OPPOSTI

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Tre giorni dopo la festa di Greg io e Damon facevamo 7 mesi, avevamo deciso di non festeggiarlo con cioccolatini , palloncini , e le solite cagate che si comprano ogni mese i fidanzatini appassionati...sarebbe stato un giorno come un altro.

Avevamo stabilito solo delle date importanti da festeggiare; i compleanni , natale , capodanno , un anno e io avevo proposto anche l'anno e mezzo ma Ian mi aveva interrotto dicendo che non c'era fretta...era un po strano sempre la sua solita stranezza degli ultimi giorni ma forse più accentuata.
Ogni giorno sembrava volesse far fuoriuscire quello che gli frullava per la testa ed io stavo ad aspettare ma poi non diceva niente.

Era pomeriggio e anche se avevamo promesso di non festeggiare, Damon si era presentato a casa mia con champagne e ...beh...potreste solo immaginare cosa facemmo dopo...

Ci trovavamo in camera mia, sdraiati sotto le coperte, nudi e con lo champagne appoggiato sulla scrivania ancora da aprire.

-Sai cosa non capisco Carol e Stef alcune volte litigano per niente e...- stavamo facendo una conversazione su Stef e Carol e sulle coppie in generale quando Damon mi interruppe...

-Ti amo- mi bloccai...spalancai gli occhi e lo guardai ...

-C..cosa?- dissi ormai con gli occhi lucidi e le emozioni che stavano per scoppiare

-Ire...Ti amo- mi sorrise si avvicinò al mio viso toccando la punta del mio naso col suo

-I...io...non so che dire ..- cercai di formulare qualcosa di sensato

-Beh potresti dire che anche tu mi ami...sai così. ..giusto per dire qualcosa. ..-

-ahaha si io ti amo...ti amo Damon!- lo presi e lo baciai. ..era tutto perfetto finalmente ci eravamo detti le parole famose eravamo felici...ma si sa ...la perfezione non esiste

Sì staccò per poi tirarsi su coi gomiti...

-Mi trasferisco- e come dicevo. ..la perfezione non esiste. ..fu come una docxia fredda, all'inizio pensavo fosse uno scherzo ma la sua serietà nella voce e nel viso mi fecero ricredere...

-Cosa?- dissi senza riuscire a parlare

-Mi trasferisco...parto domani...I miei hanno trovato casa a Boston e mio padre lavora li adesso...e dicono ci sia anche l'università adatta a me...io ci ho pensato tanto e ...- non lo feci finire, la mia mano colpì la sua guancia...

Mi alzai, mi misi una maglia ed inizia a vagare per la stanza arrabbiata più che mai..

-Tu ...tu me lo dici adesso?-

-Volevo dirtelo ti giuro ma ogni volta c'era un interruzione e ...- Si alzò per venirmi in contro e fermarmi

-NO! Non mi toccare! Mi fai schifo! Hai avuto tantissimi cazzutissimi giorni per dirmelo...e ora...dici che non riuscivi...come cazzo puoi dire una cosa del genere! Dopo tutto quello che abbiamo passato...dopo tutto quello che abbiamo passato oggi!... Vattene via...- ormai le mie guance erano piene di lacrime e lui era impassibile, immobile nel centro della stanza mentre io mi appoggiavo al muro dalla parte opposta in modo da avere qualcosa che mi tenesse su perché stavo crollando...

-Ire ti prego...non voglio andare via così...con te arrabbiata con me...parliamone- lo intimai di fermarsi con la mani e poi indicai la porta

-Vattene...- gli dissi con voce bassa rotta dal pianto

-Ire...ti prego...- Mi stava supplicando...ma non mi interessava niente di lui in quel momento

-VATTENE!- stavolta glielo urlai

Prese i vestiti e se ne andò guardandomi un ultima volta...

Passai la giornata a star chiusa in camera ..li seduta sul pavimento...piansi tutte le lacrime che avevo in corpo...poi mi alzai e iniziai ad andare verso la cornice che mi aveva regalato con all'interno la nostra foto...appena lo vidi in quella foto...la rabbia si impossessó di me così scaraventai via la foto per poi piangere ancora e ancora...

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Ciao! Ecco un altro capitolo...stiamo giungendo alla fine ancora due! Tenete duro!

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