-Kate
Mia madre mi mette il muo piatto di cibo, siamo nel fine settimana e non so come mi sento.
"Va tutto bene, Kate?" Mia madre mi chiede.
"Hm? Oh, tutto bene."
"Persa nei pensieri?" Chiede.
"Sí, credo." Sospiro, e metto giù la forchetta.
"Vuoi parlarne?"
"Non credo, scusa." Le dico. Di solito andavo sempre da lei in cerca di aiuto. Ma non posso farle sapere niente di ciò che sta succedendo.
Si incazzerebbe.
"Okay, beh se avrai bisogno di parlare, sono sempre qui." Mi sorride. Le sorrido snche io. Come posso mentirle in questo modo?
"Grazie, mamma." Dico, "Posso uscire questa sera?"
"Certo, capisci qualsiasi cosa sia nella tua testa." Risponde.
Le do un bacio sulla guancia e vado al piano di sopra per farmi una doccia. Sono stata tutto il giorno sul letto, cercando di capire cosa volesse dire Zayn. Cosa vuole dire con che questo significa 'niente' per me? La prima cosa che mi viene in mente è che ancora gli piaccio, ma intendo che che ovviamente mi sta usando. O quello, o dare sui nervi a Harry.
Accendo l'acqua calda e mi spoglio prima di andare sotto la doccia. Cosa ho pensato di fare, è appena passato solo metá anno e sono successe tante cose. Zayn, Harry, i miei genitori, chi è il prossimo? Insapono il mio corpo e poi mi sciaquo prima di uscire ed avvolgermi in un asciugamano e ritorno nella mia stanza.
Mi vesto con dei pantaloni da tuta e una veccia maglia prima di mettermi ancora sotto il letto. Posso proprio dormirci.
Chiudo gli occhi e blocco alcuni pensiere che posso e provo a non pensare prima di cadere nel sonno.
-Harry
"Hai preso tutte le tue cose?" Mr Milles chiede.
"Sí." Dico e metto l'ultimo scatolone nella mia auto che è pieno di merda che avevo lasciato nella mia classe
"Se mai cambiassi idea, sei sempre il benvenuto a tornare." Dice.
"Certo, ma il fatto è che" chiudo il bagagliaio,"non succederá mai."
"Okay, Harold. Guida sicuro e stammi bene." Ridacchia prima che io entri in macchina e accendo il motore.
Mi fa un gesto per salutarmi mentre partivo. Bene, sembra che il mio insegnamento sia finito. Non dovermi preoccupar per tutti quei ragazzini arrapati a scuola che non la smettono di fare gli occhi dolci con le loro grandi ciglia. Un immagine di Kate appare prima che io apra il garage. Apro il bagagliaio e inizio tirare fuori gli scatoloni.
"Sai, dovrebbe essere bello se tu mi dicessi dove avevi lasciato." Dice Dalia, gemo frustrato.
"Che diavolo vuoi?" Le chiedo e metto gli scatoloni sull'ammasso prima di chiudere il garage. Mi giro a guardarla, stava vicino alla mia macchina prima di venire verso di me.
Tira la mia maglietta in un modo scherzoso e morde il suo labbro. I suoi capelli viola iniziabo a svanire, ma ha ancora troppa merda di trucco addosso.
"Tu, stupido." Mostra il suo fastidioso sorriso.
"Guarda, Dalia sono occupato. Quindi puoi lasciarmi solo?" La mando via e chiudo il garage e vado dentro. Lei striscia dietro di me, come sempre.
"Perchè te ne sei andato da Londra? Mi sei mancato." Lei fa il broncio quando respingo il suo bacio.
"Per scopare lontano da te, che altro?" Alzo le spalle mentre sembra sconvolta da ciò che ho detto.
"Non sono una psicotica, lo sai."
"Beh, forse lo sei perchè mi hai rintracciato anche qui." Dico, lei rimane calma.
"Guarda, mi manchi, tesoro." Dalia dice e prendo una birra.
"Oh, che dolce." Apro la mia birra, "A me non sei mancata nemmeno un po'."
"Perdonami?" Mi guarda.
"Ti ho perdonata, piccola." Le apro la porta con un sorriso, "Ciao."
Lei rimane lì per un secondo prima di fare una tosse finta e colpire la porta. Ragazze....
"Tu stronzo! Sono venuta fino a qui-"
Le chiudo la porta in faccia. Non avevano imparato la lezione? Accendo la TV e decido du guardare qualche stupido programma americano. Il mio telefono inizia a vibrare, lo guardo e vedo che Michael mi sta chiamando. Rispondo.
"Harry?" Chiede.
"Sì."
"Bene. Perchè non sei venuto alla festa, uomo. Era malata, così tante ragazze sexy." Dice.
"Sono stato occupato. Non potevo venire. Scusa." Dico, anche se non sono dispiaciuto.
"Comunque sia vediamoci qualche volta." Chiudo la chiamata.
Rilascio un sospiro e giro tra i contatti prima di trovare il numero di Kate. Scorro il mio dito sul pulsante di chiamata prima di decidere di non farlo. Stará probabilmente passando del tempo con sua madre. Sorseggio la mia birra e lancio un'occhiata al piano. Forse, prima o poi in effetti mi tornerà utile.
Sorrido al pensiero di Kate piegata sul piano, dicendo il mio nome mentre spingo nel suo corpo delicato. Che uomo pervertito che sono. Scuoto la mia testa e ritorno a guardare la TV.
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Eccomi ritornata.
Oddio scusate il terribile ritardo ma ho un bel po' di storie da tradurre e scrivere quindi ci ho impiegato un po'.
Beh che ne pensate di questo Harry pervertito eh?❤
-Iman.xx
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Piano Lessons. [h.s]-Italian.
Fanfiction❝Potrei piegarti su questo piano,proprio qui,proprio adesso. ❞ [Copyright recxrds] [Copyright translation dylanosesso] Cover: @JaquelineModeo h.r: #7 in fanfiction