Leila &Draco

Capitolo quattordici

<<Leila dai dobbiamo andare!>>mi urla Pansy mentre io sono comodamente sdraiata sul mio letto.

<<No ti prego non ho voglia.>>dico piagnucolando con la faccia spiaccicata sul cuscino.

<<Neanche io ma dobbiamo andare quindi alza quel culo o ti faccio venire a prendere da Blaise e Draco.>>

<<Va bene vabene>>mi alzo controvoglia mi sistemo i capelli e siamo pronte per andare.

<<C'è qualcosa tra te e Mattheo?vi ho visti ravvicinati>>dice facendomi un sorrisino.

<<No>>dico secca. 
Con la coda dell'occhio vedo il suo sguardo trapiantato sul mio volto visibilmente contrariato da quello che ho detto però io faccio finta di niente e gli ricordo che dobbiamo andare.

<<Si giusto. Comunque Mattheo non so se la pensa come te.>>

<<Quella sera alla festa eravamo ubriachi.>>

<<Però quando siete arrivati no o mi sbaglio?>>

<<Abbiamo fatto una scommessa.>>

<<Uhuh ora si fa interessante.>>

Gli racconto tutto per filo e per segno anche quello che è successo con Draco dopo che Piton ci ha cacciati fuori dalla classe fino a che arriviamo in biblioteca dove passeremo tutto il pomeriggio.

<<Interessante, comunque non sono tanto sorpresa dal primo anno che le cose tra te e Draco sono sempre state più di una semplice amicizia.>>

<<Se lo dici tu.>>

<<Eccole!>>dice Blaise correndo da Pansy baciandola.

Potreste essere tu e Draco.
Zitta.

Draco se ne sta lì ignorando completamente la mia presenza.

<<Comunque ringraziateci che vi abbiamo parato il culo,Gazza è arrivato e ha detto di pulire tutta la biblioteca,non ci deve essere un filo di polvere quindi io proporrei di dividerci a coppie.>>

<<Perfetto allora facciamo Leila e Draco e io e Blaise.>> Io la guardo male e nel mentre Draco sbuffa e inizia ad andare a pulire nello scaffale in fondo.
Io lo seguo e inizio a pulire lo scaffale affianco.

Perché cazzo non mi rivolge parola?
Vorresti eh?

Passano i minuti e l'unico rumore che si sente sono Balise e Pansy che ridono.

Dovrei iniziare io una conversazione?
Si è svegliata.
Ma vaffanculo.
Che gli dico?
Boh.
Sempre di aiuto.
Certamente.

Nel mentre finisco di pulire il primo scaffale.

<<Io pulisco gli scaffali a destra e tu a sinistra va bene?>>
<<Ok>>dico freddo.
Ma perché è così freddo?

Draco pov

Se ti affezzioni potrebbe finire come l'ultima volta,nulla è per sempre e lei sicuramente non è un eccezione.

Sto facendo di tutto ma ogni minuto che passa sempre impossibile.
Stare vicino a lei ti sta facendo diventare pazzo eh?

<<Ti piace leggere?>> chiede a me guardandomi negl'occhi io distolgo subito lo sguardo e gli rispondo sempre freddo dicendogli si. Lo so che dovrei essere meno freddo con lei dopotutto non mi ha fatto niente ma c'è qualcosa in lei, una specie di calamita o qualcosa del genere.

<<Qual è il tuo libro preferito?>>

<<Non saprei.>>
Lei visibilmente delusa dalla mia risposta fa un respiro ricomincia a parlare.
Se non la smette non so cosa potrebbe succedere.

Senza dire niente viene verso di me con un libro in mano.
<<Invece il mio libro preferito credo che si indubbiamente questo.>> me lo porge con delicatezza.

Smettila stagli lontano,la rovinerai soltanto.
Non posso.
Invece sì il problema che tu non vuoi.

Il libro è evidentemente tenuto con cura, nessun graffio o nessuna riga, è ornato con filetti dorati e la scritta al centro con su scritto "Paolo e Francesca".
La copertina è verde pastello scuro e l'interno è leggermente rovinato dagl'anni ma sempre in buone condizioni.

<<L'ho trovato nel reparto babbani e sono rimasta piuttosto sbalordita di trovare la loro storia.>>

<<Di che cosa parla?>>

<<Racconta di due giovani condannati alle pene dell'inferno. In vita furono cognati, ovvero Francesca sposò il fratello di Paolo,Gianciotto ma, con il tempo si rese conto che era innamorata di suo fratello e anche se il loro amore era sbagliato si innamorarono lo stesso.>>
Potrei ascoltarla parlare per ore e sono sicuro che non mi stuferei mai. Si vede che questo libro c'è l'ha tanto a cuore, così tanto che lo leggerei solo per lei.

Gli porgo il libro e lei va a metterlo al suo posto.

Leila pov

Ritorno allo scaffale da cui avevo preso il libro per rimetterlo a posto ma nel farlo mi accorgo che è troppo alto per me e la scaletta con cui ero salita è scomparsa.
Ci riprovo un'altra volta quando un ombra alle mie spalle mi sovrasta prendendo il libro tra le mie mani e mettendolo a posto.

<<Sei troppo bassa per arrivare fino là.>>

Mi giro verso di lui e i nostri corpi si sfiorano e quel contatto mi provoca un rossore che spero non veda.

<<Grazie.>>dico, ma lui rimane sempre lì, cerco di mantenere le distanze anche se il mio corpo non lo vorrebbe ma nel farlo mette la mano sopra la mia spalla per non farmi scappare.
Con l'altra mano invece, con un movimento lento la porta all'altezza del mio volto come se volesse accarezzarlo ma dei passi lo fanno allontanare e ritornare da dove era venuto.

Spazio autrice

Scusate per l'assenza ma sono stata molto impegnata.
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