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-Kate

"Punite?" Chiedo nervosamente.

"Non hai mai sentito questa parola, piccola?" Dice mentre fa scorrere le dita lungo le mie clavicole.

"Io-"

"Shh, posso insegnartelo io." Harry ghigna. Smetto di parlare mentre mi guida verso la sua stanza.

"Stanotte, sono carico." Dice caldamente al mio orecchio. Sento come se le mie viscere siano state tirate un migliaio di volte.

Il suo dito mi traccia lentamente prima di far cadere il mio reggiseno a terra. Mi fa girare in modo tale che la mia schiena sia attaccata al suo petto.

"Togliamo questo," Sussurra abbassando la cerniera del mio vestito, facendolo finire attorno alle mie caviglie.

"Pizzo, chi direbbe che una ragazza innocente come te lo indossasse." Mi mordicchia gentilmente il lobo prima di mordere la mia pelle sotto ad esso, facendomi gemere.

"Questa è musica per le mie orecchie, piccola." Dice prima di stendrmi sul letto.

Si toglie la maglietta e i pantaloni, prima di sistemarsi sopra di me, le sue gambe sono ai lati dei miei fianchi prima che porti la mano giù verso il mio basso addome.

Il mio respiro si fa pesante mentre lui si avvicinava all'orlo del mio intimo. Questa è solo la seconda volta che faccio questo con lui. Il mio respiro si fa più difficile da controllare mentre le sue dite mi fanno venire la pelle d'oca.

"Amo che solo toccando la tua pelle, tu sia pronta per me." Harry dice mentre gentilmente fa correre la sua mano su di me.

Aggiunge pressione a essa, causando un gemito da parte mia ancora. Ridacchia leggermente prima di sussurrare al mio orecchio.

"Posso farti bagnare anche solo toccandoti da sopra l'intimo, sei disperata per me?" Dice prima di succhiare leggermente la mia pelle. Prendo un brusco respiro.

"Rispondi," Esige.

"N-No." Rispondo.

"Vedremo," Harry ghigna e mi spinge su verso il poggiatesta. "Oggi, beh, ci sarà una lezione interessante."

"Interessante?" Chiedo piano. Insicura sulla sua risposta.

"Si, sarò qui tra cinque minuti. Se ti muovi, verrai punita anche di più."

Lascia la stanza e rimango sola sul suo letto, il sole sta tramontando e la stanza si sta facendo scura. La lampada sul comodino aiuta un po', illuminando una piccola parte della stanza.

La porta si apre e Harry entra con le mani dietro la schiena.

"Scegli la mano, se indovini la punizione non sarà lunga. Altrimenti, sarà più lunga." Dice. Ci penso per un attimo prima di decidere.

"Quella." Dico e indico la sua mano destra. Sorride e sposta le mani per mostrare che non sta barando.

"Sei fortunata, non durerà a lungo." Dice.

Lo guardo cautamente mentre il freddo metallo delle manette si avvolge ai miei polsi.

"C-Che stai facendo?" Gli chiedo mentre lui procede a legare una benda sui miei occhi.

"Sto per farti sentire bene per davvero." Posso dire che sta ghignando prima do sentire un click. Mi ha probabilmente ammanettata al poggiatesta.

Inspiro bruscamente mentre si sta assicurando che sia ben chiuso.

"Non essere nervosa, se senti dolore dimmelo." Gentilmente mi accarezza la guancia prima di spostarsi a ammanettare anche l'altra mia mano.

Entrambe le mie braccia sono ammanettate al poggiatesta. Facendo si che mi sia impossibile usarle. Il letto cigola nel momento in cui lui ci sale.

Piano Lessons. [h.s]-Italian.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora