Capitolo 14

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Lo scantinato è inquietante ma allo stesso tempo da un senso di pace.
Tutte le candele bianche accese, che formano un cerchio, al cui interno sono poste le varie statuine di santi e rosari.
Ci sediamo per terra, dentro il cerchio di candele bianche e ci teniamo per mano.
"Non dobbiamo avere paura, dobbiamo stare sereni. Noi siamo vivi, loro morti. Siamo più forti noi." Dico a Josh e Jassie.
Creo un contatto, dove vedo Tommy.
La domanda mi sorge spontanea "perché non vai oltre? Io posso aiutarti.".
"Devo vegliare sulla mia mamma, quando mi raggiungerà potrò andare verso la luce bianca."
Sono intristito da queste parole e gli dico "allora va da lei, non stare qui, potrebbe essere pericoloso". Tommy scompare.
Mi si manifesta un altro spirito.
Una donna. Mi avvicino a lei, ha un vestito simile ad una camicia da notte con una fantasia a fiori, è stracciato e umido.
Le maniche corte dell'abitino mettono in risalto le braccia ferite, mentre le gambe sono coperte dalla lunga gonna.
I capelli neri lunghi, sciolti ma scompigliati, sporchi.
Alcuni ciuffetti mascherano il suo viso, deturpato da ematomi e tagli.
La sua espressione è terrorizzata, ma quando mi vede sembra sorpresa e commossa.
Sono abbastanza confuso, non riesco a capire chi sia.
Poi parla.
La sua calda e debole voce pronuncia " David".
Mi manca il fiato, quella voce.
La conosco.
Mi avvicino sempre di più, lei è quasi impietosita, non sa come accogliermi, quasi è spaventata.
Allunga un braccio verso di me.
Passa la sua mano sul mio volto.
Mamma.
Lentamente mi avvolge in un dolce abbraccio, e anch'io ricambio.
Sembra stia singhiozzando, io la stringo forte, non voglio lasciarla andare, non voglio lasciarla a quel mostro.
Poi si volta di scatto, terrorizzata.
Si accovaccia in ginocchio, con le mani in testa "Arrivo!" Urla singhiozzando, come se qualcuno le avesse urlato di tornare.
Si alza, e si dirige via, io le afferro il braccio. "Non andare."
"D-devo, per te." Dice balbettando.
Scompare nel buoi, e io la seguo.
È sparita.
Alle mie spalle si manifesta una figura maschile, vestita di nero.
So che non è uno spirito.
"Lascia stare i miei amici!" Dico.
La figura scompare.
"Allora?! Dove sei?! Mi hai sentito?!". Sono certo che mi stia ascoltando, ma all'improvviso il contatto sembra interrompersi.
Mi sveglio per terra, con Josh e Jassie terrorizzati. "Oh David! Eri svenuto! Era come se stessi soffocando!" Dice Jassie istericamente.
"Sto bene sto bene" dico, mentre Josh mi aiuta ad alzarmi.
"Allora?" Mi chiedono.
"Datemi la mano, preghiamo, e alla fine bruciamo l'incenso".
Finito di pregare e di bruciare l'incenso, li rimando a casa, tranquillizzandoli.
Sono certo che abbia funzionato, siamo liberi.
Ma la mamma.
Vado in camera mia, e subito Tommy mi si manifesta.
Gli chiedo "è tutto finito?".
"È grazie a Jennifer se si è evitato il peggio. Lui ha un patto con Jennifer, e deve rispettarlo. Siete liberi." Mi risponde.
"Ma Jennifer?"
"Lei è la sua schiava...rimarrà con lui."
Rimango in silenzio.
Non mi rassegnerò mai al fatto che quel demone ha l'anima di mia madre. Mai.

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