavi di fargli cambiare idea era una lotta", rise al ricordo.

Izuku si tranquillizò un pò cambiando lo sguardo al ragazzo steso sul letto.
"Per me lui è una persona speciale, non solo perché mi ha salvato... Ma perché da quando l'ho conosciuto non riesco a togliermelo dalla testa", disse.

"Sai, ci ha raccontato di quella uscita che avete fatto di nascosto" parlò la sorella.

~

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 16 ⏰

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Sotto la pioggia cremisi \\ Tododeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora