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Kate-

"Kate, tesoro, hai avuto modo di esercitarti al piano?" Mi scuote mia madre per svegliarmi. Spaventata, mi alzo rapidamente, facendo cadere i libri dal letto.

"Ma è lunedì e devo scrivere il mio saggio." Sbadiglio e mi strofino gli occhi.

"Ricordi cosa ha detto Mr. Styles? Ha aggiunto dei giorni extra al tuo programma in modo tale che tu possa migliorare." Dice e raccoglie i libri per me.

"Perché non puoi solo dirgli che ho troppi compiti da fare?" Sospiro e apro il mio documento sul computer.

"Kate, il pianoforte è una cosa meravigliosa. Ami esibirti."

"In passato," Borbotto.

"Bene, che ne dici se vengo a prenderti prima così hai tempo per finirlo, okay?"

"Sicuro,"

"Quando devi consegnarlo?" Chiede mentre guarda le pagine.

"Venerdì, voglio solo toglierlo dalla mia lista di cose da fare." Le dico.

"Vuoi sempre fare le cose in anticipo.Beh, prendi le tue cose. Devi essere pronta in dieci minuti." Sorride e lascia la mia camera. Sospiro e mi distendo.

Avevo completamente dimenticato che aveva deciso di aggiungere giorni extra, dannazione. Cerco il mio telefono e vedo un messaggio che ha inviato mentre stavo dormendo.

'Indossa una gonna(; H.xx'

Voglio finire il mio saggio, non preoccuparmi su cosa indossare. Decido di indossare un vestito che arriva al ginocchio, è di un rosa chiaro. Afferro i miei spartiti, che probabilmente non userò, ed esco dalla stanza.

"Sono pronta!" Dico mentre scendo le scale.

"Okay." Mia madre si rallegra e prende le chiavi. Entriamo in macchina e partiamo. Non so perché mia madre mi accompagni, quando posso andarci da sola. Mi sento solo al sicuro in questo modo, come se fossi una bambina e lei mi stesse accompagnando al parco o da qualche altra parte.

"Ti verrò a prendere mezz'ora prima che la lezione finisca." Dice attraverso il finestrino.

"Okay, ciao." Le do un bacio sulla guancia e corro verso la porta d'ingresso. Busso una volta, poi due, prima che apra finalmente la porta. Mi guarda da sopra a sotto.

"Il vestito è anche migliore," Sorride. Lo imito ed entro in casa, è la stessa, solo più pulita.

"Hai pulito la casa finalmente?" Chiedo mentre appoggio la mia borsa giù.

"No, qualche cameriera è venuta mentre ero via. Era vecchia, ha pulito tutto." Alza gli occhi al cielo e si siede sul divano. Mi siedo di fronte a lui, guardando le notifiche sul mio telefono.

'Hey, sta iniziando l'homecoming. Vuoi andarci? x'  [N/A è una specie di raduno degli studenti, in cui si balla o qualcosa del genere.]

E' Zayn. Decido di rispondere dopo al messaggio e metto il telefono nella borsa.

"Che ne dici di suonare davvero il piano oggi?" Chiede Harry.

"Uh, sicuro."

"Perciò tua madre non è sospettosa, " dice. "Voglio solo che tu ti sieda di fronte a me e suoni."

"Okay," Mi siedo sulla poltroncina in pelle.

"Perché mi piacerebbe che tu ti sedessi e suonassi con qualcosa altro." Mi fa l'occhiolino. Arrossisco e prendo i miei spartiti. Li appoggio, tre pagine, sul cavalletto e prendo un profondo respiro prima di premere i tasti bianchi e neri.

Suono con gioia, sentendo la musica dentro di me mentre riesco a sentire che mi fissa. Rallento e suono l'ultima nota prima di allontanare le mie mani dai tasti. Le metto sul mio grembo e mi volto a guardarlo.

"Era magnifico," Batte lentamente le mani.

"Grazie." Sorrido e metto i fogli nella borsa di nuovo. Mi volto verso di lui e metto le mani sotto le cosce.

"Allora, posso andare adesso?" Chiedo. "Voglio davvero finire il mio saggio."

Harry mi guarda per un po', sembra che stia pensando a qualcosa.

"Harry?" Chiedo, interrompendo il suo flusso di pensieri.

"Sto pensando."

"A cosa?" Chiedo.

"A niente in realtà..." Si alza e cammina verso di me. Mi blocco mentre il suo dito sposta i miei capelli dalla mia spalla. Lo guardo attentamente, come si morde il labbro e traccia il colletto del mio vestito.

Mando giù un grande nodo in gola prima che lui spezzi il silenzio.

"Sali in camera mia, adesso."

"No," Dico.

"Adesso." Stinge la mascella ed io mi alzo rapidamente, correndo al piano di sopra. So esattamente perché si è arrabbiato, a causa mia e di Zayn. Lui non sa la verità.

Mi siedo sul letto nervosamente, incerta di cosa farà. Probabilmente dovrei dirgli la verità. Mi alzo ed esco dalla camera.

"Beh, che peccato. Non mi è mai piaciuto il mio lavoro comunque." Sento dire da Harry. Sbircio da dietro il muro e lo vedo mentre parla al telefono. Ascolto attentamente.

"Senti, Daniel-o Dave, come diavolo ti chiami. Non voglio lavorare in quella scuola noiosa." Mette una mano dietro la testa. Sta lasciando il lavoro? Perché?

"Te l'ho detto, ho cose più importanti da fare!" Continua," Non mi importa, devi tornare e lavorare lì."

Sta parlando con il vecchio insegnante di musica?

"Onestamente non me ne frega un cazzo degli studenti! Ho già preso le mie cose, torna lì e fai il tuo lavoro. La conversazione è finita. Ciao." Riattacca con un sospiro. Mi nascondo dalla sua vista e mi appoggio contro il muro.

Vuole smettere di lavorare alla mia scuola, ma perché? Non potrebbe essere a causa di Zayn. Decido di andare e afferrare il mio telefono dalla borsa, prima di mettermi nei guai.

"Pensavo di averi detto di andare in camera mia?" Chiede e mi blocca contro il muro.

"E-Ero lì. Stavo solo prendendo il mio telefono per chiamare mia madre." Rispondo.

"Vedo che sei una ragazza impertinente. E sai cosa si fa con le ragazze impertinenti?" Dice Harry mentre mi guarda.

"C-Cosa." Chiedo e lui si avvicina al mio orecchio.

"Vengono punite." Dice con la sua voce rauca.

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Ho pubblicato appena ho potuto. Grazie per la pazienza che avete.

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Piano Lessons. [h.s]-Italian.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora