Fear

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Jimin era rimasto sveglio tutta la notte a pensare a quel bacio. Al loro primo bacio. A pensare a quanto quella relazione fosse impossibile da intraprendere.

Sun-hi era accoccolata sul suo petto, si era addormentata con le lacrime agli occhi e stringeva tra le sue mani il tessuto della maglia di Jimin.

Voltò lo sguardo verso la sveglia, erano le 4.31, e decise di alzarsi. Scostò delicatamente Sun-hi, cercando di non svegliarla. Era stanco di fissare il soffitto e di farsi tutte quelle paranoie. 

Socchiuse la porta e in punta di piedi scese al piano terra. Le luci erano tutte spente, ma la piccola lucina di uno dei lampioni del giardino attirò la sua attenzione.

Corrucciò le sopracciglia e si diresse a passo cauto fuori, non prima di aver preso una coperta per coprirsi date le basse temperature. 

Scorse dei capelli corvini mentre si avvicinava. Era seduto sul dondolo e ondeggiava lentamente. Jimin, avendo capito di chi si trattasse, si diresse verso di lui dopo aver indossato le ciabatte. 

-"Hyung." -lo chiamò, e il corvino alzò la testa verso di lui.

I suoi piccoli occhi felini e sempre stanchi incrociarono quelli color cioccolato di Jimin.

-"Jiminie." -picchiettò sul dondolo, accanto a lui. Jimin abbassò lo sguardo sulla sua mano e si sedette subito dopo.

-"Come sta mia sorella?" -domandò portando le mani sulle cosce.

Jimin lo guardò confuso. Cosa sapeva Yoongi?

Yoongi sospirò. -"Non era in camera sua. L'ultima volta che ha dormito con te è stato perché stava male e aveva litigato con te. Cos'è successo stavolta?" 

Il biondo si morse il labbro, decidendo di non dire a Yoongi che in realtà aveva dormito con sua sorella anche per altri motivi.

-"Si sono lasciati." esordì cacciando la testa all'indietro, ammirando le stelle.

-"Mh, e per quale ragione?" -chiese tranquillamente, non ne era per niente sorpreso.

-"Lui..." -Jimin non sapeva se dirglielo o meno, ma tanto valeva dire la verità poiché fortunatamente era uscita da quella situazione prima che si approfondisse.

-"L'ha picchiata." -disse di getto.

Yoongi si voltò di scatto e allargò gli occhi. -"Che cosa?!" 

-"Non urlare, hyung!" -urlò sottovoce. Jimin sospirò e pressò due dita su una tempia, i pensieri lo avevano assalito, era davvero arrabbiato e non faceva che pensare e ripensare a quel bacio.

-"Cosa vuoi dire che l'ha picchiata? Come sta?" -chiese di getto, la preoccupazione nei suoi occhi, la paura che sua sorella fosse ferita.

-"Credo, e spero, le abbia dato solo uno schiaffo, le ho disinfettato il labbro quando è tornata a casa." 

-"Solo? Uno schiaffo ti sembra poco?" -Yoongi assottigliò lo sguardo e strinse le ginocchia tra le mani.

-"Ma cosa credi? Che io non sia incazzato?" -domandò con tono di scherno. -"Cazzo se lo sono! Lo sono quanto te, se non di più!" -sbottò alzandosi in piedi.

Yoongi si morse la guancia e abbassò lo sguardo, rendendosi conto di essersi espresso male e di aver, sicuramente, fatto sentire in colpa Jimin.

-"Siediti." -disse sospirando e poggiandosi allo schienale del dondolo.-"So che Sun-hi è importante per te, scusami." 

Don't throw yourself awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora