You're hurting me

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Sun-hi


Il giorno del concerto era ormai alle porte e i ragazzi si stavano spaccando di prove su prove, allenamenti su allenamenti. 

I miei allenamenti con Jimin erano stati messi in pausa, poiché preferiva allenarsi con gli altri per essere alla pari con loro. Stavano in sala tutto il giorno e venivano soltanto la sera tardi per riposarsi. La casa era deserta, c'era un silenzio angustiante da giorni, e io non lo tolleravo più.

Uscivo quasi tutti giorni con Yuri, e qualche volta con Yong-ho quando non lavorava.

E stavo proprio aspettando che venisse a prendermi; ero in camera mia, nella casa che condividevamo io e Yoongi, e mi stavo preparando. Avevo optato per un outfit abbastanza semplice, composto da dei jeans scuri, un maglione verde scuro, le converse e infine il mio adorato cappotto.

"Quindi stai uscendo adesso?"

-chiese con voce affannosa e respiro leggermente pesante.

-"Si Kookie. Siete in pausa?" -misi il telefono tra l'orecchio e la spalla e iniziai a sistemare la mia borsa, riempiendola di fazzolettini, dato il raffreddore, e di cose perlopiù essenziali.

-"Dio si! Finalmente Hobi-hyung ha deciso di darci una piccolissima boccata d'aria."

-alzò leggermente la voce, probabilmente per farsi sentire dal diretto interessato.

-"Stai parlando con Sun?"

-sentii la voce di Namjoon in sottofondo, e anche alcuni schiamazzi.

-"Ciao Nam!" -esultai sorridente, pur consapevole che non potesse vedermi.

-"Sunhi-ssi sei in vivavoce!" -mi informò Jungkook.

-"Ciao ragazzi!"

-"Ehi peste, che fai?"

-Yoongi si impossessò del telefono molto probabilmente, infatti si sentiva Jungkook urlargli di ridarglielo.

-"Hyung! Eddai non ti allontanare."

-"Sto uscendo. Gli altri?"

-"Jimin e Taehyung sono andati a prendere qualcosa da mangiare. Jin e Hoseok sono accasciati sul pavimento, mentre invece Namjoon è sotto il condizionatore." 

-disse il tutto con nonchalance, per loro ormai era normale.

 Erano talmente stanchi quando tornavano a casa, così tanto che a volte non cenavano neanche.

Fui contenta però di sentirmi dire che Jimin era andato a prendere da mangiare, sperai con tutta me stessa che avrebbe mangiato qualcosa. Ultimamente andava molto meglio, mangiava più di due pasti, ma d'altronde non potevo sapere cosa gli passava per la testa. 

-"D'accordo. Ridai il telefono a Jungkook." -esordii con tono divertito spegnendo la luce e scendendo giù per le scale.

-"Si peste. Ci vediamo stasera." 

-mi salutò con un tono di voce abbastanza dolce e largo, come se stesse sorridendo. 

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