Chapter 25

89 4 0
                                    

Nick's pov

Ero lì, in piedi come un idiota mentre osservavo idiota numero due stravaccato su quella panchina.
Mi guardava e rideva, ed io ero a braccia conserte. Non sapevo che fare.

-"Siediti...n-non mordo io.."- interruppe d'un tratto il silenzio, facendomi quasi sobbalzare.
Lo guardai mentre mi sorrideva.
Deglutii, sedendomici vicino.

-"Devi uhm...devi vomitare?"- Chiesi d'un tratto. Ma che cazzo di domanda era?!
Non ero proprio in grado di stare affianco ad una
persona in difficoltà. Mi sentivo davvero goffo ed inutile.
Lui mi guardò, poggiando una mano sulla mia coscia. Mi sentii avvampare, il cuore cominciò a corrermi nel petto dall'ansia. Scosse la testa.

-"S-sto bene"- Rise ancora.
Cominciai a maledire i miei fratelli. Col cazzo che quegli stronzi stavano comprando dell'acqua. Sapevo benissimo il reale motivo per cui entrambi si fossero allontanati insieme.
Improvvisamente, Angelo si sbilanciò un po' in avanti ed io lo bloccai dal petto, per farlo aderire di nuovo allo schienale della panchina.

-"Sta attento, ci manca solo che ti fai male"- Mormorai.

-"Grazie...Nicolas..."- Non so perché ma sentirlo nominare il mio nome, mi fece accennare un sorriso. -"N-Nick...quel ragazzo di prima...ti ha chiamato Nick"- Lo sentii poi.
Mi venne da ridacchiare per il suo essere così impacciato.

-"Mio fratello? Si. Puoi chiamarmi così, lo preferisco"- Ma che cazzo, stavo parlando con uno ubriaco marcio.
Lui annuì. Dopo un piccolo singhiozzo, mi puntò un dito contro.  Stava cercando di dirmi qualcos'altro. Lo guardavo incuriosito.

-"Okay, Nick. P-però tu sei...tu sei più bello d-di loro"- Rise. Era buffo, visto che siamo praticamente identici.
Gli zigomi mi si arrossarono un po'. I suoi ricci sotto il lampione giallognolo, valorizzavano la sua carnagione, e di certo anche il suo sorriso.
Le sue lentiggini sembravano una mappa. Una di quelle in cui devi unire i puntini per far uscire un disegno. Okay, forse è bizzarra come descrizione per fare un complimento. -"Io? Io...sono carino?"- Mi chiese poi.
Deglutii di nuovo. Fanculo, tanto è ubriaco.

Annuii. -"Si...effettivamente, lo sei molto"- Gli riferii. Mentre rideva alla mia risposa, mi fece sorridere il pensiero che tanto, il giorno dopo si sarebbe completamente dimenticato di questa conversazione. Ma non appena lo realizzai, cominciò a sconfortarmi.
Tirai un sospiro rassegnato, quando i fari di un'auto ci accecarono.
Erano tornati Matt e Chris.

Brotherhood - Sturniolo'sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora