"No", soffiò sulle labbra dell'altro, Izuku, allontanandosi lentamente dal bicolore.
Quest'ultimo rimase sbalordito, pensava che anche lui provasse qualcosa, o forse non era così?
"N-no?", domandò mentre un dolore al petto si espandeva.Cercava di prendergli le mani, voleva sentire il suo contatto, ma Midoriya non se le lasciò prendere.
"No Shōto, stai facendo l'egoista" e questa frase confuse ancora di più Todoroki."C-cosa? Izuku, pensavo che tra noi, cioè tu mi hai dato chiari segni, non dovevo di certo farlo dopo quello che ti è successo con Shinsou, ma", il più grande lo fermò con uno sguardo che fece congelare Shōto sul posto.
"Io, non posso crederci", una piccola risata di frustrazione, accompagnata da delle lacrime, lasciò le sue labbra "Non è per colpa di Shinsou, ti voglio nello stesso modo in cui mi vuoi amche tu", continuò mentre il bicolore assisteva, anche lui con gli occhi lucidi "Ma quello che tu non capisci e che probabilmente non te ne frega, è la società in cui viviamo, insomma cosa diranno di noi?", si alzò in piedi.
"Rispondimi! Dovrei passare il resto della mia vita nascondendomi? No, abbiamo già la vita programmata noi due, io sono il tuo rivale, dovrò entrare in parlamento tra due anni, mi sposerò e avrò dei figli", disse tutto d'un fiato.
"Izuku credimi, io voglio cambiare questo, non voglio entrare in politica, voglio stare qui con te per sempre", parlò Todoroki.
"No Shōto, questo è esattamente il comportamento più egoista che abbia mai visto, è come se tu avessi ignorato tutto quello che ti ho appena detto" si mise le mani tra i capelli.
Non sapeva se dire quelle tre parole.
Ma ora, cosa c'era da perdere?~
"Shinsou-Kun, ti vedo giù di morale, ti va di raccontarmi?", chiese Kaminari al viola.
L'altro abbandonò una piccola risata, seguita da un respiro.Hitoshi trovava Denki una persona non adatta al suo livello, non voleva averci tanto a che fare.
Quando suo padre organizzò la festa dove si conobbero, pensava che quel ragazzo, dai capelli troppo gialli, era troppo estroverso, pieno di amici per uno come lui.Ma quando se lo ritrovò a seguirlo per i corridoi, trovandolo alquanto carino, non resistette a parlargli.
Così cedette e ora si trovava con lui su una panchina.
La stessa dove aveva baciato Midoriya."Io..", non sapeva come ammettere di aver fatto una cavolata "Sto bene", continuò freddamente.
L'amico non era dello stesso avviso, lo aveva capito che c'era qualcosa sotto "Lo so che non è così, e se lo fosse mi avresti già buttato giù dalla panchina". Sorrise coinvolgendo anche l'altro."Ok, allora, come dire", non trovava le parole giuste.
"Mettiamola così: Sin da piccolo ho sempre avuto tutto quello che volevo, e tu lo sai bene, solo che con il passare del tempo ho capito di essere diventato possessivo nei confronti di ogni cosa, anche i miei genitori me lo ripetavano" abbassò lo sguardo.
"Mi piaceva questa persona da quando avevo sette anni, è un vecchio amico d'infanzia, ma, come ho detto sono diventato possessivo e", si vergognò a dire certe cose, ma Kaminari lo ascoltava attentamente, mentre dentro affondava nel dolore.
"Ho baciato questa persona. Pensavo ricambiasse, non so perché lo credevo, lì per lì lo trovavo stupendo.. ma poi si è alzato, da questa panchina, e se ne è andato. Sapevo che stava piangeno o cercava di trattenersi.."
"Pensavo che anche lui mi volesse e che quindi potevo avere la relazione che volevo, nonostante è maschio, i miei genitori sanno già di questa cosa, e ne sono felici, non ne capisco il motivo" rise.
Denki, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, finalmente prese parola "Trovo il tuo comportamento ingiustificabile, so come sei stato educato e viziato, ma dovevi capire che quella era una persona, non un oggetto. Chissà come si sarà sentita" disse.
Lo sguardo di Shinsou era indescrivibile, non pensava che qualcosa di così sensato potesse averlo detto Kaminari.
"Non guardarmi così, sarò stupido, ma queste cose le capisco", rise contagiando ancora l'altro.
"Comunque, dovresti scusarti", rifletté sempre il biondo "Magari ti perdonerà, o forse no, ma almeno ti togli un peso", disse alzandosi in piedi.
Porgendo la mano a Shinsou "Questa sera in camera di un mio amico di seconda ci sarà la serata giochi. È una cosa che facciamo sempre io e il mio gruppo il lunedì sera, tanto per rilassarci dopo una lunga giornata", fece mentre l'altro gli prese la mano.
Sorrise e andarono nella camera di Kirishima, dove il viola fu il benvenuto.
~
"Tu non capisci come mi sento, Todoroki", disse Izuku, arrabbiato e frustato da tutta quella situzione.
"Io capisco perfettamente, tu qua sei il codardo, perché non vuoi neanche provare ad amarmi o qualsiasi emozione tu senta quando mi vedi", rispose il bicolore avvicinandosi, o almeno cercando, a Midoriya.
"Io so cosa tu provi, l'hai detto tu stesso, ti ho in mente dal primo giorno di scuola, sono passati cinque mesi ormai, cinque fottuti mesi dove non ti parlo, non ti sfioro", si avvicinò ma, ancora una volta il verde si allontanò.
"Sembra quasi che io ti faccia paura", sorrise isterico con ormai le lacrime che scendevano sulle sue guance.
"Shōto, non possiamo, anche se ci provassimo" tentò di farlo ragionare.
"No, come ho detto prima, tu sei un codardo. Hai paura di tutto, dì la verità per una volta Izuku" disse arrabbiato "Quante volte, hai fatto sorrisi finti? Eh? Non credere che non me ne sia accorto quando eri con i tuoi amici", continuò.
"Invece di parlarne, vieni qui, sotto questo albero a piangere", non poté avanzare perché una mano colpì la sua guancia, facendolo voltare.
"Si sono un codardo e allora? Non mi sembra di averti chiesto di provare interesse per me, o mi sbaglio anche su questo? Eh Shōto?" si fermò guardando il bicolore con la mano sulla guancia ma il volto ancora rivolto alla parte opposta.
"Io ti amo, perché sei l'unico che mi fa sentire bene, con le sue battute e le mosse buffe. Ma se stare con te significa sentirmi dire queste cose, allora non voglio neanche tentarci", spiegò.
Todoroki, meravigliato da quelle tre parole, continuò a piangere ancora di più mente Izuku si allontanava.
"Spero che mi possa dimenticare di te".Queste sono le ultime che pronunciò, non facendosi più vedere in quel prato.
"Ti amo anche io" sussurrò Shōto.
La sera i due ragazzi si svegliarono di colpo, un grande fumo si stava espandendo per le loro stanze, finché non uscirono e videro il peggio.
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Curiosità:
-Un mio Headcanon è che Shinsou da piccolo è sempre stato viziato, questo non c'entra con l'anime, ma con la storia.
Siccome i suoi, come dice Todoroki, hanno un nome conosciuto, credo che il loro unico figlio lo abbiano viziato per bene, svillupando questo lato del suo carattere.
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Sotto la pioggia cremisi \\ Tododeku
Novela JuvenilUn ballo che durerà in eterno. Due ragazzi che danzano, mano nella mano, sotto una pioggia colorata dalla luna rossa. Una pioggia che avrà un colore cremisi. ___________ My Hero Academia AU= -Tododeku -Boy×Boy -Kiribaku -Iidaocha -Shinkami -Ambienta...