~I'll stare directly at the sun, but never in the mirror~Zachary's pov
Chi è il burattinaio che si occupa di tirare i fili del mondo?
Semplice.
Il potere.
Può derivare dal denaro, dalla famiglia, dal proprio carattere o dall'influenza che possiamo avere su una persona.
Dipende, le variabili sono troppe ma il fine è unico: imporsi su altre persone, dare vita ad una vera e propria scala alimentare tra i feroci predatori terrestri comunemente noti come "uomini".
Il potere corrompe anche gli animi più devoti.
Se un uomo onesto che paga regolarmente le tasse e padre di famiglia, riceve un'offerta in denaro da un uomo "facoltoso" e ingannevole come il completo gessato che indossa, in cambio di un favore non molto "piccolo" agli occhi della giustizia, non può che accettare.
Al di là della sua morale, ciò che conta per l'uomo onesto è la sua famiglia, arrivare a fine mese.Il potere esercitato dall'uomo ricco e dal suo denaro spezza inevitabilmente l'anima giusta dell'uomo onesto.
In questa commovente storiella io sono l'uomo "facoltoso", sono colui che ha in mano il denaro e di conseguenza il potere solo che, in questa nuova versione, l'unica cosa che desidero spezzare è il collo di quel pezzo di merda. Voglio vederlo morto.
Ripeto a me stesso che io non sono così, io non alzo mai le mani.La violenza è la lingua degli animali.
Proprio come l'uomo ricco, preferisco azionare gli ingranaggi e dare il via alla catena di azioni che mi porteranno quello che voglio.
Niente violenza, solo giustizia.
E forse un pizzico di vendetta.
Ovviamente l'uomo onesto in questa nuova versione non esiste, al suo posto c'è l'essere che ha fatto del male alla mia piccola rosa.
Io posso diventare il cattivo della sua storia ma, alla fine, buono e cattivo in questa società si mescolano al punto da renderli indivisibili.
Siamo noi a decidere.
Se il potere non nasce per punire tipi come lui allora nessuno dovrebbe possederlo, ma per sua sfortuna io sono il figlio di Nolan Knight e in questa cittadina mio padre è sempre stato molto influente.
Chi ha il coltello dalla parte del manico adesso?
Cassy's pov
Poggiare la testa sulla spalla di qualcuno.
Mi sono sempre chiesta chi sarà mai quel qualcuno al mio fianco.
È il gesto più intimo che conosca, quando poggi la tua testa sulla spalla di qualcuno gli affidi la tua fragilità, i tuoi sentimenti, te stessa. È come dirgli "qua ci sono i miei resti, fanne ciò che vuoi".
Da quando ne ho memoria, io sono sempre stata quel "qualcuno", la persona a cui ti affidi, la persona che ti conforta. Prima con mia madre, dopo che mio padre ha deciso di lasciarci, e poi con Lelia.
Quando capisci di essere diventato un sostegno, una roccia per qualcuno, puoi solo accettare a braccia aperte tutto quello che ha, ogni sentimento, ogni lacrima e il suo cuore spezzato.
I mesi scorrono e si trasformano in anni e scopri che tutto il dolore che le persone ti affidano, si accumula dentro di te insieme a un'altra pila, quella che ognuno di noi ha in sé.
Ti senti come Atlante, costretto da Zeus a portare sulle spalle l'intero peso del mondo.
Così tutto diventa opprimente e l'unica magra consolazione sarebbe sfogarti con qualcuno, raccontare tutto a qualcuno.
Lo stesso "qualcuno" che ti darà conforto e sulla cui spalla appoggerai la testa.
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Una rosa senza spine
РомантикаSi dice che il tempo guarisca ogni ferita. E se, al contrario, il suo compito sia quello di scavare sempre più affondo dentro di essa? Se il tempo fosse solo un prolungamento eterno del nostro dolore? Passano giorni, mesi, anni oppure una vita int...