Chapter 6

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Il giorno seguente ci svegliammo ancora un pò storditi ma eravamo entusiasti di andare al mare.
Gli zaini erano già pronti, grazie al nostro fedelissimo Nick. Per colazione non ci eravamo organizzati, non ci restò che uscire e scendere in spiaggia. Ci erano avanzate delle caramelle e Chris si buttò su quelle nell'attesa. Gliene rubai un paio e mi tirò subito uno schiaffo sulla mano.

-"Sono mie! Ne mancano poche!"- Borbottò avvicinandosele ancora di più. Gli diedi una piccola spintarella di risposta che lo fece barcollare appena.
Non c'era molto da camminare, lo stabilimento che avevamo scelto era dall'altra parte della strada. C'erano infinite file di ombrelloni già aperti ed occupati. Trovammo un posto in seconda fila, per fortuna la spiaggia scelta, era molto vasta. Abbiamo subito messo gli asciugamani sui lettini, la prima cosa che feci subito dopo, oltre a togliermi la maglietta, fu quella di sentire l'acqua con i piedi. Aspettai che un getto mi pervase e trasalii dai brividi. Era più fredda di quanto pensassi, ma era davvero limpida. C'erano persino dei piccoli pesciolini che zampillavano qua e la. Chris era già disteso al sole e Nick si stava spalmando della crema solare sul viso.

-"Chris, hai la crema almeno? Sei così bianco che rifletti!"- Mi preoccupai.

-"No, non l'ho messa, tanto fra poco mi sposto"- Non accettai quell'affermazione. Nick mi passò la crema e me ne misi forse un pò troppa sulle mani. La trasferii sul petto di Chris e la spalmai in modo un pò brutale, devo ammetterlo.

-"Matt! Che schifo! Adesso sarò tutto unto e appiccicoso! Quanta ne hai messa?!"- Mi bloccò le braccia nel tentativo di scaraventarmi via. Con non calanche, fingendo di non averlo sentito, conclusi il mio lavoro e sorrisi soddisfatto.

-"Ecco qui, il piccolo Chrissy ora è al sicuro"- Dissi con una vocina infantile.

-"Ma che cazzo?!"- Rise Nick, non potemmo far altro che seguirlo. Le nostre risate erano davvero contagiose per l'altro. Ogni volta ci trovavamo a ridere fino a rimanere senza respiro, per le peggiori cavolate.

Lo stomaco cominciò a brontolarmi. -"Okay, vado a prendere la colazione"- Annunciai prendendo il portafoglio.  Al bar mi feci mettere tre cappuccini in dei bicchieri di carta e comprai delle brioche Deliziosi, ovviamente. Non avevamo dubbi che qui il cappuccino fosse tanto forte quanto saporito! Per i miei gusti, anche troppo. Mi fece accelerare un pò il battito e le mani mi tremavano appena.
Mi distesi al sole accanto a mio fratello, mentre Nick stava scavando una buca. Mi divertii ad osservarlo in silenzio. Si stava impegnando così tanto a sprofondare le mani nella sabbia che si potevano notare i muscoli delle braccia lavorare. A volte chinava la testa da un lato, sembrava un bambino.

-"Vuoi continuare a guardarmi o vieni a darmi una mano? Forza, dev'essere profonda!"- Mi incitò lui.

-"Ma a che diavolo ti serve?"- Ridacchiai mentre mi alzavo dal mio lettino. Mi sedetti a terra e cominciai a scavare con lui. Sentivo già la sabbia nelle unghie, mi venivano i brividi.

-"Dobbiamo trascinarci dentro le gambe di Chris!"- Bisbigliò per non farsi sentire indicandolo. Ora che lo guardavo bene, realizzai che si stesse per addormentare.

-"Su, forza! Voglio vedere l'acqua! Dobbiamo scavare come dei bastardi!"- Mi fece ridere il suo entusiasmo. Più noi scavavamo, più Chris crollava nel sonno e il tempo passava. Ci avremmo messo un'ora, prima di poter intravedere la piccola cunetta d'acqua. -"Okay, Matt! Okay!"- Esclamò gasato Nick dandomi due pacche sulla spalla. Dal dolore lancinante che avvertii, realizzai di essermi ustionato. Approfondimmo solo un altro pò la nostra enorme buca, dopodiché il piano iniziò.
Ci siamo alzati scrollandoci un pò di sabbia di dosso, e a passo felpato avanzammo verso Chris.

-"Non lo facciamo, Nick"- Suggerii notandolo dormire beatamente.

-"Hai il coraggio di tirarti indietro dopo un'ora intera di scavi?! Matt, vuoi le botte?"- Il rimprovero fu così alterato che quasi mi spaventò.  Avanzai al lato sinistro di mio fratello. Al cenno di Nick, afferrammo ognuno una gamba e un braccio per trasportarlo fino alla buca. Non appena le gambe ci furono dentro, Chris cominciò ad agitarsi.

-"Stavo dormendo! Vi sembra giusto che disturbiate il mio sonno in questo modo?!"- Si lamentava con le gambe ancora incastrate. Tra un movimento e l'altro, ecco che riuscì a liberarsi, e per noi era la fine. -"Venite qua!"- gridò, ma io e Nick stavamo già correndo verso il mare.

Brotherhood - Sturniolo'sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora